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Intervista a Leonardo Bressan, vincitore della Finale CLab 2022 con il progetto "Givit"

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Leonardo Bressan

Intervista a Leonardo Bressan è un ex studente UniTS del Corso di Laurea in Economia e Gestione Aziendale. Nel 2022, Leonardo è risultato vincitore del Contamination Lab (oggi Innovators Community Lab) con il suo progetto Givit, una piattaforma per il noleggio di articoli sportivi.

 

 

Raccontaci del tuo percorso di studi: cosa ti ha spinto a scegliere il corso in Economia e Gestione Aziendale? C’è un aspetto che ti ha appassionato più di altri? 

Ho scelto Business Administration & Management perché desideravo un percorso in ambito economico, pur senza avere inizialmente un’area di specializzazione definita. È stato attraverso esperienze come il Contamination Lab, il gruppo Enactus e la Winter Week di Transform4Europe che ho scoperto la mia passione per l’innovazione e l’imprenditorialità.
Questi percorsi, oltre allo studio, mi hanno aiutato a capire quanto mi piaccia sviluppare idee e trasformarle in progetti concreti. Proprio per questo ho deciso di proseguire con un master all’estero in innovazione e imprenditorialità.

Quando hai deciso di partecipare al Contamination Lab, avevi già un’idea chiara del progetto Givit? 

Quando sono entrato, avevo solo un’idea embrionale di quello che oggi è Givit. Grazie al percorso e alle competenze acquisite, ho potuto farla evolvere fino alla sua forma attuale. Il CLab è stato fondamentale per avvicinarmi al mondo delle startup e dell’imprenditorialità, che oggi è diventata la mia più grande passione, sia a livello accademico che extracurricolare.
La cosa più utile è stata sicuramente la possibilità di partecipare a corsi come Business Model Canvas, Business Plan, Leadership, Team Building e Social Strategies. Mi hanno dato strumenti concreti per trasformare un’idea in un vero progetto e per capire cosa significhi davvero fare impresa. Anche il confronto con esperti del settore è stato prezioso: poter ascoltare i loro consigli e imparare dalle loro esperienze ha fatto davvero la differenza. Infine, grazie al percorso al CLab, ho avuto la fortuna di incontrare persone che hanno creduto nel progetto e che, oggi, fanno parte del team.

Givit si basa su un modello innovativo di economia circolare. Di cosa si tratta, quali sono gli obiettivi principali del progetto e in che modo si allinea con gli obiettivi dell’Agenda ONU? A che punto è oggi lo sviluppo della piattaforma e quali sono i prossimi passi per il futuro?

Givit è una piattaforma, oggi sviluppata come app, che permette agli utenti di noleggiare articoli sportivi in modo sicuro e veloce. L’obiettivo è dare una seconda vita agli oggetti, riducendo la sovrapproduzione di attrezzature sportive, che spesso sono molto costose e vengono utilizzate solo occasionalmente. Questo problema non riguarda solo il portafoglio, ma ha un forte impatto ambientale: la produzione di materiali tecnici, come tessuti impermeabili e fibre sintetiche, richiede enormi quantità di risorse ed energia, contribuendo all’inquinamento e all’eccessivo sfruttamento delle materie prime. Con Givit vogliamo dare una seconda vita a questi oggetti e favorire un modello di consumo più sostenibile.
Oltre alla sostenibilità, vogliamo creare una rete locale di appassionati che condividano non solo l’attrezzatura, ma anche esperienze e conoscenze, favorendo la nascita di piccole community urbane legate allo sport.
Abbiamo lanciato la versione beta dell’app e ottenuto risultati sorprendenti, anche grazie al percorso di accelerazione offerto da WDA in collaborazione con Enactus, che ci ha permesso di ricevere un primo finanziamento per lo sviluppo della piattaforma. Ora il nostro obiettivo è scalare il progetto, affinare il prodotto per gli utenti e, in futuro, espanderci in nuovi settori mantenendo sempre il focus sulla sostenibilità e la riduzione degli sprechi.

Con la vittoria al CLab, hai avuto modo di prendere parte al Cambridge Tech Tour, un viaggio che ti ha permesso di entrare in contatto con realtà di spicco nell’innovazione e nell’imprenditoria. 

L’esperienza a Cambridge è stata eccezionale e mi ha dato l’opportunità di parlare con i CEO di aziende nate proprio all’interno dell'università, alcune delle quali hanno ottenuto investimenti da centinaia di milioni. Uno degli incontri più interessanti è stato quello a ideaSpace e St John’s Innovation Centre Ltd, dove abbiamo avuto l’opportunità di presentare i nostri progetti e ricevere feedback sullo sviluppo e sulle possibilità di applicazione in un contesto internazionale.
Ciò che mi ha colpito maggiormente è stato l'ecosistema che ruota attorno a Cambridge, in particolare il network. La mentalità che si respira lì è quella di una collettività dove ogni individuo contribuisce al successo dell’altro. Ho notato anche la forte connessione tra il mondo accademico e quello imprenditoriale, che si alimentano reciprocamente in modo sinergico. Un esempio concreto di questa rete di connessioni l’ho vissuto durante la visita al dipartimento di ingegneria dell’Università di Cambridge. All’interno dell’edificio c'era un unico bar frequentato da studenti, docenti, ricercatori e assistenti. Questa scelta, apparentemente semplice, ha creato un ambiente ideale per la condivisione di idee e la nascita di nuovi progetti.

Negli ultimi anni hai avuto modo di presentare il tuo progetto e confrontarti con realtà internazionali come UNIDO, partecipando a eventi come World Entrepreneurs Investment Forum (WEIF) Bahrain 2024 e GITEX-Expand North Star Dubai 2024. Ci dai una panoramica generale su queste esperienze? Quali sono stati i principali spunti che hai raccolto?

Grazie a un progetto promosso dalla Regione Friuli Venezia Giulia, UNIDO ITPO e il Contamination Lab, ho avuto l’opportunità di partecipare a esperienze internazionali straordinarie. In Bahrain, ho avuto il privilegio di presentare Givit sul palco del World Entrepreneurs Investment Forum (WEIF), dove mi sono concentrato sull’aspetto sostenibile del progetto, in particolare sugli SDG (Obiettivi di Sviluppo Sostenibile) dell’ONU. Successivamente, a Dubai, sono stato espositore alla più grande fiera mondiale di tecnologia e startup, Expand North Star. Qui sono stati molto preziosi gli scambi con i rappresentanti delle altre startup presenti all’evento. 
Queste esperienze mi hanno offerto una visione più ampia del progetto, aprendomi a possibilità di applicazioni in nuovi settori, e mi hanno dato l'opportunità di espandere il mio network internazionale, un aspetto fondamentale per il futuro di Givit.

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