Data notizia 19 November 2025 Immagine Image Testo notizia La sede di Gorizia dell'Università di Trieste ha ospitato la nona edizione della Scuola di cooperazione transfrontaliera, organizzata dall'Association of European Border Regions in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali e la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, che ha visto la partecipazione di oltre cento iscritti provenienti da diverse regioni europee.Funzionari di amministrazioni locali, delle Euroregioni e dei Gruppi europei di cooperazione territoriale, responsabili di progetti Interreg, giovani ambasciatori transfrontalieri e accademici hanno avuto modo di presentare le proprie progettualità e confrontarsi con i presenti su come affrontare e risolvere le sfide dell'Unione europea nelle aree di confine dove vive oltre un terzo dei cittadini europei. Tra i partecipanti anche una ventina di studenti del corso di laurea in Scienze internazionali e diplomatiche e della laurea magistrale in Diplomazia e cooperazione internazionale.Dopo il saluto di benvenuto come università ospitante da parte del delegato della rettrice alle politiche dei poli territoriali, prof. Diego Abenante, sono intervenuti, tra i numerosi altri, il presidente dell'AEBR Martín Guillermo Ramírez, di Riccardo Ferreira del Border Focal Point della DG Regio della Commissione europea (nella foto) e di Silvia Gobert-Keckeis della Mission Opérationnelle Transfrontalière.La Scuola è stata l'occasione per fare il punto sulla progettualità nelle aree frontaliere e su come aumentare il coinvolgimento delle parti sociali, in particolare dei giovani. Questi ultimi, infatti, sono stati il target della sessione organizzata dal DiSPeS sul tema Youth cross-border perception and participation. “Nessuna riflessione sul futuro delle frontiere – ha sostenuto il prof. Moreno Zago, co-organizzatore della Scuola e docente UniTS di Relazioni transfrontaliere e sviluppo locale, introducendo l'attività laboratoriale - può ignorare l'energia e la creatività dei giovani e solo considerando i confini come punti di partenza per la collaborazione il progetto europeo potrà continuare a crescere, non solo come unione politica ma come comunità di persone e valori”.I partecipanti sono stati divisi in gruppi e coordinati dagli ospiti della sessione: Massimiliano Angelotti, capo unità della Cooperazione territoriale europea della Regione Fvg, Daniele Del Bianco, direttore dell'Istituto di Sociologia Internazionale di Gorizia (Isig), Maja Mezgec, ricercatrice dell'Istituto sloveno di ricerche (Slori) e Syria Paoloni, giovane specialista di programma ETC della Regione Fvg che ha altresì guidato la survey on line sviluppata per l'occasione.Il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali e la sede goriziana dell'Ateneo giuliano, nell’occasione della Scuola, hanno ribadito la propria vocazione nell’ambito delle relazioni internazionali e il legame con la città di Gorizia e gli enti del territorio in chiave di cooperazione transfrontaliera.