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È stata presentata nella sede della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia “Segnali dal clima in FVG”, la una nuova pubblicazione divulgativa che ha l’obiettivo di far conoscere i cambiamenti climatici, i loro effetti e le azioni da intraprendere per affrontarli. 

Realizzata dal Gruppo di lavoro tecnico-scientifico Clima FVG, istituito dall’Amministrazione Regionale nel 2022 e coordinato da Arpa FVG, raccoglie articoli di più di 30 autori, che comunicano al pubblico il frutto delle loro attività di analisi e di ricerca, affrontando i diversi aspetti dei cambiamenti climatici in Friuli Venezia Giulia da tre prospettive: cambiamenti, impatti e azioni.

Molti i contributi scientifici provenienti da diversi dipartimenti di UniTS che hanno partecipato alla ricognizione degli impatti sugli ecosistemi terrestri e marini, particolarmente evidenti nell’ultimo anno. 

“L’Università di Trieste ha fornito una valutazione delle principali vulnerabilità del territorio regionale ai cambiamenti climatici in atto", spiega Giovanni Bacaro, docente di  Botanica Ambientale e Applicata al Dipartimento di Scienze della Vita. "Attenzione particolare è stata data agli ambienti costieri: agli effetti attesi dell’innalzamento del livello medio del mare e come questi impatteranno sulla laguna di Grado e Marano, non solo per la mutata conformazione degli elementi geomorfologici che la caratterizzano, ma fornendo anche una valutazione dei rischi di alcuni abitati particolarmente suscettibili ad allagamento causato da eventi eccezionali di acqua alta, come la città di Grado.

A queste valutazioni si accompagna un focus specifico sugli incendi che hanno colpito il Carso nel corso del 2022, evidenziandone il nesso tra cambiamento climatico che, causando periodi di siccità, favorisce l’accumulo di necromassa vegetale secca ed altamente infiammabile. Non ultimo il contributo dato nell’analisi degli effetti del clima sul consumo energetico degli edifici che, grazie al progetto Interreg Italia-Slovenia SECAP, ha permesso di evidenziare l’aumento atteso dei consumi di energia elettrica per la climatizzazione estiva, prendendo come modello il Mueo Revoltella.

L’ottica dei vari contributi - riassume Bacaro - è quella di fornire anche a chi amministra il territorio, sulla base delle conoscenze che la ricerca scientifica mette a disposizione, soluzioni adeguate e tecnologicamente avanzate per la mitigazione e l’adattamento agli impatti osservati e previsti e per una progettazione efficace del tessuto urbano che tenga conto dei dati delle proiezioni climatiche future”.

“Segnali dal clima FVG” quindi intende presentare i modi in cui la società, la pubblica amministrazione e il mondo scientifico si stiano attivando per affrontare i cambiamenti climatici in Friuli Venezia Giulia, evidenziando come la dimensione locale e quella globale siano strettamente correlate.

Inoltre, i cambiamenti in atto vengono collegati non soltanto ai loro effetti sull’ambiente e sulle attività umane, ma anche alle azioni e alle soluzioni che è possibile mettere in campo, sia per limitare il riscaldamento globale e i cambiamenti del clima, sia per ridurre gli impatti che ne conseguono: dal favorire le specie più resistenti all’aridità come strategia di adattamento al rischio di incendi boschivi, all’utilizzo in agricoltura di piante ad alta riflettività, fino alle opportunità per una filiera agroalimentare più sostenibile e agli strumenti per calcolare l’impronta di carbonio delle organizzazioni e dei singoli.

IL GRUPPO CLIMA FVG

Il Gruppo di lavoro tecnico-scientifico Clima FVG, istituito dall’Amministrazione Regionale nel 2022, riunisce le eccellenze tecniche e scientifiche presenti in FVG in grado di fornire le conoscenze più aggiornate per affrontare i cambiamenti climatici sul nostro territorio. Coordinato da Arpa FVG, è composto da esperti di ICTP, OGS, CNR, delle Università di Trieste e di Udine : gli stessi che nel 2018 avevano elaborato il primo Studio conoscitivo dei cambiamenti climatici e di alcuni loro impatti in Friuli Venezia Giulia.