L’Università degli Studi di Trieste e illycaffè S.p.A. rinnovano la collaborazione scientifica e didattica fino al 2029 Read more about L’Università degli Studi di Trieste e illycaffè S.p.A. rinnovano la collaborazione scientifica e didattica fino al 2029 Immagine FOTO CONVENZIONE UNITS ILLY 06112025-4.jpg Data notizia Thu, 06/11/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Società e territorio Destinatari canale Ateneo Destinatari target Enti e aziende Territorio e società Testo notizia L’Università degli Studi di Trieste e illycaffè S.p.A. hanno sottoscritto una nuova convenzione quadro che rafforza e rinnova la loro storica collaborazione per il quadriennio 2025–2029. L’accordo, firmato dalla Rettrice Donata Vianelli e da Alessandro Benedetti, Direttore Ricerca e Innovazione di illycaffè, mira a promuovere attività congiunte di ricerca applicata, formazione, innovazione e trasferimento tecnologico.“Il futuro del nostro Ateneo deve essere plasmato con rapporti sempre più stretti con il territorio, a livello strategico e operativo: il rinnovo della convenzione con illycaffé rappresenta per noi un atto importante che rafforza e sviluppa la collaborazione pluriennale con una delle più importanti aziende del nostro territorio”, ha commentato la Rettrice Vianelli.La partnership, attiva sin dal 2004, si fonda su una visione condivisa: integrare le competenze accademiche e industriali per generare risultati di eccellenza, con impatti concreti sul mondo del lavoro e sul progresso scientifico.La nuova convenzione prevede lo sviluppo di progetti in settori strategici quali:Scienze del caffè: aspetti sensoriali, chimici, biologici e biochimiciTecnologie e processi produttivi: trasformazione, packaging, sostenibilitàIntelligenza artificiale e machine learning: modellazione della qualità, sistemi decisionaliCybersecurity nella filiera alimentareEconomia e marketing del caffèSupporto linguistico e traduzione documentaleLa multidisciplinarietà che caratterizza l’accordo prevede il coinvolgimento di numerosi Dipartimenti dell’Ateneo, in particolare quelli di Scienze Chimiche e Farmaceutiche, Scienze della Vita, Ingegneria e Architettura, Scienze Economiche, Aziendali, Matematiche e Statistiche. Sono previste inoltre numerose opportunità per studenti e ricercatori come l’attivazione di tirocini, borse di dottorato e assegni di ricerca finanziati da illycaffè, oltre a visite e stage nei laboratori aziendali e all’Area di Ricerca di Padriciano. Queste esperienze offriranno non solo occasioni formative di alto livello ma anche concrete prospettive professionali.Il coordinamento delle attività sarà garantito da un Comitato Scientifico composto da docenti universitari e ricercatori di illycaffè, con il compito di definire le linee strategiche, monitorare i progetti e promuovere iniziative congiunte. Abstract L’accordo è stato firmato dalla Rettrice Donata Vianelli e da Alessandro Benedetti, Direttore Ricerca e Innovazione di illycaffè Mostra nel diario Off
Euclid scruta attraverso il velo polveroso di una nube oscura Read more about Euclid scruta attraverso il velo polveroso di una nube oscura Immagine Progetto senza titolo (45).png Data notizia Thu, 06/11/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Ricerca Destinatari canale Ateneo Ricerca Destinatari target Enti e aziende Testo notizia Questa immagine scintillante di gas e polvere interstellari è stata catturata dal telescopio spaziale Euclid dell'Agenzia Spaziale Europea. La nebulosa fa parte di una cosiddetta nube oscura, denominata LDN 1641. Si trova a circa 1300 anni luce dalla Terra, all'interno di un complesso tentacolare di nubi di gas polveroso dove si stanno formando delle stelle, nella costellazione di Orione.Alla luce visibile questa regione del cielo appare per lo più buia, con