Contenuto Image I progetti del PNRR a cui partecipa l’Università degli Studi di Trieste si inseriscono nella Missione 4, Componente 2 (M4C2): “Dalla ricerca all’impresa” che, attraverso uno stanziamento complessivo di 11,44 miliardi di euro, mira a sostenere gli investimenti in ricerca e sviluppo, a promuovere l’innovazione e la diffusione delle tecnologie e a rafforzare le competenze.La Componente 2 si articola in 11 investimenti raggruppati in 3 linee di intervento che coprono l’intera filiera del processo di ricerca e innovazione, dalla ricerca di base al trasferimento tecnologico, con misure che si differenziano sia per il grado di eterogeneità dei network tra università, centri/enti di ricerca e imprese, sia per il grado di maturità tecnologica.Progetti PNRR-M4C2 a cui partecipa l'Università di Trieste: Partenariati estesi I Partenariati estesi, promossi dalla linea di investimento 1.3, sono programmi di ricerca realizzati da reti di università, Enti Pubblici di Ricerca, ed altri soggetti pubblici e privati, impegnati in attività di ricerca, altamente qualificati e organizzati nella forma di consorzio pubblico-privato e secondo una struttura Hub&Spoke.L’obiettivo è di finanziare, grazie a 1.61 miliardi di euro, progetti di ricerca di base che rafforzino le filiere della ricerca a livello nazionale e promuovano la partecipazione degli stessi progetti a catene di valore strategico sia a livello europeo che globale.L’università degli Studi di Trieste partecipa ad uno dei quattordici Partenariati estesi, la cui durata va dal 2022 al 2026.NQSTI - National Quantum Science and Technology InstituteNQSTI è un consorzio che mira a favorire la collaborazione fra enti italiani che svolgono ricerca competitiva e innovativa nel campo della scienza e della tecnologia quantistica (QST); si propone di stimolare l’innovazione industriale in questo campo, fornendo un forum in cui nuove idee e opportunità vengano trasferite alle imprese.L’obiettivo a medio-lungo termine (inteso oltre la conclusione del PNRR) è costituire una realtà nazionale di natura consortile che raccolga tutte le istituzioni attive nelle scienze e tecnologie quantistiche, garantendo, in questo importante settore scientifico tecnologico, competitività e presenza stabile a lungo termine nel Paese.Il progetto in sintesiProponente: UniCAM - Università degli Studi di Camerino Soggetti partecipanti totali: 20 Soggetti Pubblici:Numero Università: 10Organismi di Ricerca: 6Soggetti Privati:Organismi di Ricerca: 2Imprese: 2Finanziamento concesso: 115.900.000,00 Euro Durata: 36 mesi (1° dicembre 2022 - 30 novembre 2025)L’Ateneo partecipa attivamente alle attività degli spoke 1, 3, 5, 8 come partner Affiliato, il referente scientifico è il prof. Angelo Bassi del Dipartimento di FisicaSpoke 1 – Foundations and architectures for quantum information processing and communicationLo spoke 1 si occupa sull’indagine di concetti fondamentali mediante lo sviluppo di nuovi sistemi e nuovi protocolli e per la trasmissione di elaborazioni e informazioni con sistemi quantistici. Si concentra su sistemi per la comunicazione, sulla sicurezza delle informazioni (nonché metodi e algoritmi di ottimizzazione) e sullo sviluppo e applicazione di tecniche di intelligenza artificiale. L'obiettivo dello spoke è un'esplorazione dettagliata di fenomeni che andranno a consolidare le basi di processi e protocolli di tecnologie quantistiche identificando nuove potenzialità.Spoke 3 - Atomic, molecular platform for quantum technologiesLo spoke 3 si occupa di sfruttare atomi, molecole e ioni neutri per sistemi di ingegneria quantistica partendo dai principi base avendo il controllo completo delle interazioni, della dimensione del sistema, dalla tipologia, fino ad ottenere il controllo completo di ogni singola particella. L’obiettivo è quello di ricercare nuove tecniche e risorse per la preparazione di sistemi atomici, molecolari, ionici potenziando i campi esterni per codificare in modo ottimale gli stati quantistici; ricercare nuovi schemi per il rilevamento dello stato quantico a livello spaziale, temporale e spettroscopico; stabilire interfacce quantistiche affidabili, robuste e controllabili tra loro.Spoke 5 - Electron-based platform for quantum technologiesLo Spoke 5 ha creato una rete coordinata di impianti di fabbricazione di QST, un “quantum nazionale fab” che contribuisce agli obiettivi del progetto attraverso la progettazione, fabbricazione e caratterizzazione di sistemi a stato solido la cui forma, composizione chimica e struttura sono adattate per ospitare configurazioni elettroniche di interesse per QST. Lo Spoke si basa su una piattaforma di nanofabbricazione avanzata, sulla scienza dei materiali e sull’ingegneria dei dispositivi quantistici per produrre l'implementazione fisica degli elementi costitutivi di QST e, allo stesso tempo, persegue la loro integrabilità all'interno di architetture microelettroniche.Spoke 8 - Technology transferLo spoke 8 si occupa del trasferimento tecnologico e dello sviluppo industriale sostenendo la cooperazione con il settore privato mediante progetti di ricerca congiunti e nello stesso tempo stimola e sostiene finanziariamente la nascita di nuove startup e spin-off. Centri nazionali La creazione dei 5 Centri Nazionali e il potenziamento di strutture di ricerca sono promossi dalla linea di investimento 1.4, finanziata con 1,6 miliardi di euro. I Centri sono “campioni nazionali” di R&S su alcune Key Enabling Technologies e sono organizzati in fondazioni e consorzi secondo un’organizzazione e ripartizione basata sul modello Hub&Spoke.I Centri sono dedicati alla realizzazione e allo sviluppo di programmi e attività di ricerca di frontiera relativa ad ambiti tecnologici coerenti con le priorità dell’Agenda Strategica per la Ricerca dell’Unione Europea e con i contenuti del Piano Nazionale della Ricerca 2021-2027 (PNR). L’intervento, che prevede anche il coinvolgimento di soggetti privati, favorisce la nascita di iniziative imprenditoriali ad elevato contenuto tecnologico e la valorizzazione dei risultati della ricerca.L’Università degli Studi di Trieste partecipa a due dei cinque Centri Nazionali la cui durata va dal 2022 fino al 2025.HPC - High Performance Computing, Big Data e Quantum ComputingIl Centro Nazionale per simulazioni, calcolo e analisi dei dati ad alte prestazioni svolge ricerca e promuove l’innovazione di livello nazionale e internazionale, a partire da una infrastruttura di punta per l’High Performance Computing (HPC) e la gestione di grandi quantità di dati (Big Data) capace di integrare le tecnologie emergenti disponibili, comprese quelle per la computazione quantistica (Quantum Computing).Il Centro si focalizza, da una parte, sul mantenimento e il potenziamento dell’infrastruttura HPC e Big Data italiana e, dall’altra sullo sviluppo di metodi e applicazioni numeriche avanzate, di strumenti software e workflow, per integrare il calcolo, la simulazione, la raccolta e l’analisi di dati di interesse per il sistema della ricerca e per il sistema produttivo e sociale, anche attraverso approcci in