Mai così tanti: a UniTS sono 4.441 gli immatricolati 2025-‘26 alle Triennali e LM a ciclo unico Read more about Mai così tanti: a UniTS sono 4.441 gli immatricolati 2025-‘26 alle Triennali e LM a ciclo unico Immagine Progetto senza titolo (46).png Data notizia Tue, 11/11/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Destinatari canale Ateneo Studiare Destinatari target Futuri studenti Studenti iscritti Testo notizia Crescono di oltre il 13% gli immatricolati 2025-‘26 alle Lauree triennali e a ciclo unico dell’Università di Trieste: con 4.441 iscritti contro i 3.920 dello scorso anno, l’ateneo conferma la sua crescente attrattività. Nel conteggio, oltretutto, non rientrano gli studenti e le studentesse che si sono iscritti al cosiddetto “semestre filtro” per l’accesso a Medicina e a Odontoiatria: chi di loro non si aggiudicherà uno dei 240 posti disponibili complessivi potranno iscriversi ad altri percorsi affini proposti da UniTS. Anche i percorsi per le Professioni Sanitarie di confermano quasi sold out rispetto alla disponibilità offerta. “Oltre all’ottimo lavoro svolto dal nostro Ufficio Orientamento in tutta Italia e anche all’estero, a supporto di questo grande risultato hanno giocato la qualità e l’innovatività della nostra offerta formativa e lo straordinario successo a livello occupazionale dei nostri laureati magistrali che, ovviamente, accende i riflettori anche sui percorsi di primo livello di cui sono il naturale completamento”, sottolinea la Rettrice Donata Vianelli, ricordando il recente podio UniTS nelle elaborazioni dell’Osservatorio Talents Venture su dati AlmaLaurea 2024/2025.Queste le macro tendenze dell’anno accademico appena avviato.I corsi triennali o a ciclo unico più numerosi sono Fisica, Ingegneria Industriale, Intelligenza artificiale e Data analytics, Giurisprudenza, Scienze Internazionali e diplomatiche, Scienze politiche e dell’amministrazione, Scienze e tecniche psicologiche, Discipline storiche e filosofiche, Economia internazionale e mercati finanziari e Scienze dell’educazione. In particolare, il corso di Economia e gestione aziendale registra un successo eccezionale con 583 iscritti e un alto tasso di crescita rispetto all’anno scorso. L’ateneo si conferma “rosa” con una predominanza di donne nel dato totale di iscritti. I corsi che vedono una maggioranza di ragazze sono: Architettura, Matematica, Chimica, Chimica e tecnologie farmaceutiche, Biotecnologie mediche, Neuroscienze, Economia e gestione aziendale, Marketing e management, Comunicazione interlinguistica, Giurisprudenza, Scienze internazionali e diplomatiche, Scienze politiche e dell’amministrazione e i percorsi di area psicologica e dell’educazione. Crescono quindi le immatricolazioni al femminile anche nelle lauree STEM (Scienza, Tecnologia, Engineering e Matematica), anche grazie alle iniziative di orientamento organizzate nell’ambito del PLS (Progetto Lauree Scientifiche).L’Università di Trieste aumenta anche l’attrattività dall’estero, con 875 immatricolati alle sole triennali rispetto ai 700 dell’anno scorso. Le comunità più rappresentate provengono da Iran, Turchia, Pakistan e Tunisia.Le regioni italiane extra FVG più rappresentate sono invece Veneto, Puglia, Lombardia e Sicilia.Le iscrizioni alle lauree di primo livello sono chiuse, mentre per le Magistrali c’è ancora tempo: le iscrizioni chiuderanno con varie scadenze tra dicembre 2025 e marzo 2026 Abstract Con un +13,2% di iscritti alle Lauree di primo livello e a ciclo unico rispetto allo scorso anno, l’ateneo giuliano è sempre più attrattivo Link Lauree Magistrali Mostra nel diario Off
Al via la rassegna "Preziose carte" per scoprire i tesori del Sistema Museale di Ateneo Read more about Al via la rassegna "Preziose carte" per scoprire i tesori del Sistema Museale di Ateneo Immagine Progetto senza titolo (47).png Data notizia Tue, 11/11/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Società e territorio Destinatari canale Ateneo Destinatari target Enti e aziende Territorio e società Testo notizia Al via giovedì 13 novembre alla Stazione Rogers (ore 18) , Riva Grumula 14, la rassegna Preziose carte promossa dal Sistema Museale di Ateneo dell’Università di Trieste (SmaTS). L’iniziativa, realizzata nell’ambito della convenzione tra Stazione Rogers e Università di Trieste, proporrà cinque