Salta al contenuto principale
Data notizia
Immagine
Image
migranti
Testo notizia

La mostra - installazione “Nel Giardino degli (in)visibili” (a cura di Roberta Altin, Giuseppe Grimaldi, Katja Hrobat Virloget e Alessandro Monsutti) raccoglie oggetti di uso quotidiano lasciati dai migranti ai confini durante il tragitto della “rotta Balcanica” e sarà visibile dal 27 maggio al 7 giugno al Piano Terra dell’Edificio centrale di Piazzale Europa, Ala destra. I materiali esposti sono stati raccolti dagli studenti del Dipartimento DISU e dell’Università del Litorale di Capodistria.

I ragazzi hanno percorso i confini tra Croazia, Slovenia e Italia dove hanno trovato e raccolto oggetti abbandonati nei boschi o ai margini dei centri abitati. Questi oggetti vengono lasciati in zone di confine dopo un lungo e difficile percorso fatto a piedi da persone che provengono da vari contesti dell’Asia e dell’Africa. Oggetti di uso comune per mangiare, dormire, coprirsi, curarsi, ma anche oggetti che raccontano della sfera intima e spirituale. 

Questi oggetti, che ignoriamo o trattiamo come immondizia, ci proiettano in una questione politica e morale fondamentale dei nostri tempi.

Gli studenti ne hanno selezionato una piccola parte per allestire la mostra che vuole stimolare un incontro tra chi attraversa le frontiere e chi vi abita. E che pone una domanda fondamentale: cosa (non) vogliamo vedere?

La mostra è arricchita da due momenti di approfondimento

 

27 maggio, ore 17.00 – 18.30 

Inaugurazione “Il Giardino degli Invisibili”

Piazzale Europa nº 1  - PIANO TERRA ED. A - ALA SINISTRA colonnato esterno

(in caso di maltempo Aula “0” Ambrosino, piano terra Ala destra)

Seguirà il seminario: Frontiere della ricerca e ricerche alla frontiera

L’inaugurazione dell’installazione diventa occasione per riflettere sul significato delle frontiere e sulle loro molteplici configurazioni. In una collaborazione transfrontaliera con l’Università di Lubiana, dialogheremo con un gruppo di studenti e docenti di antropologia provenienti da vari contesti del continente africano e sudamericano per ragionare sull’impatto delle frontiere contemporanee nella possibilità di fare ricerca. 

Programma

17.00 Saluti istituzionali:

Ilaria Micheli, delegata UNITS alla cooperazione internazionale

Roberta Altin, antropologa, Università di Trieste

17. 15 Presentazione installazione “il Giardino degli Invisibili” a cura degli studenti e le studentesse dell’Archivio della frontiera

17.30 Seminario “Frontiere della ricerca e ricerche alla frontiera. Tra Europa e Africa 

Sarà presente anche la prof.ssa Uršula Lipovec Čebron, antropologa, Università di Lubiana con delegazione straniera in visita

 

6 giugno 2024, ore 17

Trieste, Città di frontiera?

Prospettive sull’accoglienza a partire dalla proiezione del mini-documentario “Umar” di Francesco Cibati h.17-00 – 18.30 Edifico A, Aula “M”, piano terra, ala destra (proiezione)

A seguire dibattito sul colonnato esterno Piazzale Europa nº 1. - PIANO TERRA ED. A - ALA Sinistra sotto il colonnato esterno.

La narrativa su Trieste città di Frontiera ha attraversato i secoli. Oggi la città si trova implicata in un processo migratorio più ampio - le migrazioni forzate dal Sud globale – come crocevia. Che risposte sta dando alle persone che arrivano? Come sta reagendo la cittadinanza?

17.00 presentazione incontro con rappresentanti Consiglio Studentesco,  Roberta Altin e Giuseppe Grimaldi, comitato organizzativo 

17.15 proiezione Umar con Francesco Cibati, regista e volontario dell’associazione Linea d’Ombra.

17.30 “Trieste, Città di frontiera? Prospettive sull’accoglienza” 

con Lucio Prodam, Giudice Onorario Tribunale dei Minori di Trieste, Valentina Masotto, UNICEF  e Tiziana Bongiorno, vice presidente dell’associazione tutori volontari FVG

La mostra-installazione è inserita negli eventi culturali dell’alleanza T4EU (Transform For Europe) per UNITS, finanziato dal DISU (Dipartimento di Studi Umanistici), in collaborazione con Univerza na Primorskem di Koper e con il Graduate institute for International and Development Studies.