cloud.Il progetto in sintesiProponente: Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) Soggetti partecipanti totali: 51 (+ 1 partner)Enti e Università: 37Aziende e Istituti privati: 14Partner: 1Finanziamento concesso: 319.938.979,26 euro di cui il 41% al Sud Durata: 36 mesi (01 settembre 2022 – 31 agosto 2025) Referente scientifico UniTS: prof. Stefano Borgani – Dipartimento di FisicaL’Ateneo partecipa come affiliato alle attività degli spoke 2, 3, 7.Spoke 2 -Fundamental Research & Space EconomyLo Spoke 2 vuole rispondere all’esigenza della ricerca fondamentale di una sempre maggiore capacità di calcolo sviluppando e testando soluzioni adatte agli esperimenti, in particolare facilitando anche l’accesso alle risorse di calcolo, sia che siano gestite dal Centro Nazionale sia che siano gestite da altre fonti. Sono previste intersezioni e sinergie con il settore della Space Economy, attraverso link diretti con i dati del programma nazionale Mirror Copernicus. Referente per UNITS prof. Edoardo Milotti – Dipartimento di FisicaSpoke 3 – Astrophysics & Cosmos ObservationsLo scopo dello Spoke 3 è lo sviluppo di applicativi e software innovativi in grado di sfruttare a pieno le tecnologie all’avanguardia di HPC e soluzioni di archiviazione di big data, per raggiungere obiettivi d’eccellenza nelle aree dell’astronomia, dell’astrofisica delle alte energie, della fisica astroparticellare e della cosmologia. Inoltre, lo Spoke 3 faciliterà la creazione di una comunità di ricercatori ed esperti nello sviluppo di nuove soluzioni informatiche, capaci di realizzare soluzioni computazionali innovative volte a supportare e rafforzare le comunità scientifiche nei settori dell’astronomia, dell’astrofisica e della fisica astroparticellare. Referente per UNITS prof. Stefano Borgani – Dipartimento di FisicaSpoke 7 – Materials & Molecular SciencesLo spoke 7 mira a rafforzare il primato italiano nello sviluppo, nell’implementazione e nella distribuzione di software scientifici ad alte prestazioni per la simulazione multi-scala di materiali e sistemi molecolari complessi, e avrà anche l’obiettivo di ottimizzare e ampliare lo spettro applicativo di questi software, per affrontare le sfide scientifiche, tecnologiche e sociali del nostro paese. Referente per UNITS prof. Mauro Stener – Dipartimento di Scienze Chimiche e FarmaceuticheRNA - Sviluppo di terapia genica e farmaci con tecnologia a RNAIl Centro nazionale per lo sviluppo di terapia genica e farmaci con tecnologia a RNA svolge ricerca in aree di importanza strategica per il Paese, per la produzione di terapie o l'ideazione di procedure per la salute dell'uomo, integrando lo sviluppo delle terapie con la loro somministrazione mirata (precision delivery). Si prefigge la creazione e il rinnovamento di infrastrutture e laboratori di ricerca, la realizzazione e lo sviluppo di programmi e attività di ricerca per favorire la nascita e la crescita di iniziative imprenditoriali a più elevato contenuto tecnologico (start-up innovative e spin off da ricerca), e volta alla valorizzazione dei risultati della ricerca negli ambiti specificati.Il Centro focalizza le sue attività in ambiti ad alto valore innovativo, come la terapia genica applicata alla cura del cancro o di malattie ereditarie e le tecnologie basate su RNA, integrando competenze di biocomputing avanzato e nanomateriali intelligenti.Il progetto in sintesiProponente: Università degli Studi di Padova Soggetti partecipanti totali: 49Università: 26Alti Enti: 23Finanziamento concesso: 320.036.606,03 euro di cui il 42% al Sud Durata: 36 mesi (1° novembre 2022 - 28 febbraio 2026) Referente scientifico UniTS: Prof. Giannino Del Sal - Dipartimento di Scienze della VitaL’Ateneo partecipa come affiliato alle attività degli spoke 2 e 4Spoke 2 – CancerLo Spoke 2 si concentra sull'implementazione di terapie e biomarcatori RNA per affrontare le dipendenze del tronco del cancro specificando cambiamenti trascrizionali ed epigenetici che guidano e preservano il tumore o stati cellulari metastatici. Sfrutta, inoltre, la sicurezza delle terapie con RNA per ottenere una combinazione sintetica di approcci, co-targeting e allo stesso tempo segni distintivi interdipendenti del cancro che portano al collasso dell’ecosistema tumore/metastatico. Infine, il programma di ricerca intende sfruttare appieno l'RNA per estendere l'applicabilità dell'ICI (inibitori del checkpoint immunitario), trasformando tumori immunologicamente freddi in tumori caldi espandendo enormemente le potenzialità anticancro del sistema immunitario. referente per UNITS prof. Giannino Del Sal - Dipartimento di Scienze della VitaSpoke 4 – Metabolic & Cardio-VascularLo Spoke 4 si concentra su disturbi metabolici, cardiovascolari e dei muscoli scheletrici in età adulta e anziana, attraverso le tecnologie a RNA, che consentono di manipolare praticamente qualsiasi processo cellulare, identificando gli specifici meccanismi molecolari di disturbi e malattie.Lo Spoke intende affermarsi come riferimento nazionale e internazionale per le terapie avanzate nel campo cardio-metabolico, rafforzare i rapporti con le industrie e mantenere un ampio portfolio di ricerca e sviluppo.Referente per UNITS prof. Mauro Giacca - Dipartimento Universitario Clinico di Scienze mediche, chirurgiche e della salute Ecosistemi dell'innovazione Gli Ecosistemi, promossi dalla linea di investimento 1.5, hanno l’obiettivo di agevolare il trasferimento tecnologico e accelerare la trasformazione digitale dei processi produttivi delle imprese in un’ottica di sostenibilità economica, ambientale e di impatto sociale sul territorio. Sono stati creati 12 Ecosistemi dell’innovazione a livello territoriale, regionale o sovraregionale, di cui 5 nel Mezzogiorno. Le risorse finanziano attività di ricerca applicata, di formazione per ridurre il disallineamento tra le competenze richieste dalle imprese e quelle offerte dalle università, la valorizzazione dei risultati della ricerca con il loro trasferimento all’impresa, il supporto alla nascita e sviluppo di start-up e spin off da ricerca, promuove le attività e i servizi di incubazione e di fondi venture capital.L’Università degli Studi di Trieste partecipa ad uno dei dodici ecosistemi dell’innovazione, la cui durata va dal 2022 fino al 2026.iNEST - Interconnected Nord-Est Innovation EcosystemIl Consorzio Ecosistema Innovazione iNEST si basa sull’impiego esteso degli information and communication technologies (ICT) e della digitalizzazione, e mira allo sviluppo di tecnologie innovative per il benessere delle persone, la diffusione della cultura e la crescita economica e imprenditoriale. Mira ad estendere i benefici delle tecnologie digitali alle principali aree di specializzazione del Nord-Est ai settori industriali-manifatturieri, all’agricoltura, al mare, della montagna, dell’edilizia, del turismo, della cultura, della salute e dell’alimentazione. La realizzazione del programma di ricerca avviene grazie ad una struttura di governance "Hub & Spoke", dove l'Hub (formato da 24 partecipanti) è il Consorzio, soggetto di nuova costituzione, che