incontri a cadenza settimanale fino all’11 dicembre per scoprire alcuni tesori provenienti dalle Biblioteche del Sistema Bibliotecario di Ateneo e opere d’arte provenienti dalla collezione del Sistema Museale di Ateneo. La rassegna partirà con l’intervento di Cristina Cocever ed Elisa Zilli, bibliotecarie dell’Università di Trieste, che presenteranno il libro Keika Zuan, di Keika Hasegawa, importante artista giapponese del diciannovesimo secolo, appartenente alla Biblioteca dell’Istituto per il promovimento delle piccole industrie di Trieste.Il secondo appuntamento sarà tenuto da Maria Rosa Mezzi, bibliotecaria dell’Università di Trieste, e da Zeno Saracino, storico e giornalista, che parleranno della Biblioteca del Ginnasio Tedesco di Trieste, avvalendosi del manuale del 1864 di Michelangelo Rustia, Schiarimenti sull’arte della ginnastica con un avviamento agli esercizi elementari.La settimana successiva sarà la volta di Rossella Fabiani, storica dell’arte che, insieme a Cristina Cocever illustrerà l’Album di disegni di Sant'Antonio Nuovo di Pietro Nobile custodito dall’Archivio Scrittori dell’Università di Trieste.Walter Gerbino, docente dell’Università di Trieste, nel quarto appuntamento si concentrerà sulle opere grafiche e pittoriche di Gaetano Kanizsa presenti nelle collezioni del Sistema Museale di Ateneo.A chiusura della rassegna, Massimo De Grassi, docente dell’Università di Trieste e Serena Paganini, storica dell’arte, presenteranno il fondo dell’artista Dino Predonzani, donato dagli eredi all’Università di Trieste.Ingresso libero PROGRAMMAGiovedì 13 novembre, ore 18 “La biblioteca dell'ente per il promovimento delle piccole industrie e i suoi tesori”Cristina Cocever, Elisa Zilli Giovedì 20 novembre, ore 18“Far Ginnastica nella Trieste ottocentesca: tra SGT e Ginnasio Tedesco”Maria Rosa Mezzi, Zeno SaracinoGiovedì 27 novembre, ore 18“L’album di disegni di Sant'Antonio Nuovo di Pietro Nobile nell'Archivio Fonda Savio”Rossella Fabiani, Cristina Cocever Giovedì 4 dicembre, ore 18“Gaetano Kanizsa e la pratica dell’auto-organizzazione”Walter GerbinoGiovedì 11 dicembre, ore 18“La donazione Predonzani all'Università degli Studi di Trieste”Massimo Degrassi, Serena Paganini Abstract Ogni giovedì alle 18, dal 13 novembre all’11 dicembre, alla Stazione Rogers Mostra nel diario Off
Stazione sismologica Everest (EvK2CNR): nuove strumentazioni per studiare gli eventi sismici di origine glaciale Read more about Stazione sismologica Everest (EvK2CNR): nuove strumentazioni per studiare gli eventi sismici di origine glaciale Immagine Progetto senza titolo (68).png Data notizia Mon, 10/11/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Ricerca Destinatari canale Ateneo Ricerca Destinatari target Enti e aziende Testo notizia La stazione sismologica sull’Everest installata dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale - OGS, assieme all'associazione EvK2CNR e all’Accademia nepalese delle scienze e delle tecnologie (NAST), è stata potenziata con nuove strumentazioni. Situata a 5050 m di altitudine, la stazione IO.EVN si trova presso l’Osservatorio/Laboratorio italiano Piramide di EvK2CNR, a 5 km dal campo base del Monte Everest. “È stato aggiunto un nuovo accelerometro, da accoppiare con il sismometro già presente per la misura dei terremoti locali e globali, e un sensore a infrasuoni per registrare il rumore ambientale, che comprende crolli di roccia e ghiaccio e i rumori collegati ai movimenti dei ghiacciai”, spiega Franco Pettenati, geofisico del CRS dell’OGS e referente della Stazione Sismologica EvK2CNR. Poi aggiunge: “Questo potenziamento permetterà di approfondire le ricerche in corso sugli “icequakes”, ovvero i terremoti dovuti a onde sismiche generate da parte dei moti del ghiaccio; queste indagini sono particolarmente utili per gli studi sui cambiamenti climatici”. Altri interventi hanno riguardato la stazione GPS: “Abbiamo sostituito l’acquisitore della stazione GPS Master, cioè il dispositivo che acquisisce e determina la posizione geografica”, continua Pettenati. “ Ne è stato installato uno già in commercio, affiancato da uno a basso costo progettato da David Zuliani, ingegnere del Centro di ricerche Sismologiche dell’OGS (Receiver GNSS LZER0 NET S/N #1013)”. Il GPS verrà utilizzato assieme all’Università degli Studi Trieste, proprietaria