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Intervista a Giovanna Lauer, studentessa tedesca che ha partecipato al progetto Erasmus

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Giovanna Lauer

Dopo il conseguimento del titolo in Comunicazione Interlinguistica Applicata, Giovanna ha deciso di continuare il suo percorso di studi in UniTS, iscrivendosi al Corso di Laurea Magistrale in European Policies.

 

Raccontaci qualcosa di te: da dove vieni, come si è articolato il tuo percorso di studi e quali sono i tuoi interessi principali? 

Sono originaria della Germania, di un paese di nome Treviri, vicino al Lussemburgo. Sono arrivata a Trieste circa un anno fa, a inizio ottobre 2023. Al termine della mia esperienza Erasmus ho conseguito una doppia laurea italo-tedesca all'Università di Ratisbona e a UniTS: nello specifico, il mio piano di studi prevedeva i primi due anni in Germania e l'ultimo anno alla SSLMIT di Trieste. Nutro da sempre un forte interesse per le lingue straniere, che considero un mezzo per comunicare con altre culture e per superare le barriere comunicative. Oltre l’italiano e il tedesco, infatti, sono in grado di parlare e comprendere inglese, francese, olandese, e anche un po’ di spagnolo. 

Come ti sei trovata nel nostro Ateneo?

Per quanto riguarda il campus, studiare in Via Filzi è stata un’esperienza molto diversa rispetto a quanto vissuto in Germania: all’Università di Ratisbona c’è un unico campus centrale dove puoi incontrare tutti gli studenti degli altri dipartimenti, mentre il campus della SSLMIT è frequentato unicamente da studenti iscritti allo stesso corso di laurea.  Questo aspetto mi è piaciuto molto, perché si viene a creare una sorta di ecosistema a parte dove gli studenti condividono lo stesso percorso didattico e hanno molti interessi in comune. Per me è stato molto suggestivo vivere in un ambiente dove tutti parlavano 4 o 5 lingue. 

Per quanto riguarda i corsi, hai trovato differenze significative rispetto alla Germania? 

Trovo che le lezioni in Italia si basino su una didattica più frontale rispetto alla Germania dove, inoltre, il focus delle lezioni è più ampio e generico, con corsi e seminari che variano dalla letteratura alla politica. D’altra parte, la SSLMIT ha un approccio molto mirato che punta a formare soprattutto traduttori e interpreti. Si tratta di metodologie differenti. Anche il rapporto tra professori e studenti è profondamente diverso. Mentre in Germania siamo abituati a comunicare prevalentemente via e-mail, qui i docenti adottano un approccio più diretto, convocando gli studenti nel proprio ufficio o parlando con loro al termine delle lezioni. Un aneddoto divertente: durante le prime settimane di lezione ho provato a comunicare coi professori tramite e-mail, ma appunto mi hanno proposto di parlarne di persona. Ero quasi spaventata! Ho persino pensato:  ‘ho fatto qualcosa di male? Perché di persona?’.

C’è stato un corso che ti ha colpita particolarmente?

Sì, direi senza dubbio il corso di neerlandese tenuto dalla professoressa Gentile. Il mio piano di studi mi permetteva di scegliere un corso liberamente e avevo sentito che la SSLMIT era molto rinomata per lo studio di questa lingua. Devo dire che, nonostante si sia rivelato molto impegnativo, ho avuto modo di migliorare e imparare tantissimo. 

Come nasce in te l’idea di continuare a vivere e studiare a Trieste?

Personalmente, durante il mio Erasmus mi sono trovata veramente bene. Dopo un anno intero in cui crei amicizie e collezioni tante belle esperienze è difficile andarsene. Volevo continuare con una magistrale in lingua inglese che avesse un indirizzo un po’ più pratico e definito. Come dicevo all’inizio, nel mio futuro prossimo vorrei che le lingue fossero il mezzo per poter lavorare in un ambiente internazionale, e non il vero e proprio fine della mia professione. Quindi, per intenderci, ho pensato subito a un percorso legato agli European Studies. Quando ho cominciato a guardarmi intorno, ho letto un avviso sul sito dell’Università che segnalava la nascita del nuovo corso magistrale in “European Policies for Digital, Economical and Social Transitions”. Ho subito pensato che potesse fare al caso mio e ho inviato la candidatura. Prima di iniziare ho dovuto integrare un corso propedeutico in analisi dei dati e a breve sarò ufficialmente immatricolata. Non resta che cominciare questa nuova avventura!

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