coordina l'intero progetto, riceve i fondi dal MUR, li distribuisce e li rendiconta ma non svolge attività di ricerca, mentre gli Spoke (9) ed i loro affiliati sono i soggetti realizzatori delle attività di ricerca.Il progetto in sintesiProponente: Università degli Studi di Padova Soggetti partecipanti totali: 24 Università: 9 Enti Pubblici ed Enti pubblici di ricerca: 3 Soggetti Privati: 12 Finanziamento concesso: 109.866.032 euro Durata: 36 mesi (01 settembre 2022 – 31 agosto 2025) Referente scientifico UniTS: Prof. Pierluigi Barbieri - Dipartimento di Scienze Chimiche e FarmaceuticheL’Ateneo è leader dello Spoke n. 8 e partecipa come affiliato agli spoke 2, 4, 9.Spoke 8 – Maritime, Marine, and Inland Water Technologies: Towards the Digital Twin of the Upper AdriaticLo spoke 8, guidato dall’Università degli Studi di Trieste, mira a sviluppare le attività di ricerca e trasferimento tecnologico nel settore delle tecnologie marittime, marine e delle acque interne e della pianificazione della mobilità sostenibile e resiliente acqua-terra.Il progetto è strutturato in 5 argomenti di ricerca: (RT1) biologia degli ecosistemi marini ; (RT2) innovazione nella gestione dei rischi fisici e chimici e del loro impatto sull’idrosfera ; (RT3) innovazione nel trasporto costiero sostenibile; (RT4) pianificazione marittima e spaziale integrata terra-mare; (RT5) sviluppo di un Gemello Digitale dell'Alto Adriatico. L’integrazione di dati, analisi modellistiche, algoritmi di AI e sistemi di visualizzazione ha l’obiettivo di facilitare l’accesso alle informazioni, fornendo un utile strumento per il supporto decisionale. Referente per UNITS Prof. Pierluigi Barbieri - Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche Spoke 2 – Health, Food and LifestyleLa missione dello Spoke 2 è quella di sviluppare l’innovazione tecnologica e sociale per promuovere la salute e il benessere umano e sostenere la transizione digitale e verde dei sistemi sanitari del Triveneto. Lo Spoke 2 persegue l’obiettivo attraverso l’impiego di tecnologie abilitanti e scienze che spaziano dall’Intelligenza Artificiale, alla Salute Digitale, Biotecnologie, Tecnologie Omiche, Elettronica e Robotica, nell’ambito sociale, storico, nel contesto economico e psicologico. Le tecnologie saranno integrate per contribuire la trasformazione digitale del sistema socio-economico del Triveneto, promuovendo cure e terapie innovative per uno stile di vita sano monitorando l’impatto sui cittadini e la loro qualità di vita.referente per UNITS prof. Pierluigi Barbieri - Dipartimento di Scienze Chimiche e FarmaceuticheSpoke 4 – City, Architecture and Sustainable DesignLo Spoke 4 è dedicato alle strategie progettuali sostenibili intese come cura e manutenzione dell’ambiente costruito in tutte le scale e in tutte le sue sfaccettature: dal territorio, alle arti, dalla città, all’architettura, alla moda e al disegno industriale. Lo Spoke mira a individuare e sperimentare, attraverso un approccio integrato, soluzioni, anche rivoluzionarie, per un rapido e profondo miglioramento delle attività di trasformazione funzionale, prestazionale e ambientale dell’architettura, città e territorio, promuovendo le più avanzate pratiche di progettazione, ristrutturazione, trasformazione dell’ambiente costruito, coinvolgendo innovatori, filiere tradizionali e avviando un “movement for change” per l’intero settore.Referente per UNITS prof.ssa Elena Marchigiani - Dipartimento di Ingegneria e ArchitetturaSpoke 9 – Models, methods, computing technologies for digital twinsL’obiettivo dello Spoke 9 è di sviluppare attività di ricerca per agevolare il trasferimento tecnologico relativo alle aree interdisciplinari dei modelli matematici e numerici, del calcolo scientifico e dei gemelli digitali.Referente per UNITS prof. Luca Bortolussi - Dipartimento di Matematica Informatica e Geoscienze Infrastrutture di ricerca Le infrastrutture di Ricerca, promosse dalla linea di investimento 3.1, rappresentano un mezzo per promuovere la cooperazione su scala paneuropea e per offrire alle comunità scientifiche un efficiente accesso a metodi e tecnologie avanzati. Si rivolgono alla ricerca di base e applicata in tutti i settori scientifici, dalle scienze umane e sociali alla fisica, alle scienze biomediche, ambientali, dell'energia e dei materiali, e alle nanoscienze.Le infrastrutture sono uno strumento importante per sostenere e strutturare la ricerca. Nel panorama attuale si possono distinguere infrastrutture "locali e/o nazionali" tipicamente di piccola e media dimensione, collegate a specifici Enti di Ricerca, Industrie e Università, e infrastrutture "internazionali" ad alta concentrazione di risorse tecnologiche, scientifiche ed umane, di dimensione tecnologica ed economica tale da non poter essere sostenute da un singolo paese, orientate all'attrazione e al servizio di ricercatori selezionati con un peer review di carattere internazionale.L’ateneo partecipa a due infrastrutture tecnologiche di ricerca.MEET - Monitoring Earth’s Evolution and TectonicsIl progetto MEET (Monitoring Earth's Evolution and Tectonics) IR è finanziato con fondi PNRR gestiti dal Ministero dell'Università e della Ricerca nell'ambito della Missione 4 “Istruzione e Ricerca” del PNRR - Next Generation EU.MEET è volto al miglioramento e all’implementazione delle reti scientifiche dedicate al monitoraggio e all’osservazione della Terra. Gli obiettivi principali sono l’aggiornamento tecnologico delle grandi reti di osservazione e dei laboratori scientifici; lo sviluppo di due Osservatori naturali (in particolare l’Osservatorio di Pizzi Deneri sull’Etna e Sos Enattos in Sardegna); nuove implementazioni di strumentazione scientifica nell’area dello Stretto di Messina, in Irpinia e nell’area dello Jonio meridionale; l’implementazione di piattaforme informatiche innovative di servizi per la scienza e la società mettendo in condivisione con tutta la comunità scientifica internazionale nel Portale Italiano per le Scienze della Terra le nuove risorse, i dati raccolti e i prodotti della ricerca secondo principi codificati a livello europeo, come Open Access e FAIR (Findable Accessible Interoperable Reusable).Il progetto in sintesiProponente: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)Soggetti partecipanti totali: 9Università: 5Enti pubblici: 3Enti di ricerca: 1Finanziamento concesso: 43.000.000 euroReferente scientifico UniTS: prof. Giovanni Costa – Dipartimento di Matematica Informatica e GeoscienzeIl Dipartimento di Matematica e Geoscienze si occuperà del “servizio web per la diffusione dei parametri delle sorgenti sismiche”, con l’obiettivo principale di sviluppare, in collaborazione con l'unità operativa dell'Università di Genova, una piattaforma informatica, e relativi servizi web, per la stima rapida di parametri statici/dinamici e mappe di shake da dati di forte movimento raccolti su scala nazionale, e la loro diffusione nel mondo, da realizzarsi in una prospettiva di "open data".GeoScienceIRIl progetto GeoScienzeIR realizzerà un'infrastruttura di ricerca per la Rete Italiana dei Servizi