dell’antenna, per lo studio della geodinamica della regione. Infine, è stato installato un nuovo ponte Wi-Fi per connettere la stazione sismologica IO.EVN e il nuovo impianto GPS al server dell’Osservatorio/Laboratorio Piramide. Il nuovo sistema Wi-Fi sostituirà così il precedente sistema di connessione tramite cavo interrato. La stazione sismologica è stata inaugurata il 19 maggio 2014. Da allora funziona in modalità continua a 100, 20 e 2 Hz di frequenza di campionamento con digitalizzatori Guralp a 24 bit. Dal server della Piramide i segnali giungono via satellite a un server a Kathmandu, e quindi al centro di acquisizione dell’OGS in Italia. Il 7 gennaio 2025, la stazione sismologica ha registrato la scossa del terremoto in Tibet centrale di Mw 7.1, essendo la stazione a banda larga più vicina all’epicentro del terremoto (circa 70 chilometri di distanza). Abstract Sull’antenna della Stazione, di proprietà UniTS, sarà installato un GPS di ultima generazione per lo studio della geodinamica della regione Mostra nel diario Off
L’Università degli Studi di Trieste e illycaffè S.p.A. rinnovano la collaborazione scientifica e didattica fino al 2029 Read more about L’Università degli Studi di Trieste e illycaffè S.p.A. rinnovano la collaborazione scientifica e didattica fino al 2029 Immagine FOTO CONVENZIONE UNITS ILLY 06112025-4.jpg Data notizia Thu, 06/11/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Società e territorio Destinatari canale Ateneo Destinatari target Enti e aziende Territorio e società Testo notizia L’Università degli Studi di Trieste e illycaffè S.p.A. hanno sottoscritto una nuova convenzione quadro che rafforza e rinnova la loro storica collaborazione per il quadriennio 2025–2029. L’accordo, firmato dalla Rettrice Donata Vianelli e da Alessandro Benedetti, Direttore Ricerca e Innovazione di illycaffè, mira a promuovere attività congiunte di ricerca applicata, formazione, innovazione e trasferimento tecnologico.“Il futuro del nostro Ateneo deve essere plasmato con rapporti sempre più stretti con il territorio, a livello strategico e operativo: il rinnovo della convenzione con illycaffé rappresenta per noi un atto importante che rafforza e sviluppa la collaborazione pluriennale con una delle più importanti aziende del nostro territorio”, ha commentato la Rettrice Vianelli.La partnership, attiva sin dal 2004, si fonda su una visione condivisa: integrare le competenze accademiche e industriali per generare risultati di eccellenza, con impatti concreti sul mondo del lavoro e sul progresso scientifico.La nuova convenzione prevede lo sviluppo di progetti in settori strategici quali:Scienze del caffè: aspetti sensoriali, chimici, biologici e biochimiciTecnologie e processi produttivi: trasformazione, packaging, sostenibilitàIntelligenza artificiale e machine learning: modellazione della qualità, sistemi decisionaliCybersecurity nella filiera alimentareEconomia e marketing del caffèSupporto linguistico e traduzione documentaleLa multidisciplinarietà che caratterizza l’accordo prevede il coinvolgimento di numerosi Dipartimenti dell’Ateneo, in particolare quelli di Scienze Chimiche e Farmaceutiche, Scienze della Vita, Ingegneria e Architettura, Scienze Economiche, Aziendali, Matematiche e Statistiche. Sono previste inoltre numerose opportunità per studenti e ricercatori come l’attivazione di tirocini, borse di dottorato e assegni di ricerca finanziati da illycaffè, oltre a visite e stage nei laboratori aziendali e all’Area di Ricerca di Padriciano. Queste esperienze offriranno non solo occasioni formative di alto livello ma anche concrete prospettive professionali.Il coordinamento delle attività sarà garantito da un Comitato Scientifico composto da docenti universitari e ricercatori di illycaffè, con il compito di definire le linee strategiche, monitorare i progetti e promuovere iniziative congiunte. Abstract L’accordo è stato firmato dalla Rettrice Donata Vianelli e da Alessandro Benedetti, Direttore Ricerca e Innovazione di illycaffè Mostra nel diario Off
