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20 - 21 Ottobre 2023 , Tutto il giorno
Testo evento

Venerdì 20 e sabato 21 ottobre 2023 si svolgeranno due iniziative nell'ambito del progetto “La soglia di Gorizia. Dalla cortina di ferro alla via della pace”, realizzato con il finanziamento della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, attraverso il  Bando di ricerca 2022 “Terra di passaggio” per la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio storico ed etnografico regionale.

Il progetto, che vede come capofila il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali di UniTS, a più di trent’anni dal crollo del muro, offre l'opportunità non solo agli specialisti ma ad un pubblico più ampio di ricevere un quadro esaustivo di un contesto militare e politico di straordinaria complessità, quello della “soglia di Gorizia”, che fu nella storia la principale via d’invasione da est della penisola italiana. Nel secondo dopoguerra, infatti, l'Alleanza Atlantica temeva che proprio dalla valle del Vipacco avrebbero tentato lo sfondamento le unità sovietiche dell’Armata Rossa.

Curato da Giulia Caccamo, che insegna Storia delle Relazioni Internazionali all'Università di Trieste, e Raoul Pupo, già docente di Storia contemporanea presso l'Ateneo giuliano, il progetto ha l'obiettivo di unire ricerca storica e valorizzazione del territorio: le indagini d’archivio hanno consentito, infatti, di ricostruire sia la pianificazione strategica occidentale, sia i criteri di edificazione delle fortificazioni fisse e campali lungo il Vallone.

PROGRAMMA

Venerdì 20 ottobre, ore 9.15 – 18.30
La guerra fredda e la difesa del confine orientale italiano - Giornata di studi
Università degli Studi di Trieste – sede di Gorizia, Aula Magna, via Alviano 18

ore 9.15 Saluti
Georg Meyr
Direttore Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali, Università degli Studi di Trieste

ore 9.30 – Inizio lavori
La dimensione militare della Guerra fredda in Europa
Nicola Labanca, Università di Siena

La difesa dell’Italia settentrionale negli anni Cinquanta. Il concetto della NATO
Dieter Krüger, Università di Potsdam

L’Italia e la difesa del confine orientale
Lorenzo Ielen, Irsrec FVG

La Jugoslavia e la possibile guerra europea
Saša Mišić, Università di Belgrado

Invading the Italian peninsula? The tasks of the Hungarian People’s Army on the south-western front of the Warsaw Pact / Invadere la penisola italiana? I piani militari dell’Esercito Popolare Ungherese sul fronte sud-occidentale del Patto di Varsavia
Pál Germuska, Committee of National Remembrance, Budapest

La neutralità austriaca
Giulia Caccamo, Università di Trieste

La presenza di basi militari della NATO e degli Stati Uniti in Italia: fondamento giuridico e problemi di diritto internazionale
Giuseppe Pascale, Università di Trieste

Discussant: Raoul Pupo

ore 13.30 – Pausa | ore 15.00 – Ripresa lavori

L’Italia e la difesa del confine del Brennero
Andrea Di Michele, Libera Università di Bolzano

Dal Gladio al piccone: l’impatto sulle istituzioni nazionali delle indagini su Stay Behind nel 1990/91
Luca Micheletta, Università La Sapienza

Perché Aviano? Le ragioni politiche nella scelta di una base aerea
Arrigo Bonifacio, Università La Sapienza

I carabinieri e la difesa del confine
Claudio D’Angelo, Arma dei Carabinieri

I sistemi fortificati lungo la Soglia di Gorizia
Marco Basilisco, Associazione Friuli Storia e Territorio

Discussant: Georg Meyr

ore 18.30 - Fine lavori

Sabato 21 ottobre, ore 10 - 14
Alla scoperta delle fortificazioni della guerra fredda nel Carso monfalconese: presentazione di cinque itinerari storici
Centro visite Gradina, Via Vallone 32, Doberdò del Lago, Gorizia

Alla base dei temi affrontati in questa seconda giornata indagini d’archivio che hanno consentito di ricostruire sia la pianificazione strategica occidentale, sia i criteri di edificazione delle fortificazioni fisse e campali lungo il Vallone. Durante l’incontro verrà presentato il progetto e il sito web sui cinque itinerari storici.

A seguire delle guide condurranno i visitatori lungo i sentieri proposti dal portale, per esplorare le fortificazioni sorte nel secondo dopoguerra a difesa del confine orientale.

Al termine della passeggiata ad attendere gli ospiti ci saranno degli assaggi di prodotti tipici della nostra regione proposti dalla Cooperativa Pavees.

Il progetto nel complesso si propone di affrontare con una prospettiva interdisciplinare il problema della difesa del confine orientale da parte della NATO e di studiare la possibilità di trasformare alcune delle numerose tracce di quell’epoca esistenti sul territorio in altrettanti presidi della memoria, in un’ottica di transizione dalla logica della guerra a quella della pace, come già fatto in zona per i reperti del primo conflitto mondiale, per dare vita ad un grande parco della pace.

Sarà proposta una webapp per la presentazione di siti storici geolocalizzabili, con annesse descrizioni e riferimenti storici, nonché con l’ausilio di mappe con riferimenti geografici e turistico-culturali.