Data notizia 21 February 2025 Immagine Image Testo notizia L’Università di Trieste ospiterà, nell’ambito delle attività dell’alleanza internazionale Transform4Europe, una settimana di formazione dedicata al patrimonio culturale comune europeo, che vedrà la partecipazione di una quarantina di studenti in rappresentanza di nove università aderenti al progetto.La T4EU Common European Heritage Week da lunedì 24 a venerdì 28 febbraio intende, infatti, celebrare il patrimonio culturale delle aree di frontiera e la sua capacità di ispirare un dialogo rinnovato e multiculturale attraverso le nuove generazioni. Il programma della settimana prevede workshop e visite sul campo riservate ai partecipanti, ma anche tre giornate (martedì 25, mercoledì 26 e giovedì 27 febbraio) dedicate alla conferenza internazionale "Transborder Heritage: A Multidisciplinary Approach", in cui si svolgeranno seminari rivolti a tutta la comunità universitaria e tre talk pomeridiani - in lingua inglese con traduzione in italiano - che saranno anche aperti alla cittadinanza. L’antropologia, la storia e l’architettura saranno i tre campi del sapere da cui partiranno gli approfondimenti delle complesse relazioni tra confini e patrimonio culturale per affrontare temi come identità, memorie, eredità culturale nelle regioni di frontiera con gli interventi di tre esperti internazionali: Alessandro Monsutti (antropologo, Graduate Institute of International and Development Studies di Ginevra), Borut Klabjan (storico, Science and Research Centre di Koper/Capodistria) e Neža Čebron Lipovec (studiosa di conservazione del patrimonio architettonico, Università Primorska di Koper/Capodistria).I talk, concepiti per stimolare il pensiero critico e la creatività, tratteranno temi come la mobilità culturale, le sfide della memoria collettiva e le opportunità di integrazione offerta da un patrimonio che va ben oltre la semplice eredità storica.Gli studenti partecipanti all’iniziativa, che provengono dalle università di nove diversi paesi europei - Saarland University (Germania), Estonian Academy of Arts (Estonia), Universidade Católica Portuguesa (Portogallo), University of Primorska (Slovenia), Jean Monnet University (Francia), University of Silesia in Katowice (Polonia), Sofia University St. Kliment Ohridski (Bulgaria), Vytautas Magnus University in Kaunas (Lituania) e Università di Trieste – concluderanno l’esperienza formativa venerdì 28 febbraio con un’iniziativa che rende omaggio allo spirito di GO2025, in cui il capoluogo isontino e Nova Gorica sono nuovamente unite nel ruolo di Capitale Europea della Cultura. Gli studenti percorreranno la storia del confine italo-sloveno tra Gorizia e Nova Gorica e visiteranno tre esposizioni altamente significative, come il Museo del Confine, che contestualizza la divisione storica tra Est e Ovest nell’Europa post-bellica, il Museo del Contrabbando, in cui sono evidenti gli scambi informali transfrontalieri che hanno caratterizzato la vita locale e il Museo del Permesso Speciale (“Lasciapassare/Propustnica”), che testimonia il rigore della burocrazia e l’impatto delle restrizioni di movimento. PROGRAMMA APERTO ALLA CITTADINANZA25 Febbraio ore 17 - Sala Tessitori, Regione FVG, pz. Oberdan 5Homo Sapiens, Homo Itinerans - Prof. Alessandro MonsuttiLa migrazione è divenuta oggi un tema caldo sia nel dibattito mediatico che politico, suscitando opinioni pubbliche fortemente polarizzate. Verranno analizzate diverse dimensioni per sfatare alcune narrazioni dominanti: la lunga storia della mobilità umana; la transizione dagli imperi coloniali agli Stati nazionali; le crescenti disuguaglianze economiche e le disparità demografiche; la persistenza e frammentazione dei conflitti. Il migrante, e in particolare il rifugiato, potrebbe essere la figura politica del nostro tempo, un simbolo delle relazioni internazionali e intra-nazionali che caratterizzano il mondo odierno.Alessandro Monsutti insegna al Dipartimento di Antropologia e Sociologia del Graduate Institute of International and Development Studies di Ginevra. È stato Research Fellow presso l’Università di Yale (2008-2010), beneficiario della MacArthur Foundation (2004-2006), Visiting Professor presso l’Università di Vienna (2012, 2021) e Arizona State University (2014), e Scholar-in-Residence presso l’Institut für die Wissenschaften vom Menschen di Vienna (2020). Ha collaborato come consulente per diverse organizzazioni internazionali e non governative, come l’UNHCR, e ha condotto ampie ricerche sul campo in Afghanistan, Pakistan, Iran e, più recentemente, nei paesi occidentali tra rifugiati e migranti afghani. È autore e curatore di numerosi libri, tra cui "War and Migration: Social Networks and Economic Strategies of the Hazaras of Afghanistan" (2005) e "Homo Itinerans: Towards a Global Ethnography of Afghanistan" (2020). 