Data notizia 31 Gennaio 2025 Immagine Image Testo notizia Migliorare la capacità di risposta ai disastri ambientali e ai cambiamenti climatici attraverso la cooperazione tra autorità locali e squadre di soccorso: è questo l’obiettivo del progetto IN4SAFETY, finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Programma Interreg Italia-Slovenia. L’iniziativa, guidata dal Comune di Ajdovščina (Slovenia) e sostenuta da un budget di quasi 750mila euro, si concluderà il 30 settembre 2025 e coinvolge un ampio partenariato transfrontaliero.Partner di progetto sono l’Università di Trieste, con il Dipartimento di Ingegneria e Architettura, il Geodetic Institute of Slovenia, la Città Metropolitana di Venezia, l’Istituto di Sociologia Internazionale di Gorizia e i Vigili del Fuoco di Nova Gorica. Collaborano come partner associati l’Associazione dei Vigili del Fuoco della Slovenia, il Centro Sanitario di Ajdovščina, il Comune di Nova Gorica, la Protezione Civile della Regione Friuli Venezia Giulia, il Comune di Gorizia e il Comune di Duino Aurisina.Il progetto risponde alla necessità di un'azione più coordinata nella gestione delle emergenze climatiche e ambientali nell’area transfrontaliera, evidenziata in particolare dagli incendi boschivi che hanno colpito il Carso nel 2022. Attraverso due piani d’azione congiunti, l’integrazione di dati territoriali in geoportali WebGIS e addestramenti congiunti tra le unità di soccorso, IN4SAFETY punta a migliorare la prevenzione e la gestione dei rischi su scala regionale.Tra le soluzioni più innovative previste dal progetto, vi è la realizzazione di un piano di emergenza per il soccorso aereo, che integra dati digitali relativi a terreno e ostacoli con le piattaforme territoriali WebGIS esistenti. L’obiettivo è garantire interventi più rapidi ed efficienti in caso di calamità naturali.Lo scorso 30 gennaio, presso l’Università di Trieste, si è svolto il Workshop IN4SAFETY, che ha riunito i partner di progetto per presentare gli obiettivi e le attività in corso. Dopo una sessione introduttiva, alla quale ha preso parte anche il Console Generale italiano a Capodistria, nel pomeriggio si è tenuta una sessione pratica dedicata all’uso del software QGIS e all’analisi di immagini satellitari Sentinel del Progetto ESA COPERNICUS. I partecipanti hanno potuto approfondire tecniche di monitoraggio del territorio, creazione di mappe tematiche e gestione delle emergenze attraverso strumenti digitali avanzati.