poche stelle che punteggiano quello che sembra essere uno sfondo prevalentemente vuoto. Ma, riprendendo la nube con gli occhi a infrarossi del suo strumento NISP, Euclid rivela una moltitudine di stelle che brillano attraverso un arazzo di polvere e gas.Questo perché i granelli di polvere bloccano in modo molto efficiente la luce visibile delle stelle dietro di loro, ma sono molto meno efficaci nell'attenuare la luce del vicino infrarosso.La nebulosa pullula di stelle molto giovani. Alcuni degli oggetti immersi nell'ambiente polveroso espellono materiale, segno della formazione di nuove stelle. I flussi in uscitaappaiono come macchie e spirali di colore magenta, quando si ingrandisce l'immagine.In alto a sinistra, l'ostruzione causata dalla polvere diminuisce e la vista si apre verso l'Universo più lontano. Euclid sta continuando a effettuare rilevamenti del cielo per creare la mappa 3D più estesa dell'universo extragalattico mai realizzata. Il suo obiettivo principale è consentire agli scienziati di individuare la misteriosa natura della materia oscura e dell'energia oscura.Oltre a questo, la missione fornirà anche una serie di osservazioni di regioni interessanti della nostra galassia, come questa appena resa nota, oltre a innumerevoli immagini dettagliate di altre galassie, offrendo nuove possibilità di ricerca in diversi campi dell'astronomia.Descrizione dell'immagine: Il soggetto principale dell'immagine è una porzione di LDN 1641, una nebulosa interstellare nella costellazione di Orione. In questa vista, uno sfondo nero intenso è cosparso di una moltitudine di punti (stelle) di diverse dimensioni e sfumature di bianco brillante. Attraverso il mare di stelle, una rete di viticci e nastri sfocati in varie tonalità di arancione e marrone si alza dal fondo dell'immagine verso l'alto a destra come sottili volute di fumo.Il Consorzio Euclid vede coinvolti diversi docenti UniTS del Dipartimento di Fisica (Stefano Borgani, Matteo Costanzi, Marisa Girardi, Anna Gregorio, Pierluigi Monaco, Alexandro Saro), nonché postdoc e dottorandi (Lucie Baumont, Yousry Elkhashab, Roberto Ingrao, Marius Lepinzan) con responsabilità che vanno dalla coordinazione dell'Instrument Operation Team alla partecipazione all'Euclid Consortium Publication Group - Science, passando per un importante coinvolgimento negli Science Working Groups di Galaxy Clustering e Clusters of Galaxies e nello Science Ground Segment. Tali attività, svolte anche in stretta collaborazione con ricercatori di INAF-Osservatorio Astronomico di Trieste e della SISSA, fanno di Trieste uno dei punti focali del Consorzio Euclid. Abstract Il telescopio dell’Agenzia Spaziale Europea cattura una nuova immagine dello spazio profondo. Coinvolta nel Consorzio Euclid anche UniTS Mostra nel diario Off
Progetto BluEcho: mid-term meeting sull'inquinamento acustico nei mari Read more about Progetto BluEcho: mid-term meeting sull'inquinamento acustico nei mari Immagine Progetto senza titolo (67).png Data notizia Wed, 05/11/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Ricerca Destinatari canale Ateneo Ricerca Destinatari target Enti e aziende Testo notizia Si è tenuto a Trieste il mid-term meeting del progetto europeo BluEcho, dedicato allo studio dell’inquinamento acustico in ambiente marino. Cofinanziato dall’Unione Europea attraverso la Sustainable Blue Economy Partnership e coordinato da UniTS, BluEcho affronta temi che spaziano dalla modellazione numerica del rumore all’impatto sulla fauna marina, fino ai modelli economici per la definizione di strategie di mitigazione.Oltre all’Italia, il consorzio internazionale coinvolge partner provenienti da Svezia, Norvegia e Germania.Questi i risultati mid-term A un anno e mezzo dall’avvio, il progetto ha conseguito risultati significativi nei tre ambiti