Geologici per mettere a disposizione dei servizi geologici regionali e non solo, i dati, i servizi e gli strumenti necessari per lo svolgimento delle funzioni di monitoraggio e controllo del territorio nei diversi ambiti delle scienze della Terra. Attraverso un’infrastruttura tecnologica cloud, GeoSciences consentirà l’accesso a dati, servizi e applicazioni sviluppate nell’ambito di tali temi resi disponibili dai partner di progetto, da poter utilizzare per svolgere con maggior efficacia il proprio mandato istituzionale. Il progetto prevede una costante interlocuzione tra i partner e i beneficiari, ovvero i Servizi Geologici Regionali, al fine di assicurare che tutti i prodotti accessibili attraverso l’infrastruttura rispondano a una precisa esigenza degli utilizzatori finali. Il progetto iniziato a ottobre 2022 avrà una durata di 30 mesi, al termine del quale l’infrastruttura sarà pienamente operativa per almeno 10 anni.Il progetto in sintesiProponente: Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale - ISPRA Soggetti partecipanti totali: 16Università: 13Enti pubblici: 2Enti di ricerca: 1Finanziamento concesso: 16.671.851euroReferente scientifico UniTS: prof. Luca Zini – Dipartimento di Matematica Informatica e GeoscienzeL’Università degli Studi di Trieste si occupa di studiare la genesi dei sinkhole di origine naturale, dell’implementazione di un sistema di monitoraggio su base inventariale dell’integrità e della funzionalità degli ecosistemi attraverso l’analisi di cambiamenti come l’impermeabilizzazione e l’abbandono agricolo e dell’analisi della funzionalità degli ecosistemi attraverso tecniche IOT. Progetti finanziati a valere sui bandi a cascata SIS-NET - Severe Infections and Sepsis Clinical Network for Identification of Clinical and Diagnostic Markers, Immunological Monitoring and “Target and Tailored” Therapies for Adults, Children and Patients Admitted to Intensive Care Units• Progetto finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU - Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR) - Missione 4, Componente 2, Investimento 1.3• Bando a cascata: Avviso COC-1-2023-ISS-02 pubblicato dall'Istituto Superiore di Sanità in qualità di Spoke Leader dello Spoke 4 della Fondazione INF-ACT• CUP: I83C22001810007• Proponente: Università degli Studi di Palermo• Partners: Università della Campania “L. Vanvitelli”; Università Magna Graecia di Catanzaro; Università degli Studi di Sassari; Università degli Studi di Firenze; Università degli Studi di Genova; Università degli Studi di Milano-Bicocca; Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia; Università degli Studi di Parma; Università degli Studi di Perugia; Università di Pisa; Università degli Studi di Roma Tor Vergata; Università di Trieste; Istituto Nazionale Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani; Università San Raffaele Roma; Società Servizi Telematici S.r.l. (PEDIANET); SIAARTI• Finanziamento concesso: 245.000 €• Responsabile Scientifico UniTS: prof.ssa Manola Comar – Dipartimento Universitario Clinico di Scienze mediche, chirurgiche e della saluteLe infezioni causate da batteri e funghi multifarmaco-resistenti, insieme all'emergere e al riemergere di virus e altre malattie altamente contagiose, pongono sfide significative in contesti clinici e organizzativi. La necessità di reti multicentriche è diventata evidente, consentendo una sorveglianza epidemiologica precisa e iniziative di ricerca interdisciplinare per fornire risposte rapide ed efficaci. Questo progetto cerca di affrontare l'assenza di una rete in grado di identificare marcatori e monitorare infezioni gravi e sepsi causate da patogeni acquisiti in comunità e in ospedale in individui di tutte le fasce d'età, compresi quelli in unità di terapia intensiva. L'obiettivo principale è stabilire una rete nazionale che faciliti la condivisione delle risorse e lo scambio di dati per l'identificazione e il monitoraggio di infezioni gravi e sepsi da patogeni acquisiti in comunità e in ospedale, in linea con gli obiettivi del programma di ricerca INF-ACT. Il progetto comprenderà cinque pacchetti di lavoro, incentrati sulla creazione di una rete nazionale comprendente unità di terapia intensiva per adulti e neonati, reparti di malattie infettive e pediatrici, laboratori di microbiologia e sulla progettazione di registri multicentrici per valutazioni descrittive osservazionali e diagnostico-prognostiche.Inoltre, il progetto comporterà l'analisi dei dati raccolti per generare report clinici regolari, esplorando le associazioni tra marcatori diagnostici clinici, indicatori immunologici, gravità della malattia e risultati. Ciò porterà allo sviluppo di protocolli terapeutici personalizzati basati su profili clinici. In definitiva, il progetto mira a guidare il progresso scientifico, migliorare la reputazione scientifica del paese da una prospettiva multidisciplinare e promuovere la collaborazione tra le istituzioni partecipanti per garantire l'implementazione di successo degli obiettivi delineati. BEHAVE-MOOD - Behaviour and Sentiment Monitoring and Modelling for Outbreak Control• Progetto finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU - Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR) - Missione 4, Componente 2, Investimento 1.3• Bando cascata: Avviso COC-1-2023-ISS-01 pubblicato dall'Istituto Superiore di Sanità in qualità di Spoke Leader dello Spoke 4 della Fondazione INF-ACT• CUP: I83C22001810007 • Proponente: Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli• Partners: Università degli Studi di Pisa; Università degli Studi di Trento; Università degli studi di Trieste; Università degli Studi di Palermo; Università Commerciale Luigi Bocconi; IRCCS Ospedale San Raffaele• Finanziamento concesso: 200.000 €• Responsabile Scientifico UniTS: prof. Alberto D’Onofrio – Dipartimento di Matematica, Informatica e GeoscienzeIl progetto BEHAVE-MOD mira a rispondere alla necessità cruciale di monitorare le dinamiche delle malattie infettive e comprendere l’impatto dei comportamenti individuali sulla trasmissione delle malattie. Sulla base delle lezioni apprese dal Pandemia di COVID-19, questo progetto mira a integrare i comportamenti sanitari preventivi in un nuovo modello quadro in grado di prevedere le epidemie e guidare gli interventi di sanità pubblica. Concentrandosi sulle infezioni respiratorie e trasmesse da vettori, gli obiettivi del progetto includono la creazione di un sistema integrato di raccolta dati utilizzando metodi tradizionali indagini che incorporano determinanti demografici, sociali e psicologici. Ciò comporta un'indagine innovativa progettazione e una piattaforma di sorveglianza partecipativa. Il progetto mira a monitorare l’adozione di comportamenti sanitari da parte integrando fonti di dati non convenzionali come social media, ricerche su Internet, dati sulla mobilità e dispositivi indossabili dispositivi. Mira inoltre a sviluppare modelli predittivi tradizionali e basati sull’intelligenza artificiale che incorporino dati comportamentali, valutare l’impatto delle misure di sanità