Euclid scruta attraverso il velo polveroso di una nube oscura Read more about Euclid scruta attraverso il velo polveroso di una nube oscura Immagine Progetto senza titolo (45).png Data notizia Thu, 06/11/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Ricerca Destinatari canale Ateneo Ricerca Destinatari target Enti e aziende Testo notizia Questa immagine scintillante di gas e polvere interstellari è stata catturata dal telescopio spaziale Euclid dell'Agenzia Spaziale Europea. La nebulosa fa parte di una cosiddetta nube oscura, denominata LDN 1641. Si trova a circa 1300 anni luce dalla Terra, all'interno di un complesso tentacolare di nubi di gas polveroso dove si stanno formando delle stelle, nella costellazione di Orione.Alla luce visibile questa regione del cielo appare per lo più buia, con poche stelle che punteggiano quello che sembra essere uno sfondo prevalentemente vuoto. Ma, riprendendo la nube con gli occhi a infrarossi del suo strumento NISP, Euclid rivela una moltitudine di stelle che brillano attraverso un arazzo di polvere e gas.Questo perché i granelli di polvere bloccano in modo molto efficiente la luce visibile delle stelle dietro di loro, ma sono molto meno efficaci nell'attenuare la luce del vicino infrarosso.La nebulosa pullula di stelle molto giovani. Alcuni degli oggetti immersi nell'ambiente polveroso espellono materiale, segno della formazione di nuove stelle. I flussi in uscitaappaiono come macchie e spirali di colore magenta, quando si ingrandisce l'immagine.In alto a sinistra, l'ostruzione causata dalla polvere diminuisce e la vista si apre verso l'Universo più lontano. Euclid sta continuando a effettuare rilevamenti del cielo per creare la mappa 3D più estesa dell'universo extragalattico mai realizzata. Il suo obiettivo principale è consentire agli scienziati di individuare la misteriosa natura della materia oscura e dell'energia oscura.Oltre a questo, la missione fornirà anche una serie di osservazioni di regioni interessanti della nostra galassia, come questa appena resa nota, oltre a innumerevoli immagini dettagliate di altre galassie, offrendo nuove possibilità di ricerca in diversi campi dell'astronomia.Descrizione dell'immagine: Il soggetto principale dell'immagine è una porzione di LDN 1641, una nebulosa interstellare nella costellazione di Orione. In questa vista, uno sfondo nero intenso è cosparso di una moltitudine di punti (stelle) di diverse dimensioni e sfumature di bianco brillante. Attraverso il mare di stelle, una rete di viticci e nastri sfocati in varie tonalità di arancione e marrone si alza dal fondo dell'immagine verso l'alto a destra come sottili volute di fumo.Il Consorzio Euclid vede coinvolti diversi docenti UniTS del Dipartimento di Fisica (Stefano Borgani, Matteo Costanzi, Marisa Girardi, Anna Gregorio, Pierluigi Monaco, Alexandro Saro), nonché postdoc e dottorandi (Lucie Baumont, Yousry Elkhashab, Roberto Ingrao, Marius Lepinzan) con responsabilità che vanno dalla coordinazione dell'Instrument Operation Team alla partecipazione all'Euclid Consortium Publication Group - Science, passando per un importante coinvolgimento negli Science Working Groups di Galaxy Clustering e Clusters of Galaxies e nello Science Ground Segment. Tali attività, svolte anche in stretta collaborazione con ricercatori di INAF-Osservatorio Astronomico di Trieste e della SISSA, fanno di Trieste uno dei punti focali del Consorzio Euclid. Abstract Il telescopio dell’Agenzia Spaziale Europea cattura una nuova immagine dello spazio profondo. Coinvolta nel Consorzio Euclid anche UniTS Mostra nel diario Off
Progetto BluEcho: mid-term meeting sull'inquinamento acustico nei mari Read more about Progetto BluEcho: mid-term meeting sull'inquinamento acustico nei mari Immagine Progetto senza titolo (67).png Data notizia Wed, 05/11/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Ricerca Destinatari canale Ateneo Ricerca Destinatari target Enti e aziende Testo notizia Si è tenuto a Trieste il mid-term meeting del progetto europeo BluEcho, dedicato allo studio dell’inquinamento acustico in ambiente marino. Cofinanziato dall’Unione Europea attraverso la Sustainable Blue Economy Partnership e coordinato da UniTS, BluEcho affronta temi che spaziano dalla modellazione numerica del rumore all’impatto sulla fauna marina, fino ai modelli economici per la definizione di strategie di mitigazione.Oltre all’Italia, il consorzio internazionale coinvolge partner provenienti da Svezia, Norvegia e Germania.Questi i risultati mid-term A un anno e mezzo dall’avvio, il progetto ha conseguito risultati significativi nei tre