principali di ricerca: modellazione numerica, impatti biologici e analisi socio-economiche. Nell’ambito dedicato alla modellazione numerica del rumore sottomarino, sono stati sviluppati e testati nuovi modelli di sorgente basati su simulazioni CFD, con particolare attenzione al rumore generato da eliche cavitanti e turbine marine.La modellazione acustica ha finora riguardato la singola sorgente, turbina eolica o elica marina, permettendo di analizzare in dettaglio l’interazione tra le varie componenti e i meccanismi di generazione del rumore. Il prossimo passo sarà estendere l’analisi alla propagazione di sorgenti multiple, così da rappresentare in modo più realistico l’impatto acustico di interi impianti eolici offshore e del traffico navale.In parallelo, nell’ambito della modellazione della propagazione acustica, sono stati avviati studi comparativi su diversi risolutori e definiti i primi casi studio di riferimento, basati su un’accurata raccolta di dati ambientali e “di sorgente” (batimetria, caratteristiche del fondale, tipologie di sorgente…).Tra questi, uno dei principali casi analizzati riguarda la propagazione del suono nel Golfo di Trieste, scelto come sito rappresentativo per la validazione dei modelli numerici.Inoltre, una campagna di misura è stata organizzata nel Lago di Bracciano, con il coinvolgimento di ISPRA, CNR e Hydra Ricerche. I dati raccolti verranno utilizzati per la calibrazione delle mappe acustiche e delle metriche usate.Nell’ambito dedicato agli impatti biologici, è stata completata la revisione dello stato dell’arte e realizzata una campagna di monitoraggio condotta dall’Institute of Marine Research (IMR) in due siti di particolare interesse: una floating wind farm (Hywind Tampen) e un’area soggetta a intenso traffico navale (LoVe Ocean observatory).Attraverso l’impiego combinato di idrofoni ed echosounder, è stato possibile correlare i livelli di rumore ambientale con l’abbondanza e il comportamento di diverse specie marine, fornendo indicazioni preliminari sull’influenza del rumore antropico sugli ecosistemi locali.Nel settore di ricerca dedicato alla modellazione economica, è stata completata una rassegna delle metodologie più rilevanti per la valutazione dei servizi ecosistemici e delle misure di mitigazione.Sono in preparazione un questionario internazionale e interviste con stakeholder del settore marittimo per valutare costi, benefici e preferenze legate alle politiche di riduzione del rumore.Per quanto riguarda infine la gestione dei dati, è stata realizzata l’infrastruttura per la standardizzazione, il controllo qualità e la condivisione dei dataset acustici tramite la piattaforma OPUS. Abstract Finanziato dall’UE, è coordinato da UniTS Mostra nel diario Off
Le meduse sorprendono i ricercatori: memoria e curiosità anche senza cervello? Read more about Le meduse sorprendono i ricercatori: memoria e curiosità anche senza cervello? Immagine Progetto senza titolo (66).png Data notizia Wed, 05/11/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Ricerca Destinatari canale Ateneo Destinatari target Enti e aziende Territorio e società Testo notizia Un gruppo congiunto di ricercatori dell’Università di Padova e dell’Università di Trieste ha osservato comportamenti sorprendenti nelle meduse della specie Aurelia, comunemente nota come medusa quadrifoglio. I risultati dello studio pubblicati sulla prestigiosa rivista «Behavioral and Brain Sciences», sollevano interrogativi affascinanti sull’origine della curiosità e sulla possibilità che forme di cognizione emergano anche in assenza di un cervello centralizzato.