pubblica e generare previsioni sulle malattie. Il progetto mira anche a distinguere i comportamenti umani spontanei da quelli indotti, stabilire i principi di preparazione alla pandemia e incorporare tecniche di machine learning. Combinando i risultati dell’indagine, dell’epidemiologia digitale e della modellizzazione, il progetto mira a ottenere informazioni dettagliate sui comportamenti delle persone durante le epidemie. L’obiettivo finale è fornire linee guida basate sull’evidenza per i decisori politici offrendo dati in tempo reale su atteggiamenti e comportamenti, migliorando modellizzazione predittiva e fornire approfondimenti per un processo decisionale informato e strategie di intervento in pubblicosalute. Allineato con INF-ACT, BEHAVE-MOD migliora la sorveglianza sanitaria pubblica integrandosi dati comportamentali, che migliorano la modellizzazione epidemiologica, aumentano l’accuratezza, la prevedibilità e informano interventi tempestivi. Questo approccio interdisciplinare unisce tecniche analitiche avanzate della scienza dei dati alla psicologia, favorendo la collaborazione e lo scambio di conoscenze. SEPSOT-CODE - Rapid Prediction and Diagnosis of Sepsis in Solid Organ Transplant: the Italian Nationa Initiative for an Interactive Risk-Stratification and Cost-Optimization Online Database • Progetto finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU - Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR) - Missione 4, Componente 2, Investimento 1.3• Bando a cascata: Avviso COC-1-2023-UNICT pubblicato dall'Università di Catania in qualità di Spoke Leader dello Spoke 3 della Fondazione INF-ACT• CUP: J93C24000750006• Proponente: Università degli Studi dell’Insubria• Partners: Università degli Studi di Salerno; Università degli Studi di Trieste; AORN "Antonio Cardarelli"; AO Universitaria Pisana; ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda; Alpha Ivd S.P.A.; Centro Di Ricerca Genomica per la Salute CRGS Scarl• Finanziamento concesso: 148.248 €• Responsabile Scientifico UniTS: prof.ssa Cristina Lagatolla – Dipartimento di Scienze della VitaLa sepsi è una delle complicanze infettive più temute del trapianto di organi solidi (SOT), poiché ne influenza notevolmente l’esito finale. I marcatori disponibili sono spesso molto scarsi, rendendo così la definizione di un diagramma di flusso prognostico e diagnostico affidabile e tempestivo un'esigenza medica ancora insoddisfatta. In questo progetto, proponiamo di creare un database interattivo basato sull'intelligenza artificiale (AI) e un algoritmo predittivo utilizzando un pannello di parametri microbiologici clinici, immunologici, convenzionali e non convenzionali di pazienti e donatori SOT. Sono cinque i principali centri SOT italiani incluso con più di 500 trapianti previsti nel primo anno del progetto. Tutti i pazienti con sospetta sepsi saranno seguiti utilizzando parametri clinici e di laboratorio convenzionali e con un test microbiologico molecolare marcato CE-IVD direttamente dal sangue. Verrà inoltre eseguito un protocollo di sequenziamento di nuova generazione diretto basato su 16S/18S su sangue intero insieme a un ampio pannello di marcatori immunologici. Tutti i test microbiologici e immunologici non convenzionali verranno eseguiti nei tre hub microbiologici (Nord, Centro e Sud) del consorzio.Un database collettivo di tutti i set di dati (clinici, immunologici e microbiologici) sarà creato e analizzato mediante pipeline bioinformatiche e di apprendimento automatico (ML) all'avanguardia mediante calcolo ad alte prestazioni (HPC). Negli ultimi sei mesi del progetto verrà inoltre reclutato un gruppo di ricercatori per rafforzare i risultati ottenuti. Per facilitare e sollecitare l'uso clinico, verrà sviluppata un'interfaccia interattiva e intuitiva sfruttando le tecniche all'avanguardia di ML e AI. L'impatto dello studio potrebbe essere molteplice e includere (i) un migliore screening infettivo dei donatori; (ii) una migliore stratificazione del rischio di sepsi nei pazienti affetti da SOT e (iii) l'ottimizzazione delle risorse diagnostiche attraverso l'identificazione di casi che potrebbero trarre maggior beneficio dai più costosi test molecolari direttamente dal sangue. 3S_MOBS - Sustainable, Shared and Smart Mobility Solutions• Progetto finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU - Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR) - Missione 4, Componente 2, Investimento 1.3• Bando a cascata: Avviso n. 1 pubblicato dall'Università di Bari in qualità di Spoke Leader dello Spoke 7 del Programma GRINS - Growing Resilient, Inclusive and Sustainable• CUP: H93C22000650001• Proponente: Università degli Studi di Trieste• Partner unico Università degli Studi di Trieste• Finanziamento concesso: 300.000 €• Responsabile Scientifico: prof.ssa Lucia Rotaris – Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali, Matematiche e StatisticheIl progetto ha l’obiettivo di analizzare la domanda di soluzioni di mobilità sostenibili, condivise e intelligenti (Sustainable, Shared and Smart Mobility Solutions, 3S_MobS). A questo scopo si studieranno i fattori che condizionano le scelte individuali fra mobilità privata, pubblica e condivisa, analizzando la propensione ad adottare modalità di trasporto a minor impatto ambientale, che mettano a sistema la flotta di veicoli esistenti (ad es. il carsharing peer-to-peer) e che siano basate su tecnologie innovative (ad es. utilizzando veicoli elettrici, a idrogeno, a guida autonoma).Il progetto mira a studiare come avviene il processo decisionale, chi sono i decisori, che caratteristiche hanno e quali fattori tecnologici, economici, sociali e normativi influenzano la scelta.Per fornire un quadro analitico completo si identificheranno e stimeranno due gruppi di indicatori: (a) indicatori di preferenza, che descrivono la propensione degli individui ad effettuare un cambio modale rispetto allo status quo, e (b) indicatori di prestazione, che descrivono la sostenibilità economica e finanziaria in particolare delle modalità di trasporto condiviso.Gli indicatori saranno elaborati a livello nazionale e con riferimento a diverse scale territoriali di interesse fra cui le Aree Interne, l’Italia di Mezzo, le regioni meridionali.Attraverso un’analisi di scenario saranno individuati gli interventi di regolamentazione e le politiche fiscali che potrebbero migliorare la diffusione dei servizi 3S_MobS e ne sarà valutata l’accettabilità pubblica e l’equità distributiva al fine di proporre ai decisori pubblici linee guida efficaci per ridurre l’impatto ambientale dei trasporti ed accelerare la transizione ambientale del settore dei trasporti promuovendone al tempo stesso la digitalizzazione. NANO-PLUS - Foto/Elettro Compositi Nanostrutturati per la Produzione di H2 e Chemical ad Alto Valore Aggiunto Mediante Splitting dell'Acqua e Riduzione della CO2• Progetto finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU - Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR) - Missione 4, Componente 2, Investimento 1.3• Bando a cascata: Avviso pubblicato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche in qualità di Spoke Leader dello Spoke 9 del Programma NEST - Network 4 Energy Sustainable Transition• CUP: B53C22004060006 • Proponente: Università Ca’ Foscari Venezia – Dipartimento di Scienze Molecolari e Nanosistemi• Partners: Università degli Studi di Trieste; NADIR S.r.l; CHEERS s.r.l.