Data notizia 23 Maggio 2024 Immagine Image Testo notizia La mostra - installazione “Nel Giardino degli (in)visibili” (a cura di Roberta Altin, Giuseppe Grimaldi, Katja Hrobat Virloget e Alessandro Monsutti) raccoglie oggetti di uso quotidiano lasciati dai migranti ai confini durante il tragitto della “rotta Balcanica” e sarà visibile dal 27 maggio al 7 giugno al Piano Terra dell’Edificio centrale di Piazzale Europa, Ala destra. I materiali esposti sono stati raccolti dagli studenti del Dipartimento DISU e dell’Università del Litorale di Capodistria.I ragazzi hanno percorso i confini tra Croazia, Slovenia e Italia dove hanno trovato e raccolto oggetti abbandonati nei boschi o ai margini dei centri abitati. Questi oggetti vengono lasciati in zone di confine dopo un lungo e difficile percorso fatto a piedi da persone che provengono da vari contesti dell’Asia e dell’Africa. Oggetti di uso comune per mangiare, dormire, coprirsi, curarsi, ma anche oggetti che raccontano della sfera intima e spirituale. Questi oggetti, che ignoriamo o trattiamo come immondizia, ci proiettano in una questione politica e morale fondamentale dei nostri tempi.Gli studenti ne hanno selezionato una piccola parte per allestire la mostra che vuole stimolare un incontro tra chi attraversa le frontiere e chi vi abita. E che pone una domanda fondamentale: cosa (non) vogliamo vedere?La mostra è arricchita da due momenti di approfondimento: 27 maggio, ore 17.00 – 18.30 Inaugurazione “Il Giardino degli Invisibili”Piazzale Europa nº 1 - PIANO TERRA ED. A - ALA SINISTRA colonnato esterno(in caso di maltempo Aula “0” Ambrosino, piano terra Ala destra)Seguirà il seminario: Frontiere della ricerca e ricerche alla frontieraL’inaugurazione dell’installazione diventa occasione per riflettere sul significato delle frontiere e sulle loro molteplici configurazioni. In una collaborazione transfrontaliera con l’Università di Lubiana, dialogheremo con un gruppo di studenti e docenti di antropologia provenienti da vari contesti del continente africano e sudamericano per ragionare sull’impatto delle frontiere contemporanee nella possibilità di fare ricerca. Programma17.00 Saluti istituzionali:Ilaria Micheli, delegata UNITS alla cooperazione internazionaleRoberta Altin, antropologa, Università di Trieste17. 15 Presentazione installazione “il Giardino degli Invisibili” a cura degli studenti e le studentesse dell’Archivio della frontiera17.30 Seminario “Frontiere della ricerca e ricerche alla frontiera. Tra Europa e Africa Sarà presente anche la prof.ssa Uršula Lipovec Čebron, antropologa, Università di Lubiana con delegazione straniera in visita 6 giugno 2024, ore 17Trieste, Città di frontiera?Prospettive sull’accoglienza a partire dalla proiezione del mini-documentario “Umar” di Francesco Cibati h.17-00 – 18.30 Edifico A, Aula “M”, piano terra, ala destra (proiezione)A seguire dibattito sul colonnato esterno Piazzale Europa nº 1. - PIANO TERRA ED. A - ALA Sinistra sotto il colonnato esterno.La narrativa su Trieste città di Frontiera ha attraversato i secoli. Oggi la città si trova implicata in un processo migratorio più ampio - le migrazioni forzate dal Sud globale – come crocevia. Che risposte sta dando alle persone che arrivano? Come sta reagendo la cittadinanza?17.00 presentazione incontro con rappresentanti Consiglio Studentesco, Roberta Altin e Giuseppe Grimaldi, comitato organizzativo 17.15 proiezione Umar con Francesco Cibati, regista e volontario dell’associazione Linea d’Ombra.17.30 “Trieste, Città di frontiera? Prospettive sull’accoglienza” con Lucio Prodam, Giudice Onorario Tribunale dei Minori di Trieste, Valentina Masotto, UNICEF e Tiziana Bongiorno, vice presidente dell’associazione tutori volontari FVGLa mostra-installazione è inserita negli eventi culturali dell’alleanza T4EU (Transform For Europe) per UNITS, finanziato dal DISU (Dipartimento di Studi Umanistici), in collaborazione con Univerza na Primorskem di Koper e con il Graduate institute for International and Development Studies.