ambiti principali di ricerca: modellazione numerica, impatti biologici e analisi socio-economiche. Nell’ambito dedicato alla modellazione numerica del rumore sottomarino, sono stati sviluppati e testati nuovi modelli di sorgente basati su simulazioni CFD, con particolare attenzione al rumore generato da eliche cavitanti e turbine marine.La modellazione acustica ha finora riguardato la singola sorgente, turbina eolica o elica marina, permettendo di analizzare in dettaglio l’interazione tra le varie componenti e i meccanismi di generazione del rumore. Il prossimo passo sarà estendere l’analisi alla propagazione di sorgenti multiple, così da rappresentare in modo più realistico l’impatto acustico di interi impianti eolici offshore e del traffico navale.In parallelo, nell’ambito della modellazione della propagazione acustica, sono stati avviati studi comparativi su diversi risolutori e definiti i primi casi studio di riferimento, basati su un’accurata raccolta di dati ambientali e “di sorgente” (batimetria, caratteristiche del fondale, tipologie di sorgente…).Tra questi, uno dei principali casi analizzati riguarda la propagazione del suono nel Golfo di Trieste, scelto come sito rappresentativo per la validazione dei modelli numerici.Inoltre, una campagna di misura è stata organizzata nel Lago di Bracciano, con il coinvolgimento di ISPRA, CNR e Hydra Ricerche. I dati raccolti verranno utilizzati per la calibrazione delle mappe acustiche e delle metriche usate.Nell’ambito dedicato agli impatti biologici, è stata completata la revisione dello stato dell’arte e realizzata una campagna di monitoraggio condotta dall’Institute of Marine Research (IMR) in due siti di particolare interesse: una floating wind farm (Hywind Tampen) e un’area soggetta a intenso traffico navale (LoVe Ocean observatory).Attraverso l’impiego combinato di idrofoni ed echosounder, è stato possibile correlare i livelli di rumore ambientale con l’abbondanza e il comportamento di diverse specie marine, fornendo indicazioni preliminari sull’influenza del rumore antropico sugli ecosistemi locali.Nel settore di ricerca dedicato alla modellazione economica, è stata completata una rassegna delle metodologie più rilevanti per la valutazione dei servizi ecosistemici e delle misure di mitigazione.Sono in preparazione un questionario internazionale e interviste con stakeholder del settore marittimo per valutare costi, benefici e preferenze legate alle politiche di riduzione del rumore.Per quanto riguarda infine la gestione dei dati, è stata realizzata l’infrastruttura per la standardizzazione, il controllo qualità e la condivisione dei dataset acustici tramite la piattaforma OPUS. Abstract Finanziato dall’UE, è coordinato da UniTS Mostra nel diario Off
Le meduse sorprendono i ricercatori: memoria e curiosità anche senza cervello? Read more about Le meduse sorprendono i ricercatori: memoria e curiosità anche senza cervello? Immagine Progetto senza titolo (66).png Data notizia Wed, 05/11/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Ricerca Destinatari canale Ateneo Destinatari target Enti e aziende Territorio e società Testo notizia Un gruppo congiunto di ricercatori dell’Università di Padova e dell’Università di Trieste ha osservato comportamenti sorprendenti nelle meduse della specie Aurelia, comunemente nota come medusa quadrifoglio. I risultati dello studio pubblicati sulla prestigiosa rivista «Behavioral and Brain Sciences», sollevano interrogativi affascinanti sull’origine della curiosità e sulla possibilità che forme di cognizione emergano anche in assenza di un cervello centralizzato.«I nostri risultati sono particolarmente interessanti – spiega Cinzia Chiandetti, docente di neuroscienze cognitive al Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università di Trieste – perché questi animali sono considerati “senza cervello”: il loro sistema nervoso è organizzato in modo radiale, senza un centro di comando, e dotato solo di organi sensoriali rudimentali. Trovare in loro segnali di memoria e attrazione per la novità è un’importante chiave per comprendere l’evoluzione dei sistemi nervosi e della cognizione stessa.»Nel dettaglio, i ricercatori hanno osservato il comportamento di giovani meduse inserite singolarmente in una vasca rettangolare. In una prima fase, a ciascun animale è stato presentato un oggetto, che ha suscitato un’immediata reazione: le meduse hanno abbandonato la parte vuota della vasca per dirigersi verso la novità. Nella seconda fase, dopo un intervallo di un minuto, è stato inserito un secondo oggetto assieme al primo e in quella circostanza, le meduse hanno mostrato una chiara preferenza per quest’ultimo. Questo comportamento, che gli esperti chiamano “neofilia”, indica che le meduse hanno memoria del primo oggetto e sono attratte da quello nuovo.