• Finanziamento concesso: 85.250 €• Responsabile Scientifico UniTS: prof. Paolo Fornasiero – Dipartimento di Scienze Chimiche e FarmaceuticheIl progetto Nano-Plus mira a sviluppare fotocatalizzatori ed elettrodi compositi a base di titania ingegnerizzata e carbon dot (CD) per la produzione di idrogeno foto/elettrocatalitico e prodotti organici ad alto valore aggiunto mediante riduzione dell’anidride carbonica. Il progetto studierà una serie di catalizzatori a base di titania con differente morfologia, struttura e proprietà optoelettroniche, e l’applicazione di varie tipologie di CD prodotti da scarti organici o plasma atmosferico, al fine di identificare la miglior combinazione supporto/CD. Per i catalizzatori e gli elettrodi più promettenti si studierà la scalabilità dei processi di produzione, per identificare un prodotto finale che possa essere prodotto e testato su scala pre-industriale. I materiali oggetto dello studio sono materiali non critici, prodotti tramite processi non energivori nell’ottica di una valorizzazione della sostenibilità dei processi e dei prodotti. Il progetto prevede anche una intensa attività di disseminazione dei risultati raggiunti ad un’ampia platea, che include specialisti nel settore, audience generalista, e portatori di interessi. ECONET - Efficient and Reliable Communication Networks• Progetto finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU - Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR) - Missione 4, Componente 2, Investimento 1.3• Bando a cascata: Avviso pubblicato dall'Università di Bologna in qualità di Spoke Leader dello Spoke 5 “Industrial and Digital Transition Networks”del Programma RESTART - RESearch and innovation on future Telecommunications systems and networks, to make Italy more smART - Seconda edizione• CUP: J33C22002880001 • Proponente: Università Politecnica delle Marche• Partners: Università degli Studi dell’Aquila; Università degli Studi di Trieste; TEKNE S.R.L.• Finanziamento concesso: 76.906 €• Responsabile Scientifico UniTS: prof.ssa Francesca Vatta – Dipartimento di Ingegneria e ArchitetturaL'importanza delle tecniche avanzate di correzione degli errori è fondamentale per garantire l'affidabilità delle moderne e future tecnologie di comunicazione.L'evoluzione delle reti di comunicazione di prossima generazione introduce una serie di nuove sfide nel campo della codifica dei canali. In effetti, queste reti richiedono non solo un’elevata affidabilità ma anche una latenza estremamente bassa, efficienza energetica e un throughput elevato, rendendo necessaria un’integrazione armoniosa delle attività tra i vari livelli della rete. In risposta a queste esigenze, il progetto ECONET mira a sviluppare e valutare strategie innovative di codifica e decodifica per reti di comunicazione efficienti e affidabili. Un focus particolare è posto sulla trasmissione efficiente di piccoli pacchetti di dati, che sono vitali per le comunicazioni ultra affidabili a bassa latenza (URLLC) e le comunicazioni massicce di tipo macchina (mMTC). Ciò include il miglioramento della comunicazione multiutente e il funzionamento sinergico tra i livelli PHY e MAC. Questo progetto mira ad affrontare tali sfide sviluppando soluzioni innovative per una trasmissione affidabile dei dati, bilanciando complessità ed efficienza energetica.Il progetto abbraccia sia la ricerca teorica che lo sviluppo di software. Questo approccio globale promette di stabilire un punto di riferimento nella tecnologia della comunicazione, affrontando sia le esigenze attuali che le richieste future.EMBRACE - Energy-Efficient Methods and Enabling Technologies for Communications, Networking, Infrastructures and Smart Services in Challenging Enviroments• Progetto finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU - Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR) - Missione 4, Componente 2, Investimento 1.3• Bando a cascata: Avviso pubblicato dall'Università degli Studi di Catania in qualità di Spoke Leader dello Spoke 6 del progetto SEXTET del Programma RESTART - RESearch and innovation on future Telecommunications systems and networks, to make Italy more smART• CUP: E63C22002070006 • Proponente: Università degli Studi di Trento• Partners: Università della Calabria; Università della Campania Luigi Vanvitell; Università degli Studi di Palermo; Università degli Studi di Napoli Parthenope; Università degli Studi di Pavia; Università Politecnica delle Marche; Università degli Studi di Trieste; Applicon Srl• Finanziamento concesso: 136.484 €• Responsabile Scientifico UniTS: prof. Fulvio Babich – Dipartimento di Ingegneria e ArchitetturaGli ambienti estremi compromettono le comunicazioni, le reti, le attività di rilevamento e di elaborazione, spesso richiedendo contromisure ad alto consumo energetico e hardware rinforzato o ridondante. EMBRACE fornisce soluzioni intelligenti che riducono il consumo energetico tramite tecniche di comunicazione adattativa, hardware più efficace (compresi dispositivi senza batteria), nuovi sistemi di comunicazione e una nuova tecnologia di antenne/sensori su misura per ambienti estremi, compresi sensori intracorporei e subacquei.Il consorzio EMBRACE riunisce tutte le competenze necessarie per progettare e ottimizzare l'hardware, unire sistemi di componenti in prototipi di laboratorio più complessi, progettare sistemi di comunicazione dalle antenne fino ai protocolli di rete e relative applicazioni, accedere ad ambienti pertinenti per la tecnologia in questione e valutarne le prestazioni. .EMBRACE promuove un approccio flessibile, in cui la valutazione delle soluzioni proposte avviene attraverso simulazioni fino a quando il sistema è pronto per l'implementazione in loco. Una selezione di sistemi viene quindi valutata tramite misurazioni sul campo in ambienti difficili, secondo i requisiti della chiamata a cascata.I partner rappresentano equamente l'Italia, con la partecipazione di un'azienda di piccole dimensioni. Circa il 50% del budget è destinato alle regioni del Sud Italia. Inoltre, EMBRACE cercherà di assumere due professori assistenti.I compiti di EMBRACE sono progettati per una stretta integrazione nel progetto SEXTET di RESTART, a vantaggio di entrambi i consorzi. INFINITE - An Integrated and Sustainable Terrestrial/Non-Terrestrial Ecosysem for Anytime/Anywhere 6G Connectivity• Progetto finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU - Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR) - Missione 4, Componente 2, Investimento 1.3• Bando a cascata: Avviso pubblicato dal Politecnico di Bari in qualità di Spoke Leader dello Spoke 2 “Integration of Networks and Services” del Programma RESTART - RESearch and innovation on future Telecommunications systems and networks, to