«I nostri risultati sono particolarmente interessanti – spiega Cinzia Chiandetti, docente di neuroscienze cognitive al Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università di Trieste – perché questi animali sono considerati “senza cervello”: il loro sistema nervoso è organizzato in modo radiale, senza un centro di comando, e dotato solo di organi sensoriali rudimentali. Trovare in loro segnali di memoria e attrazione per la novità è un’importante chiave per comprendere l’evoluzione dei sistemi nervosi e della cognizione stessa.»Nel dettaglio, i ricercatori hanno osservato il comportamento di giovani meduse inserite singolarmente in una vasca rettangolare. In una prima fase, a ciascun animale è stato presentato un oggetto, che ha suscitato un’immediata reazione: le meduse hanno abbandonato la parte vuota della vasca per dirigersi verso la novità. Nella seconda fase, dopo un intervallo di un minuto, è stato inserito un secondo oggetto assieme al primo e in quella circostanza, le meduse hanno mostrato una chiara preferenza per quest’ultimo. Questo comportamento, che gli esperti chiamano “neofilia”, indica che le meduse hanno memoria del primo oggetto e sono attratte da quello nuovo.«Non solo le meduse si sono mostrate neofiliche – commenta Christian Agrillo, docente di psicologia comparata all’Università di Padova – ma hanno mostrato di mantenere determinate informazioni in memoria per almeno un minuto. In genere pensiamo che in mare si avvicinino a noi passivamente, trasportate dalla corrente. Il nostro studio apre anche alla possibilità che in alcuni casi lo facciano per la stessa attrazione alla novità qui documentata. Si potrebbe dire che forse sono curiose di fare la nostra conoscenza!».Lo studio invita a ripensare i modelli tradizionali che legano la cognizione alla presenza di cervelli centralizzati, suggerendo che anche sistemi nervosi “diffusi”, come quello delle meduse, possano supportare comportamenti complessi. Una scoperta che, ancora una volta, sposta i confini di ciò che pensiamo sia possibile nel mondo animale.Leggi lo studio Abstract Studio in collaborazione tra UniTS e UniPD suggerisce che anche sistemi nervosi “diffusi” possano supportare comportamenti complessi e interesse per la novità Mostra nel diario Off
Verso il Digital Twin dell’Alto Adriatico: Workshop a Ecomondo 2025 Read more about Verso il Digital Twin dell’Alto Adriatico: Workshop a Ecomondo 2025 Immagine Digital Twin Alto Adriatico img.png Data notizia Tue, 04/11/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo ateneo Comunicati stampa Ricerca Destinatari canale Ateneo Studiare Ricerca Destinatari target Studenti iscritti Post lauream Territorio e società Testo notizia UniTS, che coordina le attività dello Spoke 8 dell’Ecosistema dell’Innovazione iNEST – Interconnected Nord-Est Innovation Ecosystem, organizza nell’ambito della fiera Ecomondo 2025 a Rimini, il 5 novembre (dalle 10.30), un workshop focalizzato sul progetto e le collaborazioni pubblico-privato verso i digital twin del mare Adriatico (settentrionale).“Dedicato allo sviluppo di tecnologie e soluzioni sostenibili per l’ambiente marino, la mobilità via mare e acque interne e la trasformazione digitale delle imprese del settore” – spiega il prof. Pierluigi Barbieri, Coordinatore di iNEST per Università degli Studi di Trieste – “il progetto ha come obiettivo strategico lo sviluppo di modelli e sistemi di acquisizione dati, software, ed interfacce per gli utilizzatori, necessari alla realizzazione del Digital Twin dell’Alto Adriatico, un modello digitale avanzato del sistema marino-costiero che consentirà di migliorare monitoraggio, pianificazione e gestione delle risorse e delle attività marittime, in linea con la missione europea Restore our Ocean and Waters”.L’Università di Trieste ha messo a terra, tra il 2023 ed il 2024, bandi a cascata di Spoke 8 destinati a finanziare 24 progetti di ricerca e sviluppo industriale, erogando 5.559.535,95 euro (concessi a valere sui fondi NextGenerationEU