«Non solo le meduse si sono mostrate neofiliche – commenta Christian Agrillo, docente di psicologia comparata all’Università di Padova – ma hanno mostrato di mantenere determinate informazioni in memoria per almeno un minuto. In genere pensiamo che in mare si avvicinino a noi passivamente, trasportate dalla corrente. Il nostro studio apre anche alla possibilità che in alcuni casi lo facciano per la stessa attrazione alla novità qui documentata. Si potrebbe dire che forse sono curiose di fare la nostra conoscenza!».Lo studio invita a ripensare i modelli tradizionali che legano la cognizione alla presenza di cervelli centralizzati, suggerendo che anche sistemi nervosi “diffusi”, come quello delle meduse, possano supportare comportamenti complessi. Una scoperta che, ancora una volta, sposta i confini di ciò che pensiamo sia possibile nel mondo animale.Leggi lo studio Abstract Studio in collaborazione tra UniTS e UniPD suggerisce che anche sistemi nervosi “diffusi” possano supportare comportamenti complessi e interesse per la novità Mostra nel diario Off
Verso il Digital Twin dell’Alto Adriatico: Workshop a Ecomondo 2025 Read more about Verso il Digital Twin dell’Alto Adriatico: Workshop a Ecomondo 2025 Immagine Digital Twin Alto Adriatico img.png Data notizia Tue, 04/11/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo ateneo Comunicati stampa Ricerca Destinatari canale Ateneo Studiare Ricerca Destinatari target Studenti iscritti Post lauream Territorio e società Testo notizia UniTS, che coordina le attività dello Spoke 8 dell’Ecosistema dell’Innovazione iNEST – Interconnected Nord-Est Innovation Ecosystem, organizza nell’ambito della fiera Ecomondo 2025 a Rimini, il 5 novembre (dalle 10.30), un workshop focalizzato sul progetto e le collaborazioni pubblico-privato verso i digital twin del mare Adriatico (settentrionale).“Dedicato allo sviluppo di tecnologie e soluzioni sostenibili per l’ambiente marino, la mobilità via mare e acque interne e la trasformazione digitale delle imprese del settore” – spiega il prof. Pierluigi Barbieri, Coordinatore di iNEST per Università degli Studi di Trieste – “il progetto ha come obiettivo strategico lo sviluppo di modelli e sistemi di acquisizione dati, software, ed interfacce per gli utilizzatori, necessari alla realizzazione del Digital Twin dell’Alto Adriatico, un modello digitale avanzato del sistema marino-costiero che consentirà di migliorare monitoraggio, pianificazione e gestione delle risorse e delle attività marittime, in linea con la missione europea Restore our Ocean and Waters”.L’Università di Trieste ha messo a terra, tra il 2023 ed il 2024, bandi a cascata di Spoke 8 destinati a finanziare 24 progetti di ricerca e sviluppo industriale, erogando 5.559.535,95 euro (concessi a valere sui fondi NextGenerationEU del dispositivo ripresa e resilienza). Quarantaquattro imprese (30 del Triveneto e 14 del Mezzogiorno) e 9 enti di ricerca, hanno beneficiato di questo cofinanziamento, per progetti che hanno un valore complessivo pari a 7.790.800,90 €. Sei aziende sono inquadrate per fatturato e numero di dipendenti come “grandi imprese”. Le Università ed enti di ricerca coinvolti nei bandi a cascata sono 9, tutti del Mezzogiorno.Le attività dello Spoke 8 si articolano in cinque aree tematiche: Biologia dell’idrosfera – nuovi sistemi per il biomonitoraggio e il ripristino degli habitat marini; Rischi chimico-fisici e impatti sull’idrosfera – tecnologie innovative per il controllo dei contaminanti e la gestione delle acque; Mobilità sostenibile via mare e acque interne – prototipi e sistemi di ricarica per la navigazione elettrica; Pianificazione marittima e territoriale integrata mare-terra – soluzioni smart per l’adattamento ai cambiamenti climatici; Digital Twin dell’Adriatico Settentrionale – modelli e infrastrutture digitali per la simulazione di scenari meteomarini e ambientali.