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Stefania Buttignon
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Stefania Buttignon, studentessa di Ingegneria Navale dell'Università di Trieste, è tra gli atleti italiani che parteciperanno alle Olimpiadi di Parigi, al via da oggi fino all'11 agosto. 

Originaria di Monfalcone e vogatrice per le Fiamme Oro, la studentessa UniTS fa parte dell'Italremo, la nazionale italiana di canottaggio che sarà in gara nelle acque di Vaires-sur-Marne in questa straordinaria avventura sportiva.

La cerimonia inaugurale di questa edizione sarà rivoluzionaria rispetto alle edizioni passate e non si svolgerà all'interno di uno stadio ma sarà una lunga parata attraverso i luoghi più suggestivi e monumentali della capitale francese. "Sto già provando una grandissima emozione - ci confessa Stefania - e non vedo l'ora di partecipare a questa storica sfilata. Assistere dal vivo all'accensione della fiamma olimpica è il momento che ogni sportivo sogna di vivere".

Mancherà però l'esperienza del Villaggio Olimpico: "Purtroppo il campo di regata dista circa un'ora e quindi la Federazione Italiana Canottaggio ha scelto di farci risiedere in una struttura vicina alle acque di gara. Però voglio assolutamente visitare un paio di volte il villaggio, vedere la convivenza di atleti provenienti da tutto il mondo, incontrare i miei idoli sportivi, vivere almeno un po' quel clima incredibile".

Nel corso della sua carriera, l'atleta isontina ha conquistato diversi titoli italiani, ma nel suo curriculum brillano la vittoria dei Mondiali under 23 (2018) nel doppio pesi leggeri, insieme a Silvia Crosio, e una medaglia di bronzo agli Europei assoluti (2019) con Stefania Gobbi, nella medesima specialità.

Pur avendo ottenuto la qualificazione già nella scorsa edizione delle Olimpiadi, Buttignon non aveva partecipato alla spedizione azzurra di Tokyo. Anche in questo frangente ha ottenuto il "pass" nel doppio senior femminile (pur essendo un peso leggero) assieme a Stefania Gobbi, ma la scelta tecnica del selezionatore ha premiato un altro equipaggio di pari livello. Stefania Buttignon sarà dunque riserva del doppio senior titolare, pronta a subentrare in caso di necessità sia come prodiera, ruolo in cui si è affermata, sia come capovoga, ruolo in cui si è formata da ragazza.

Ma come si vive la manifestazione partendo dalla "panchina"? "Come riserva - ci spiega Buttignon - sto dando il massimo negli allenamenti: mentalmente sento meno pressione e devo dare un contributo al gruppo sostenendo le mie compagne di cui sono la prima tifosa. Devo anche mantenere alta la concentrazione, come è richiesto agli atleti di alto livello, perché in caso venga chiamata all'opera devo essere pronta. Ho grande entusiasmo, sicuramente farei un grande gara".

Trapela una grande determinazione, scolpita in tanti anni di sacrifici per far convivere la vita di atleta e quella di studentessa: "Fin da piccola mi alzavo alle 5 di mattina per allenarmi o per studiare. Mi allenavo due volte al giorno e nel mezzo andavo a scuola e stavo sui libri. Anche all'università il ritmo è rimasto questo: mi ha permesso di costruire una forma mentis, di essere concentrata sul "qui e ora" necessario per fare le cose al meglio".

La partecipazione alla XXXIII Olimpiade rappresenta per la vogatrice monfalconese il punto d'arrivo di un lungo percorso, ma anche il momento da cui partono le prospettive e i propositi futuri. "La mia carriera proseguirà - dice la studentessa UniTS - vorrei puntare ai Giochi di Los Angeles del 2028 e arrivarci da titolare. Ma dopo Parigi voglio ritornare a concentrarmi anche sullo studio che ho dovuto mettere un po' in stand by per inseguire il sogno olimpico: l'obiettivo è terminare l'ultimo anno e laurearmi in Ingegneria Navale, in futuro mi piacerebbe applicare questa formazione nell'ambito delle barche da competizione".