del dispositivo ripresa e resilienza). Quarantaquattro imprese (30 del Triveneto e 14 del Mezzogiorno) e 9 enti di ricerca, hanno beneficiato di questo cofinanziamento, per progetti che hanno un valore complessivo pari a 7.790.800,90 €. Sei aziende sono inquadrate per fatturato e numero di dipendenti come “grandi imprese”. Le Università ed enti di ricerca coinvolti nei bandi a cascata sono 9, tutti del Mezzogiorno.Le attività dello Spoke 8 si articolano in cinque aree tematiche: Biologia dell’idrosfera – nuovi sistemi per il biomonitoraggio e il ripristino degli habitat marini; Rischi chimico-fisici e impatti sull’idrosfera – tecnologie innovative per il controllo dei contaminanti e la gestione delle acque; Mobilità sostenibile via mare e acque interne – prototipi e sistemi di ricarica per la navigazione elettrica; Pianificazione marittima e territoriale integrata mare-terra – soluzioni smart per l’adattamento ai cambiamenti climatici; Digital Twin dell’Adriatico Settentrionale – modelli e infrastrutture digitali per la simulazione di scenari meteomarini e ambientali.“Con questi progetti – conclude il prof. Pierluigi Barbieri – stiamo mettendo in rete imprese e centri di ricerca per promuovere innovazione, sostenibilità e competitività industriale, contribuendo allo sviluppo della Blue Economy nel Nord-Est e nel Paese. Nel workshop è previsto un confronto, mediato dal Polo Tecnologico Alto Adriatico, con la European Climate, Infrastructure and Environment Executive Agency, e con enti e aziende della costa adriatica - marchigiana e pugliese in particolare – nel think tank “The Blue Way”, per sviluppare conoscenza reciproca e delineare progettualità di innovazione guidata dalla ricerca e sviluppo territoriale.” IL PROGRAMMA:Workshop “l’Ecosistema dell’innovazione iNEST e collaborazioni pubblico-privato verso i digital twin del mare Adriatico (settentrionale)"10:30 Introduzione:Pierluigi Barbieri, coordinatore iNEST, Università di Trieste: “L’Ecosistema iNEST e la Research-driven innovation nella Blue Economy: dove siamo oggi”Diego Santaliana, Polo Tecnologico Alto Adriatico – “Costruzione di relazioni tra enti di ricerca ed imprese presso l’Innovation Melting Pot-Urban Center di Trieste e messa a terra di progetti strategici”Maria Cristina Pedicchio, presidente APRE, proposal KIC OneWater “Rendere concreta la Missione Oceani nella macroregione Adriatica”Salvatore Dore, Trasferimento tecnologico e partecipazioni, Università di Trieste “Trasferimento tecnologico all’Università di Trieste e risposte alle sfide del sistema delle imprese” 10:50 Contributi dallo Spoke 8 dell’ecosistema dell’innovazione iNEST:Stefano Querin OGS – Luca Manzoni UniTS – iNEST Spoke 8 Research Topic 5: “I contributi di Enti di ricerca ed aziende alla costituzione di digital twin dell’Adriatico settentrionale”Ludovico Centis iNEST Spoke 8 Research Topic 4:” L’integrazione delle informazioni e la pianificazione nei sistemi costieri che cambiano”11:10 Flash presentations: Risultati dei Bandi a Cascata e del bando CC2 Proof of Concept (Alessandra Citterio-DBA Group, Giuseppe Borruso-GEP Lab UniTS, vincitori BaC).11:30 Giulia Carboni - Programme Coordination Manager for Sustainable Blue Economy at CINEA - European Climate, Infrastructure and Environment Executive Agency - “EU Key perspectives in sustainable innovation”11:45 Tavola rotonda “Think Tank – The Blue Way. Clima, infrastrutture, ambiente: energie e progetti condivisi nello spazio Adriatico”: Barbieri (UniTS), Santaliana (PoloAA), Querin (OGS), Alberto Monachesi (Tipicità in Blue); Q&A.12:30 Chiusura del workshopProgetto “iNEST Interconnected Nord-Est Innovation Ecosystem”, ECS_00000043, parte del programma di ricerca dell’ecosistema dell’innovazione a valere sulle risorse del Piano Nazionale per la Ripresa e Resilienza (PNRR), M4C2 – Investimento 1.5 Creazione e rafforzamento di "Ecosistemi dell’innovazione per la sostenibilità”, Finanziato dall’Unione Europea, NextGenerationEU - CUP J43C22000320006. Abstract Nell’ambito delle attività dello Spoke 8 dell’Ecosistema dell’Innovazione iNEST Mostra nel diario Off