make Italy more smART• CUP: D93C22000910001 • Proponente: Università degli Studi di Trento• Partners: Università degli Studi di Parma; Università degli Studi di Genova; Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale; Università degli studi di Trieste; PICOSATS S.r.l• Finanziamento concesso: 138.071 €• Responsabile Scientifico UniTS: prof. Sergio Carrato – Dipartimento di Ingegneria e ArchitetturaIl recente sviluppo delle reti wireless “beyond 5G” sta andando verso nuovi paradigmi che comprendono segmenti eterogenei perfettamente integrati. In questa prospettiva, un ruolo chiave sarà svolto dall'integrazione di segmenti terrestri e aerei (compresi quelli dell'orbita bassa) nelle cosiddette reti non terrestri (NTN). Le NTN estenderebbero la connettività e la copertura anche in scenari applicativi caratterizzati da forti vincoli di disponibilità (Digital Divide, comunicazioni di emergenza, networking di task-force). Il progetto INFINITE mira allo studio e alla sperimentazione in laboratorio di nuove tecniche per scenari NTN in cui l'integrazione tra segmenti terrestri e aerei è concepita nel quadro di un ecosistema, in cui la progettazione di reti basate su software e il cloud computing ne rappresentano le fondamenta. L'accento sarà posto anche sul tradeoff tra l'ottimizzazione delle prestazioni e la sostenibilità delle tecnologie sviluppate per ridurre la spesa energetica, il consumo di energia e la potenza di calcolo in modo da ridurre l'impatto dell'ecosistema NTN proposto sull'ecosistema ambientale globale. SUNRISE - Sustainable Urban Areas by Nature-Based Solutions Implementation to Mitigate Climate Impacts and Achieve a Resilient, Innovative and Smart Enviroment• Progetto finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU - Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR) - Missione 4, Componente 2, Investimento 1.3• Bando a cascata: Avviso pubblicato dall'Università di Napoli Federico II in qualità di Spoke Leader dello Spoke 5 “Insediamenti Urbani e Metropolitani” del Programma RETURN - Multi-Risk sciEnce for resilienT commUnities undeR a changiNg climate• CUP: E63C22002000002 • Proponente: Università degli Studi della Calabria• Partners: Università degli studi della Basilicata; Università degli Studi di Brescia; Università degli Studi della Campania ‘Luigi Vanvitelli’; Università degli Studi di Catania; Università di Messina; Università degli Studi di Napoli Parthenope; Università degli Studi di Pavia; Università degli Studi di Trieste; Università degli Studi della Tuscia• Finanziamento concesso: 23.000 €• Responsabile Scientifico UniTS: prof. Federico Roman – Dipartimento di Ingegneria e ArchitetturaIl progetto si colloca nel contesto delle reti di drenaggio per la gestione degli afflussi meteorici negli insediamenti urbani e metropolitani, ha come obiettivo lo sviluppo di un database sperimentale e la definizione di linee guida operative per l’utilizzo delle NBS (Nature-Based Solution) al fine di mitigare gli impatti da cambiamento climatico alla scala urbana. B-CYCLE - Analisi del Potenziale di Recupero Post Degrado dei Materiali di Sistemi per Accumulo Elettrochimico a Base Ioni di Litio Mediante Cliclazione e Successiva Caratterizzazione dei Materiali• Progetto finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU - Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR) - Missione 4, Componente 2, Investimento 1.3• Bando a cascata: Avviso pubblicato dal Politecnico di Torino in qualità di Spoke Leader dello Spoke 6 del Programma NEST - Network 4 Energy Sustainable Transition• CUP: C99J24001550008 • Proponente: Università degli Studi di Trieste• Partner unico Università degli studi di Trieste• Finanziamento concesso: 150.000 €• Responsabile Scientifico: prof. Vanni Lughi – Dipartimento di Ingegneria e ArchitetturaIl progetto si focalizza sull’analisi dell’invecchiamento di celle e moduli per l’accumulo elettrochimico, mirando ad analizzare e comparare il degrado delle prestazioni elettriche simultaneamente al degrado che i subiscono i materiali che costituiscono le celle. Una varietà di tipologie e di varianti chimiche di celle basate su ioni litio verrà sottoposta a invecchiamento accelerato mediante l’applicazione di una temperatura elevata e contemporaneamente di cicli di carica-scarica. Durante l’invecchiamento saranno costantemente monitorati i parametri elettrici e saranno condotte varie analisi (anche basate sulla spettroscopia a impedenza) volte a monitorare l’evoluzione delle prestazioni dei sistemi. Le celle invecchiate saranno disassemblate a diversi intervalli di tempo e analizzate dal punto di vista del degrado dei materiali, utilizzando un ampio portafoglio di tecniche di caratterizzazione (tra queste: microscopia ottica e SEM, EDX, XRD, FTIR, Raman). I dati verranno utilizzati per sviluppare modelli interpretativi della relazione tra degrado dei materiali e degrado delle prestazioni delle batterie, anche ai fini di individuare possibili strategie migliorative nel design dei sistemi di accumulo elettrochimici. Enfasi verrà data alla comprensione dell’effetto del degrado delle celle sul degrado dei moduli. Infine, i materiali ottenuti dal disassemblaggio delle celle saranno inviati ad un partner dello Spoke 6 come materiale di partenza per l’investigazione, attualmente in corso presso il partner, di processi di recupero. IDEM-FLOS - Strumenti Multimediali per la Identificazione e Monitoraggio delle Flore Urbane e delle Loro Risposte agli Stress• Progetto finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU - Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR) - Missione 4 Componente 2 Investimento 1.4• Bando a cascata: Avviso pubblicato dall'Università degli Studi di Milano Bicocca in qualità di Spoke Leader dello Spoke 5 "Urban biodiversity" del Programma NBFC - National Biodiversity Future Center• CUP: H43C22000530001• Proponente: Università degli Studi di Trieste• Partners: Fondazione per la Flora Italiana Ets; Università di Pisa• Finanziamento concesso: 170.065 €• Responsabile Scientifico UniTS: prof. Stefano Martellos – Dipartimento di Scienze della VitaLa presente proposta precede la realizzazione di innovativi strumenti che consentano l’identificazione, il monitoraggio e la raccolta di dati sulla biodiversità vegetale urbana, anche con il coinvolgimento della cittadinanza. Le finalità sono sia legate alla determinazione dell’effetto degli stressori antropici e climatici sulla vegetazione urbana, che alla disseminazione delle conoscenze sulla biodiversità vegetale, e al coinvolgimento della cittadinanza in attività di scienza partecipata.SAVEMAR - Support to the Activities for the Valorization and Enhancement of Marine Resources • Progetto finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU - Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR) - Missione 4, Componente 2, Investimento 1.4• Bando a cascata: Avviso pubblicato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche in qualità di Spoke Leader dello Spoke 2 “Solutions to reverse marine biodiversity loss and manage marine resources