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Il prof. Lorenzo Cingolani dell'Università di Trieste coordinerà per i prossimi 5 anni il progetto di ricerca SynMech, finanziato dal Consiglio Europeo della Ricerca nel quadro del programma Horizon EIC Pathfinder Open che punta a sviluppare tecnologie radicalmente innovative, con il potenziale di creare nuovi mercati e di affrontare sfide globali. 

SynMech è uno dei 57 progetti selezionati all'interno di una rosa di 858 proposte presentate da ricercatori di 29 paesi europei, con un tasso di successo quindi del 6,6%. Complessivamente, il finanziamento ottenuto dal consorzio, che comprende 7 partner provenienti da Italia, Germania e Olanda, ammonta a quasi 3 milioni di euro

Il progetto intende sviluppare una tecnologia di neurostimolazione altamente innovativa chiamata magnetogenetica sinaptica, con l’obiettivo di controllare la connettività dei circuiti neurali a scopi terapeutici per trattare forme di epilessia e ictus resistenti alle terapie attualmente disponibili.

La magnetogenetica rappresenta un campo emergente delle scienze della salute, che unisce i vantaggi dell'optogenetica, che combina tecniche ottiche e genetiche per comprendere per comprendere le modalità di elaborazione e trasformazione delle informazioni tra neuroni, con quelli delle stimolazioni magnetomeccaniche. Come l'optogenetica, la magnetogenetica si basa su attuatori localizzati per stimolare specifici circuiti neurali, avvalendosi però di campi magnetici, anziché della luce, per penetrare nel tessuto cerebrale in maniera non invasiva.

Il progetto SynMech può contare su un gruppo di lavoro eterogeneo che riunisce fisici, chimici, ingegneri, biologi molecolari, neurofisiologi e medici, e vede coinvolte diverse discipline, inclusa la nanotecnologia (con lo sviluppo di nanoparticelle magnetiche biocompatibili, da parte dell’Università di Verona), l'ingegneria elettronica (con lo sviluppo di stimolatori elettromagnetici ad alta permeabilità, da parte del Julich Research Center, Germania e dell’azienda Brain Science Tools, Paesi Bassi), l’ingegneria genetica (da parte dell’Università di Trieste e del CNR di Milano), l’elettrofisiologia e la microscopia ad alta risoluzione (da parte dell’Università di Trieste e del German Center for Neurodegenerative Diseases di Magdeburgo) e approcci preclinici (con stimolazioni magnetiche transcraniche per epilessia e ictus, da parte dell’Università di Utrecht, Paesi Bassi).