"Focus Live" a Milano: due talk di UniTS Read more about "Focus Live" a Milano: due talk di UniTS Immagine focus.jpg Data notizia Tue, 04/11/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Società e territorio Destinatari canale Ateneo Destinatari target Enti e aziende Territorio e società Testo notizia Quattro docenti UniTS saranno tra i protagonisti di Focus Live 2025, evento in programma a Milano dal 7 al 9 novembre promosso dall’omonima rivista che racconta la scienza al grande pubblico in modo accessibile e divertente.Vanessa Nicolin, Katia Rupel e Alex Buoite Stella, del Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e della Salute, e Mattia Zulianello, del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali, saranno tra gli speaker della tre giorni di eventi, incontri, laboratori, spettacoli ed esperienze interattive al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci.Il programma di questa edizione propone un viaggio attraverso le diverse discipline scientifiche, dove la passione – tema di quest'anno – sarà il filo conduttore che unisce scienza, sport, arte e musica. Tra i temi trattati le passioni spaziali di Samantha Cristoforetti, le terapie geniche rivoluzionarie, l’intelligenza artificiale, la chimica del cioccolato, l'atlante delle emozioni, i 90 anni del gatto di Schrödinger e i rettili preistorici riportati in vita. I ricercatori dell'Università di Trieste saranno gli speaker di due talk in cui sveleranno cosa potrebbe accadere se i superpoteri dei fumetti diventassero realtà scientifica e in cui spiegheranno che cosa sia il populismo attraverso giochi e sfide. I Talk UniTS a Focus Live (ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria sul sito ufficiale)7 novembre, ore 12:30ANATOMIA DEI SUPERPOTERICosa accadrebbe se i superpoteri dei fumetti e dei film diventassero realtà… scientifica? Come funzionerebbe davvero la super-forza o la capacità di volare? Partendo dalla curiosità e mescolando fantasia e scienza, analizzeremo i superpoteri attraverso la lente dell’anatomia e della fisiologia umana. Dalla super velocità alla rigenerazione, quali meccanismi del corpo umano potrebbero essere “potenziati” per avvicinarci a questi incredibili poteri immaginari? Un viaggio sorprendente dove la scienza incontra l’immaginazione, per capire i limiti – e le potenzialità – del nostro organismo.Con Vanessa Nicolin (Anatomia umana), Katia Rupel (Malattie odontostomatologiche) e Alex Buoite Stella (Fisiologia). 8 novembre, ore 13IL POPULISMO TRA MITI E REALTÀIl populismo è spesso descritto come il male assoluto della politica o, al contrario, come l’unica vera voce del popolo. Ma cosa c’è di vero in queste affermazioni? Il populismo sembra un fenomeno inafferrabile, difficile da definire con precisione, eppure ha caratteristiche tipiche che lo rendono riconoscibile. In questo talk interattivo metteremo alla prova le convinzioni più diffuse sul fenomeno, separando i fatti dalle narrazioni semplicistiche. Non solo smonteremo i miti, ma spiegheremo chiaramente che cos’è davvero il populismo, quali sono i suoi elementi distintivi e come si manifesta nei diversi contesti politici e sociali. Attraverso giochi e sfide, il pubblico scoprirà come gli attori populisti costruiscono il loro successo, quali strategie utilizzano e quali effetti reali hanno sulla politica.Con Mattia Zulianello (Scienza politica). Abstract Vanessa Nicolin, Katia Rupel, Alex Buoite Stella e Mattia Zulianello saranno tra i protagonisti della manifestazione che racconta la scienza al grande pubblico Mostra nel diario Off
