09 Maggio 2024 , 5 - 6 pm Immagine evento Image Testo evento Il tesoro di Erpelle viene esposto per la prima volta al Museo Winckelmann: più di 1700 monete d’argento del Trecento scoperte nel 1921 in alcuni vasi di terracotta nel Carso triestino. Lo studioso Giulio Carraro dell'Università di Trieste ha analizzato il tesoro ed ha pubblicato i risultati delle sue ricerche nel volume EUT “Dobrila Tat. Il tesoro di Erpelle 1921”.La mostra che si inaugura giovedì 9 maggio 2024, alle ore 17, al Museo d’Antichità “J.J. Winckelmann”, con ingresso da via della Cattedrale 15 a Trieste, espone un prezioso ritrovamento emerso di recente da una cassaforte del museo: si tratta del tesoro che, nascosto agli inizi del XV secolo, venne scoperto nel 1921 a Hrpelje/Erpelle (oggi in Slovenia a 4 chilometri dal confine italiano). Composto da più di cinquemila monete d’argento e una dozzina d’oro, il tesoro fu casualmente ritrovato da Giovanni Kolaric, impiegato ferroviere presso la stazione di Erpelle, nell’estate del 1921 in una dolina, conservato in alcuni vasi di terracotta. Lo scopritore lo portò al Museo d’Antichità per venderlo e venne consegnato all'allora direttore Piero Sticotti.Dimenticato un’altra volta qualche anno più tardi, senza essere stato pubblicato o studiato in modo approfondito, questo tesoretto si credeva perso per sempre. Inaspettato è ora tornato nuovamente alla luce. Pare che il tesoro fosse stato all'epoca suddiviso in tre parti. Ora a Trieste è di fatto presente un terzo del totale, cioè 1773 monete d’argento in buone condizioni di conservazione.Lo studioso Giulio Carraro, dell’Università di Trieste, ha potuto analizzarlo e le sue ricerche sono state recentemente pubblicate nel volume “Dobrila Tat. Il tesoro di Erpelle 1921”, per i tipi di EUT - Edizioni Università di Trieste.La curiosità suscitata dalla presentazione del volume e la richiesta di poter vedere il tesoro hanno portato alla mostra che ora si inaugura al Museo Winckelmann e che resterà aperta fino al 29 settembre 2024, con orario 10-17, da martedì a domenica, con ingresso libero da piazza della Cattedrale 1.Composto originariamente da oltre cinquemila monete d’oro e argento, il tesoro di Erpelle rappresenta uno dei principali esempi di tesaurizzazione legata all’opera dei banditi medievali.L’eterogeneità delle valute rappresentate regala uno spaccato della vitalità economica e monetaria nell’Europa centrale e orientale del XIV secolo, offrendo un prezioso supporto allo studio delle relazioni mercantili e degli scambi commerciali attraverso l’area alpina e quella balcanica lungo le rotte che portavano ai porti dell’Adriatico settentrionale, dai quali i prodotti venivano poi venduti in tutta Europa.Oltre la metà delle monete superstiti è prodotta dalla zecca di Venezia, potenza marinara in fortissima espansione nell’Adriatico. Non mancano tuttavia dei lotti consistenti di monete del Patriarcato di Aquileia e del Regno d’Ungheria.Un’ultima curiosità è legata a un interessante lotto di monete contraffatte, contenute nel tesoro di Erpelle, che ha rappresentato l’occasione per approfondire anche l’attività dei falsari medievali.Un tesoro ritrovato. Banditi e carovane sul Carso nel medioevo10 maggio -29 settembre 2024Museo d’Antichità “J.J. Winckelmann”Piazza della Cattedrale 1, TriesteDa martedì a domenica, dalle 10 alle 17Ingresso liberomuseowinckelmann@comune.trieste.itwww.museoantichitawinckelmann.it