26 febbraio ore 17 - Aula Magna, IUSLIT, Via Filzi 14Cuius Regio Eius Natio. Building Memories, Shaping Histories, Negotiating Identifications - Prof. Borut KlabjanL’area dell’attuale confine italo-sloveno ha subito numerosi cambiamenti di regime durante il XX secolo. Questo non è qualcosa di particolarmente nuovo o peculiare di quest’area; tuttavia, il flusso continuo di Stati, popolazioni e amministrazioni ha plasmato non solo le linee di confine, ma anche i cuori e le menti delle persone comuni. L’impatto su queste popolazioni locali non è solo una questione di storia regionale, ma rappresenta un laboratorio per il passato, il presente e il futuro dell’Europa.Borut Klabjan è docente di Storia, specializzato in storia politica e sociale dell’Europa Centrale e Sudorientale nel XIX e XX secolo. Attualmente è Principal Investigator dell’ERC Advanced Grant "Cold War Europe beyond Borders", che propone una storia transnazionale delle pratiche transfrontaliere nell’area Alpi-Adriatica dalla Seconda Guerra Mondiale ad oggi, con sede presso il Science and Research Centre di Koper, Slovenia. È stato Fellow presso l’Università Humboldt di Berlino, l’Institute for Southeast European Studies di Regensburg, l’EUI a Firenze e la LMU di Monaco. Il suo ultimo volume curato, "Borderlands of Memory. Adriatic and Central European Perspectives", è stato pubblicato da Peter Lang Oxford, mentre il suo ultimo libro "The fire that embraced Europe. The story of the Narodni dom in Trieste 1920-2020" è stato pubblicato in sloveno (2021) e in italiano (2023). 27 febbraio ore 17 - Aula Magna, IUSLIT, Via Filzi 14Mirrorings and entanglements in the urban spaces along contested borders - Prof.ssa Neža Čebron LipovecI confini possono essere muri e recinzioni di filo spinato, ma possono anche rappresentare ponti. In entrambi i casi sono elementi progettati e costruiti. I confini possono apparire come “linee fantasma” sulla mappa, spazi fluidi, eppure possono fungere da punto di riscontro, stabilendo dialoghi visivi anche tra elementi dell’ambiente costruito. Nella regione dell’Alto Adriatico molti edifici "parlano", raccontando turbolenze storiche, aspirazioni e appropriazioni. A volte dialogano tra loro, altre volte si urlano oltre il confine, ignorandosi reciprocamente. In altre situazioni, questi dialoghi si fondono negli strati di un unico edificio, diventando palinsesti in attesa di essere svelati, scoperti e nuovamente ascoltati. L’intervento analizzerà alcuni di questi siti, cercando di “ascoltarli” per capire l’interazione tra architettura e memoria, e come l’uomo interagisce con essi nel tentativo di conservarli.Neža Čebron Lipovec è esperta in studi sul patrimonio architettonico e la sua conservazione, operante presso il Dipartimento e l’Istituto di Archeologia e Patrimonio della Facoltà di Lettere dell’Università di Primorska (Slovenia). I suoi ambiti di ricerca includono la storia e la conservazione architettonica del secondo dopoguerra e gli studi critici sul patrimonio edilizio. Collabora in numerosi progetti di ricerca nazionali e internazionali ed è membro della cattedra UNESCO sull’interpretazione e l’educazione per il patrimonio integrato presso l’Università di Primorska, oltre ad essere membro del Management Board del New European Bauhaus Academy Pioneer Hub for Sustainable Built Environments with Renewable Materials (NEBAP Hub).PROGRAMMA RIVOLTO ALLA COMUNITA' UNITS25 febbraio: Anthropology and Identities between Borders26 febbraio: History and Memories in Border Areas27 febbraio: Architecture and Transborder SpacesPROGRAMMA COMPLETO