Salta al contenuto principale
Data notizia
Immagine
Image
osaka
Testo notizia

Quest'anno è stato il Giappone la meta del viaggio conclusivo dell’Innovators Community Lab (ICLab) dell’Università di Trieste: un itinerario formativo per rafforzare competenze, networking e visione internazionale sui temi dell'innovazione e dell'imprenditorialità.

L'iniziativa ha coinvolto Valentina Coggiola (LM in Marketing & Management) e Romina Doz (dottoranda in Applied Data Science and AI), due studentesse che si sono distinte nel percorso che UniTS dedica allo sviluppo di progetti di business e alla cultura d'impesa.

La prima tappa è stata Osaka, con la visita all’Innovation Hub, che ospita progetti di incubazione e supporto alle startup, e al Padiglione Italia dell’Expo in corso. A Yokohama le due studentesse UniTS hanno presentato i propri progetti nel principale venture café del Paese (Yokohama Connéct), incontrando professionisti e appassionati in uno spazio che unisce cultura digitale e community building.

Il percorso è proseguito a Tokyo con incontri presso UNIDO e la United Nations University, quindi alla The University of Tokyo in un centro interdipartimentale di ricerca ad alta innovazione. A seguire, partecipazione a un evento della community Tokyo AI, che riunisce chi studia, lavora e investe in intelligenza artificiale e machine learning. La missione si è conclusa con l’accoglienza all’Ambasciata d’Italia e l’incontro con Franco Nori, tra i fisici più citati e influenti al mondo, al RIKEN, importante centro di ricerca scientifica del Giappone, dove le studentesse UniTS hanno potuto visionare uno dei primi computer quantistici del Giappone.

Un laboratorio di cultura e relazioni: è questa la sintesi dell'esperienza vissuta, in base alle parole di Coggiola e Doz, in cui la conoscenza e la comprensione dei codici culturali hanno assunto quasi maggior rilievo dell'incontro con le nuove frontiere della tecnologia. "In Giappone ho percepito che ogni interazione professionale è guidata da valori profondi, come il rispetto, la costruzione di relazioni di fiducia e la volontà di portare a termine ogni compito in modo impeccabile", afferma Valentina Coggiola. "In particolare - sostiene Romina Doz - il contatto diretto e personale è essenziale per costruire un rapporto di fiducia, prima di poter avviare qualsiasi collaborazione".

La missione nel Paese del Sol Levante testimonia il lavoro dell'ICLab come ponte tra competenze accademiche e cultura d’impresa: esperienze sul campo, role‑modeling con scienziati e manager, contatto con ecosistemi dell’innovazione e con istituzioni internazionali. Per le studentesse UniTS è stata un’occasione per validare i propri progetti, comprendere come una cultura profondamente diversa si orienti al business e rafforzare una prospettiva globale su IA, quantum e trasferimento tecnologico.