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Testo evento

Mercoledì 15 gennaio, dalle 17 alle 20, nello spazio di Trieste Contemporanea in via del Monte 2/1, Trieste, l'Università di Trieste, insieme a Trieste Contemporanea, organizza il seminario "Percepire l’impensabile". L'incontro è parte del progetto di ricerca "Diluvio. Visualizzare l’impensabile", guidato dal ricercatore Ludovico Centis e finanziato dal PNRR nell’ambito dell'iniziativa "iNEST Interconnected Nord-Est Innovation Ecosystem".

Il seminario si concentra sul futuro del territorio dell’Alto Adriatico, un’area tra il Golfo di Trieste e la Laguna di Venezia, che potrebbe subire un aumento significativo del livello del mare entro la fine del secolo. Questo fenomeno, previsto dal gruppo di esperti intergovernativo sul cambiamento climatico (IPCC), minaccia non solo i paesaggi naturali ma anche importanti patrimoni culturali e immobiliari. Il progetto esplora, dunque, l’idea di un riassetto territoriale e della possibile perdita di tracce storiche, fisiche e immateriali che si sono formate nel corso dei secoli.

L'incontro si articola in due giornate: la prima, "Percepire l’impensabile", e la seconda, "Condividere l’impensabile". Entrambe le giornate sono pensate per coinvolgere un ampio spettro di discipline, tra cui arte, scienza e comunicazione. L’obiettivo è stimolare una riflessione condivisa sugli effetti del cambiamento climatico e sulle strategie di adattamento e mitigazione che possiamo mettere in atto.

Tra gli interventi previsti, si approfondiranno esperienze artistiche che esplorano i contesti costieri, analizzando le dimensioni spaziali, visive e sonore del cambiamento. A guidare queste riflessioni saranno artisti e ricercatori come Allegra Martin, Antonio Rovaldi e Giuditta Trani, che presenteranno le loro ricerche sul campo.

Il seminario è finanziato dal Piano Nazionale per la Ripresa e Resilienza (PNRR), grazie al progetto iNEST che mira a creare e rafforzare ecosistemi dell’innovazione per la sostenibilità. L'evento si inserisce nell’ambito delle attività previste dal Piano Europeo NextGenerationEU.

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