sustainably” del Programma NBFC - National Biodiversity Future Center• CUP: J13C24000290006 • Proponente: Università degli Studi di Trieste• Partners: Università degli Studi di Foggia; Università degli Studi di Urbino• Finanziamento concesso: 1.193.000 €• Responsabile Scientifico UniTS: prof. Alberto Pallavicini – Dipartimento di Scienze della VitaIl progetto SAVEMAR mira a integrare le tecniche avanzate di restauro ecologico, bioinformatica e biotecnologia per rivoluzionare la gestione e il recupero degli ecosistemi marini. Il primo aspetto del progetto si concentra sullo sviluppo e l'implementazione di protocolli di restauro ecologico in ambiente marino, con l'obiettivo di ripristinare e proteggere la biodiversità e le funzioni ecologiche. Questo include la creazione di metodologie per la ricolonizzazione di specie chiave e il ripristino degli habitat marini danneggiati.Parallelamente, il progetto implementerà pipeline bioinformatiche innovative per il metabarcoding di vertebrati marini e microalghe. Questo approccio consente un monitoraggio accurato e un'analisi dettagliata della biodiversità marina, essenziale per la valutazione dell'efficacia degli interventi di restauro e per la comprensione delle dinamiche degli ecosistemi marini.Infine, il progetto esplorerà lo sviluppo e il set-up di processi di blue biorefinery, utilizzando biomasse marine come materia prima. Questi processi saranno ottimizzati per l'estrazione di composti bioattivi, che hanno potenziali applicazioni in ambito farmaceutico, cosmeceutico e nutraceutico. L'obiettivo è di creare un modello sostenibile che non solo aiuti a preservare gli ecosistemi marini, ma che generi anche prodotti ad alto valore aggiunto, promuovendo così un'economia circolare basata sulla biodiversità marina.In sintesi, il progetto mira a unire scienza ambientale, bioinformatica e biotecnologia per promuovere un approccio olistico al recupero e alla gestione sostenibile degli ecosistemi marini, apportando benefici sia ecologici che economici. HYBIO-LR2 - Hybrid Biofuel LR2 - Progettazione di una Nave Petroliera Aframax LR2 con Propulsione Ibrida• Progetto finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU - Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR) - Missione 4 Componente 2 Investimento 1.4• Bando a cascata: Avviso pubblicato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche in qualità di Spoke Leader dello Spoke 3 “Waterways” del Programma MOST- Sustainable Mobility Center• CUP: B43C22000440001 • Proponente: Fratelli d’Amico Armatori S.p.a.• Partners: Università degli studi di Trieste; Tecnoship S.r.l.• Finanziamento concesso: 75.250 €• Responsabile Scientifico UniTS: prof. Vittorio Bucci – Dipartimento di Ingegneria e ArchitetturaLo scopo della presente proposta è l’elaborazione e validazione di un progetto preliminare per l’installazione di tecnologie abilitanti la riduzione dell’impatto ambientale a bordo di navi mercantili, attraverso l’impiego delle più moderne tecniche di progettazione navale integrata basate su strumenti digitali avanzati.Con riferimento a una nave tanker Aframax, le soluzioni più promettenti per l’ibridizzazione dell’impianto propulsivo (tra cui l’impiego di bio-combustibili) e l’elettrificazione spinta dei sistemi di bordo saranno vagliate. Verrà sviluppato uno strumento per la raccolta e l’analisi dei dati riguardanti una flotta di navi dello stesso tipo del caso di studio che sarà in grado di calcolare tutti i principali parametri operativi e di emissioni inquinanti. Tali dati verranno usati per convalidare la scelta delle tecnologie che impiegate nella successiva progettazione preliminare. La documentazione tecnica della nave di riferimento sarà aggiornata per integrare le soluzioni identificate, nel pieno rispetto dei requisiti strutturali, idrodinamici e di sicurezza regolamentari previsti. La fattibilità del progetto sarà garantita attraverso lo sfruttamento di moderne tecniche digitali di prototipazione virtuale tridimensionale in grado di simulare modelli accurati degli spazi della nave e della nuova disposizione impiantistica. Inoltre, un’attenta analisi economica convaliderà le scelte fatte sulla base dei costi di implementazione e operativi sia per quanto riguarda i nuovi componenti che le necessarie certificazioni internazionali e di classe, soprattutto per quanto concerne il rispetto dei piani di gestione energetici e dei sistemi di scambio di quote di emissioni di gas effetto serra.Il progetto permetterà quindi di sdoganare dal punto di vista tecnico ed economico l’integrazione delle più promettenti tecnologie per l’abbattimento di emissioni atmosferiche inquinanti su una delle categorie di navi di maggiore importanza per l’economia globale. TECHCARE - Tecnologia Evoluta per la Cura e l'Assistenza Remota agli Anziani • Bando a cascata: Avviso pubblicato dall'Università degli Studi di Milano Bicocca in qualità di Spoke Leader dello Spoke 2 per attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale in collaborazione tra imprese e organismi di ricerca del Programma ANTHEM - AdvaNced Technologies for Human-centrEd• CUP: B53C22006670001 • Proponente: Italia Assistenza SpA• Partners: Università degli studi di Trieste; Go2Digital srl; Cooperativa SocialeNOVA SALUS• Finanziamento concesso: 148.508 €• Responsabile Scientifico UniTS: prof. Miloš Ajcevic – Dipartimento di Ingegneria e ArchitetturaIl progetto "TECHCARE - Tecnologia Evoluta per la Cura e l’Assistenza Remota agli Anziani" si colloca all'interno dell'iniziativa "ANTHEM: AdvaNced Technologies for Human-centrEd Medicine", facente parte dello Spoke 2 (Connecting patients and therapists through adaptive environments and intelligent sensors to enhance proximity medicine). L'obiettivo del progetto è lo sviluppo di un sistema di Monitoraggio Remoto dei Pazienti che assicuri un costante telemonitoraggio assistenziale del cittadino anziano e del suo stato di salute attraverso l'analisi avanzata dei dati raccolti da sensori multimodali, ambientali, domestici e indossabili. La soluzione proposta prevede la creazione di una piattaforma digitale con un sistema integrato di monitoraggio basato sull'integrazione di diversi sensori ambientali, domestici e indossabili, al fine di monitorare costantemente la persona anziana all'interno dell'ambiente domestico e fornire informazioni sul suo modello comportamentale e sulla regolarità delle attività quotidiane. Inoltre, si prevede lo sviluppo di allarmi intelligenti e modelli comportamentali utilizzando tecniche di intelligenza artificiale. Contatti rendiconti@amm.units.it Progetti PRIN 2022 - PNRR finanziati Progetti finanziati nell’ambito dell’avviso MUR n.1409 del 14/09/2022 – Bando PRIN 2022 - PNRR-M4C2 – Investimento 1.1 Vai alla pagina dei Progetti PRIN 2022 - PNRR finanziati Progetti PRIN 2022 finanziati Progetti finanziati nell’ambito dell’avviso MUR n. 104 – del 02/02/2022 Bando PRIN 2022 Vai alla pagina dei Progetti PRIN 2022 finanziati Ultimo aggiornamento PNRR PNRR - Orientamento PNRR - Ricerca Progetti PRIN 2022 - PNRR Progetti PRIN 2022 PNRR - Dottorati