“Con questi progetti – conclude il prof. Pierluigi Barbieri – stiamo mettendo in rete imprese e centri di ricerca per promuovere innovazione, sostenibilità e competitività industriale, contribuendo allo sviluppo della Blue Economy nel Nord-Est e nel Paese. Nel workshop è previsto un confronto, mediato dal Polo Tecnologico Alto Adriatico, con la European Climate, Infrastructure and Environment Executive Agency, e con enti e aziende della costa adriatica - marchigiana e pugliese in particolare – nel think tank “The Blue Way”, per sviluppare conoscenza reciproca e delineare progettualità di innovazione guidata dalla ricerca e sviluppo territoriale.” IL PROGRAMMA:Workshop “l’Ecosistema dell’innovazione iNEST e collaborazioni pubblico-privato verso i digital twin del mare Adriatico (settentrionale)"10:30 Introduzione:Pierluigi Barbieri, coordinatore iNEST, Università di Trieste: “L’Ecosistema iNEST e la Research-driven innovation nella Blue Economy: dove siamo oggi”Diego Santaliana, Polo Tecnologico Alto Adriatico – “Costruzione di relazioni tra enti di ricerca ed imprese presso l’Innovation Melting Pot-Urban Center di Trieste e messa a terra di progetti strategici”Maria Cristina Pedicchio, presidente APRE, proposal KIC OneWater “Rendere concreta la Missione Oceani nella macroregione Adriatica”Salvatore Dore, Trasferimento tecnologico e partecipazioni, Università di Trieste “Trasferimento tecnologico all’Università di Trieste e risposte alle sfide del sistema delle imprese” 10:50 Contributi dallo Spoke 8 dell’ecosistema dell’innovazione iNEST:Stefano Querin OGS – Luca Manzoni UniTS – iNEST Spoke 8 Research Topic 5: “I contributi di Enti di ricerca ed aziende alla costituzione di digital twin dell’Adriatico settentrionale”Ludovico Centis iNEST Spoke 8 Research Topic 4:” L’integrazione delle informazioni e la pianificazione nei sistemi costieri che cambiano”11:10 Flash presentations: Risultati dei Bandi a Cascata e del bando CC2 Proof of Concept (Alessandra Citterio-DBA Group, Giuseppe Borruso-GEP Lab UniTS, vincitori BaC).11:30 Giulia Carboni - Programme Coordination Manager for Sustainable Blue Economy at CINEA - European Climate, Infrastructure and Environment Executive Agency - “EU Key perspectives in sustainable innovation”11:45 Tavola rotonda “Think Tank – The Blue Way. Clima, infrastrutture, ambiente: energie e progetti condivisi nello spazio Adriatico”: Barbieri (UniTS), Santaliana (PoloAA), Querin (OGS), Alberto Monachesi (Tipicità in Blue); Q&A.12:30 Chiusura del workshopProgetto “iNEST Interconnected Nord-Est Innovation Ecosystem”, ECS_00000043, parte del programma di ricerca dell’ecosistema dell’innovazione a valere sulle risorse del Piano Nazionale per la Ripresa e Resilienza (PNRR), M4C2 – Investimento 1.5 Creazione e rafforzamento di "Ecosistemi dell’innovazione per la sostenibilità”, Finanziato dall’Unione Europea, NextGenerationEU - CUP J43C22000320006. Abstract Nell’ambito delle attività dello Spoke 8 dell’Ecosistema dell’Innovazione iNEST Mostra nel diario Off
"Focus Live" a Milano: due talk di UniTS Read more about "Focus Live" a Milano: due talk di UniTS Immagine focus.jpg Data notizia Tue, 04/11/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Società e territorio Destinatari canale Ateneo Destinatari target Enti e aziende Territorio e società Testo notizia Quattro docenti UniTS saranno tra i protagonisti di Focus Live 2025, evento in programma a Milano dal 7 al 9 novembre promosso dall’omonima rivista che racconta la scienza al grande pubblico in modo accessibile e divertente.Vanessa Nicolin, Katia Rupel e Alex Buoite Stella, del Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e della Salute, e Mattia Zulianello, del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali, saranno tra gli speaker della tre giorni di eventi, incontri, laboratori, spettacoli ed esperienze interattive al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci.Il programma di questa edizione propone un viaggio attraverso le diverse discipline scientifiche, dove la passione – tema di quest'anno – sarà il filo conduttore che unisce scienza, sport, arte e musica. Tra i temi trattati le passioni spaziali di Samantha Cristoforetti, le terapie geniche rivoluzionarie, l’intelligenza artificiale, la