Contenuto Intervista a Silvia De Cleva, vincitrice della Finale CLab 2023 con il progetto "Green Bactery" Image Silvia De Cleva è una studentessa UniTS laureata in Scienze e Tecnologie Biologiche, oggi iscritta al Corso di Laurea Magistrale in Data Science and Scientific Computing. Silvia è la vincitrice dell’edizione 2023 del Contamination lab (oggi ICL) con il suo progetto Green Bactery, che le ha consentito di partecipare al California Tech Tour.Nel 2023 hai partecipato al Contamination Lab: avevi già in mente un'idea imprenditoriale o questa è nata e si è sviluppata grazie al supporto di CLab? Seguivo le attività di CLab già da alcuni anni, ma ho deciso di iscrivermi solo al primo anno della magistrale, perché non avevo ancora un’idea imprenditoriale ben definita. Quando mi sono candidata, la mia proposta era ancora vaga e per nulla strutturata da un punto di vista imprenditoriale. Ero affascinata dalle potenzialità delle microalghe, avevo letto di molte possibili applicazioni in diversi ambiti e volevo capire se fosse possibile sviluppare un prodotto che, grazie a questi organismi, potesse avere un impatto concreto nella vita di tutti i giorni. È stato quindi grazie al percorso con il CLab che ho iniziato a comprendere come costruire un business plan e trasformare un’idea in un progetto concreto, con un occhio alle potenzialità offerte dal mercato. Qual è il concept alla base di Green Bactery e quali obiettivi si propone? Quali sono gli sviluppi più recenti del progetto?Green Bactery nasce con l’obiettivo di sviluppare un power bank naturale che utilizza microalghe fotosintetiche per produrre energia pulita. Il dispositivo sfrutta il loro metabolismo per generare elettricità in modo autonomo, offrendo un'alternativa sostenibile ai power bank tradizionali, adatta a ricaricare piccoli dispositivi elettronici. Una componente importante è data inoltre dall’utilizzo di materiali più possibile ecocompatibili. Oltre all’efficienza energetica, il progetto mira a sensibilizzare sull’uso di tecnologie eco-friendly nella vita quotidiana. Sebbene la tecnologia alla base di Green Bactery sia oggetto di studio da anni, il progetto si è rivelato complesso da sviluppare con le conoscenze attuali. Per questo, oggi sto lavorando a un nuovo progetto sempre basato sulle microalghe ma applicato alla purificazione dell’aria.La vittoria del CLab 2023 ti ha offerto l’opportunità di partecipare al California Tech Tour, un viaggio immersivo tra le più importanti imprese Hi-Tech della California. Puoi raccontarci quali spunti e insegnamenti hai tratto da questa avventura?È stata un’esperienza straordinaria, sia per le aziende e i centri di innovazione visitati, sia per i confronti con esperti e i preziosi feedback ricevuti. All’Università di Berkeley abbiamo assistito a una lezione sull'imprenditorialità, apprezzando l'approccio pratico e il coinvolgimento attivo degli studenti. Alla California State University - School of Entrepreneurship abbiamo esplorato i programmi di formazione per futuri imprenditori, mentre all’Institute for Geospatial Impact dell’University of Redlands abbiamo conosciuto professori e ricercatori che ci hanno illustrato progetti di ricerca innovativi. Gli incontri al Consolato Generale d'Italia a San Francisco e a Innovit ci hanno mostrato le opportunità di collaborazione internazionale e il valore della promozione dell’innovazione italiana. Sono tornata con una visione più ampia e internazionale dell’imprenditorialità e con preziosi contatti che mi permettono di ampliare il mio network.Ora sei coinvolta in un nuovo progetto chiamato Bioxgen. Come si differenzia o si collega alla tua esperienza con Green Bactery?Bioxgen nasce da un altro percorso di avvicinamento all’imprenditorialità (Progetto TechBooster 2023-Fondazione Pietro Pittini) ed è un’idea partita all’interno di un team di sette studenti. Partendo dalla mia esperienza con Green Bactery, il concetto di utilizzare le microalghe si è evoluto verso il miglioramento della qualità dell'aria negli ambienti chiusi. Stiamo sviluppando un purificatore d’aria naturale che sfrutta le microalghe per ridurre l’accumulo di anidride carbonica che si forma quanto trascorriamo molte ore in una stanza. Le microalghe, rispetto alle piante, hanno un’efficienza molto maggiore nell’assorbire CO₂, offrendo così un approccio innovativo e altamente efficace. Con Bioxgen abbiamo già avuto modo di presentarci a eventi internazionali come la fiera Expand North Star, evento dedicato alle startup all’interno del GITEX di Dubai a ottobre 2024, e ora stiamo seguendo un percorso di accelerazione (CC1 di iNEST) per arrivare a lanciare il nostro prodotto sul mercato. Linkedin Ultimo aggiornamento Ultimo aggiornamento: 10-02-2025