Salta al contenuto principale
Data notizia
Immagine
Image
conferenza con CoE a Gorizia
Testo notizia

È stata tra i primi appuntamenti accademici in Europa dedicati alla nuova Convenzione Quadro sull’Intelligenza Artificiale, i diritti umani, la democrazia e lo Stato di diritto adottata dal Consiglio d’Europa nel settembre 2024: la conferenza che si è svolta presso la sede di Gorizia dell’Università di Trieste ha riunito studiose e studiosi provenienti da diversi Paesi per una riflessione critica e multidisciplinare sulle implicazioni del trattato.

L’evento - dal titolo "The CoE framework convention on Artificial Intelligence and Human Rights, Democracy and the rule of Law Comparative, EU, and International Law perspectives - ha ricevuto attenzione anche da parte del Consiglio d’Europa, che ne ha dato notizia sul proprio portale ufficiale, sottolineandone il valore come iniziativa di approfondimento promossa dal mondo accademico in dialogo con le istituzioni.

Ad aprire i lavori è stato Mario Hernández Ramos, presidente del Comitato sull’Intelligenza Artificiale del Consiglio d’Europa (CAI), che nel suo intervento ha illustrato l’iter negoziale della Convenzione, i suoi contenuti e le prospettive di attuazione. "I valori umani – ha ricordato - devono essere l'essenza della progettazione, dello sviluppo e dell'implementazione dell'intelligenza artificiale, e la Convenzione del Consiglio d'Europa svolge un ruolo chiave nel raggiungimento di questo obiettivo." 

La conferenza è stata organizzata da Giuseppe Pascale e Marta Infantino, docenti di Diritto Internazionale e di Diritto Privato Comparato dell’Università di Trieste, con il sostegno del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali (DiSPeS), dell’Unione Europea e del progetto PRIN AutomatA – The dark side of algorithm in public administration, finanziato dal MUR, che vede la partnership di UniTS con il coordinamento scientifico della professoressa Infantino.

«Si è trattato di una delle primissime occasioni in Europa per una riflessione critica in ambito accademico sul testo e sull’impatto potenziale della nuova Convenzione e discuterne l’impatto potenziale», spiegano gli organizzatori. «Abbiamo riunito a Gorizia studiosi di diritto comparato, internazionale ed europeo per comprendere insieme prospettive e ricadute della regolazione dell’intelligenza artificiale: i contributi presentati saranno raccolti e pubblicati in open access, a beneficio della comunità scientifica e di tutti coloro che vogliano approfondire il contenuto e la portata della Convenzione».