chimica del cioccolato, l'atlante delle emozioni, i 90 anni del gatto di Schrödinger e i rettili preistorici riportati in vita. I ricercatori dell'Università di Trieste saranno gli speaker di due talk in cui sveleranno cosa potrebbe accadere se i superpoteri dei fumetti diventassero realtà scientifica e in cui spiegheranno che cosa sia il populismo attraverso giochi e sfide. I Talk UniTS a Focus Live (ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria sul sito ufficiale)7 novembre, ore 12:30ANATOMIA DEI SUPERPOTERICosa accadrebbe se i superpoteri dei fumetti e dei film diventassero realtà… scientifica? Come funzionerebbe davvero la super-forza o la capacità di volare? Partendo dalla curiosità e mescolando fantasia e scienza, analizzeremo i superpoteri attraverso la lente dell’anatomia e della fisiologia umana. Dalla super velocità alla rigenerazione, quali meccanismi del corpo umano potrebbero essere “potenziati” per avvicinarci a questi incredibili poteri immaginari? Un viaggio sorprendente dove la scienza incontra l’immaginazione, per capire i limiti – e le potenzialità – del nostro organismo.Con Vanessa Nicolin (Anatomia umana), Katia Rupel (Malattie odontostomatologiche) e Alex Buoite Stella (Fisiologia). 8 novembre, ore 13IL POPULISMO TRA MITI E REALTÀIl populismo è spesso descritto come il male assoluto della politica o, al contrario, come l’unica vera voce del popolo. Ma cosa c’è di vero in queste affermazioni? Il populismo sembra un fenomeno inafferrabile, difficile da definire con precisione, eppure ha caratteristiche tipiche che lo rendono riconoscibile. In questo talk interattivo metteremo alla prova le convinzioni più diffuse sul fenomeno, separando i fatti dalle narrazioni semplicistiche. Non solo smonteremo i miti, ma spiegheremo chiaramente che cos’è davvero il populismo, quali sono i suoi elementi distintivi e come si manifesta nei diversi contesti politici e sociali. Attraverso giochi e sfide, il pubblico scoprirà come gli attori populisti costruiscono il loro successo, quali strategie utilizzano e quali effetti reali hanno sulla politica.Con Mattia Zulianello (Scienza politica). Abstract Vanessa Nicolin, Katia Rupel, Alex Buoite Stella e Mattia Zulianello saranno tra i protagonisti della manifestazione che racconta la scienza al grande pubblico Mostra nel diario Off
Vitiligine Week: la Clinica Dermatologica Universitaria aderisce all'iniziativa Read more about Vitiligine Week: la Clinica Dermatologica Universitaria aderisce all'iniziativa Immagine Progetto senza titolo (65).png Data notizia Fri, 31/10/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Società e territorio Destinatari canale Ateneo Destinatari target Studenti iscritti Territorio e società Testo notizia Dal 3 al 8 novembre si terrà in tutta Italia la Vitiligine Week, iniziativa promossa da SIDeMaST per sensibilizzare e supportare le persone affette da questa patologia. Durante la settimana saranno a disposizione oltre mille incontri gratuiti in 40 centri dermatologici in Italia, inclusi la Clinica Dermatologica e Centri MST dell’Università degli Studi di Trieste ed ASUGI.A Trieste le consulenze si terranno il 7 novembre dalle 15:00 alle 17:30 negli ambulatori della Clinica Dermatologica e Centri MST dell’Ospedale Maggiore, Palazzina Infettivi, 4° piano. Per prenotare una visita gratuita durante la Vitiligine Week è necessario contattare il Numero Verde 800226466, attivo dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18.La professoressa Iris Zalaudek, ordinario di Malattie Cutanee e Veneree a UniTS e direttrice della SC Clinica Dermatologica e Centri MST, sottolinea l'importanza dell'iniziativa: “La vitiligine è una malattia cronica e non infettiva della pelle caratterizzata da macchie bianche spesso localizzate su zone visibili come volto o mani. Proprio la visibilità della malattia spesso causa sentimenti di stigmatizzazione, vergogna, depressione, ansia o ritiro sociale in chi ne è affetto. Per questo motivo, noi della Clinica Dermatologica di Trieste aderiamo offrendo consulenze mediche gratuite all'interno della Vitiligine Week, patrocinata dalla Società Italiana di Dermatologia e Malattie Sessualmente Trasmissibili (SIDeMaST) ". Abstract Per una consulenza gratuita il 7 novembre all'Ospedale Maggiore è necessaria la prenotazione Mostra nel diario Off