Vitiligine Week: la Clinica Dermatologica Universitaria aderisce all'iniziativa Read more about Vitiligine Week: la Clinica Dermatologica Universitaria aderisce all'iniziativa Immagine Progetto senza titolo (65).png Data notizia Fri, 31/10/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Società e territorio Destinatari canale Ateneo Destinatari target Studenti iscritti Territorio e società Testo notizia Dal 3 al 8 novembre si terrà in tutta Italia la Vitiligine Week, iniziativa promossa da SIDeMaST per sensibilizzare e supportare le persone affette da questa patologia. Durante la settimana saranno a disposizione oltre mille incontri gratuiti in 40 centri dermatologici in Italia, inclusi la Clinica Dermatologica e Centri MST dell’Università degli Studi di Trieste ed ASUGI.A Trieste le consulenze si terranno il 7 novembre dalle 15:00 alle 17:30 negli ambulatori della Clinica Dermatologica e Centri MST dell’Ospedale Maggiore, Palazzina Infettivi, 4° piano. Per prenotare una visita gratuita durante la Vitiligine Week è necessario contattare il Numero Verde 800226466, attivo dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18.La professoressa Iris Zalaudek, ordinario di Malattie Cutanee e Veneree a UniTS e direttrice della SC Clinica Dermatologica e Centri MST, sottolinea l'importanza dell'iniziativa: “La vitiligine è una malattia cronica e non infettiva della pelle caratterizzata da macchie bianche spesso localizzate su zone visibili come volto o mani. Proprio la visibilità della malattia spesso causa sentimenti di stigmatizzazione, vergogna, depressione, ansia o ritiro sociale in chi ne è affetto. Per questo motivo, noi della Clinica Dermatologica di Trieste aderiamo offrendo consulenze mediche gratuite all'interno della Vitiligine Week, patrocinata dalla Società Italiana di Dermatologia e Malattie Sessualmente Trasmissibili (SIDeMaST) ". Abstract Per una consulenza gratuita il 7 novembre all'Ospedale Maggiore è necessaria la prenotazione Mostra nel diario Off
Tre nuove Scuole di Specializzazione al via il 1° novembre Read more about Tre nuove Scuole di Specializzazione al via il 1° novembre Immagine Titolo (53).jpg Data notizia Fri, 31/10/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo ateneo Comunicati stampa Destinatari canale Ateneo Studiare Destinatari target Futuri studenti Post lauream Testo notizia Allergologi e immunologi clinici, anatomopatologi e chirurghi vascolari: saranno questi i profili dei futuri medici specialisti che l’Università di Trieste formerà attraverso tre nuove Scuole di Specializzazione, al via il 1° novembre.Grazie a questo ulteriore ampliamento dell’offerta didattica, l’Ateneo triestino, attraverso il Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e della Salute (DSM), attiva quest’anno 32 Scuole di Specializzazione di area medica, il numero più alto di sempre, che accoglieranno fino a 254 nuovi specializzandi, grazie alle borse finanziate dal Ministero dell’Università e della Ricerca e dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.I tre nuovi percorsi - Allergologia e immunologia clinica, Anatomia patologica e Chirurgia vascolare - si inseriscono in un trend di crescita consolidato che ha visto, nel corso dell’ultimo biennio, la nascita delle Scuole di Ematologia e di Microbiologia e Virologia (per non medici) e rappresentano un investimento mirato ad ampliare gli ambiti di specializzazione in settori cruciali per la salute dei cittadini e a rispondere alle esigenze del sistema sanitario.Le Scuole di Specializzazione di area medica sono percorsi formativi post lauream, rivolti a laureati in Medicina e Chirurgia, la cui durata è di quattro o cinque anni (a seconda del corso), a cui si accede tramite concorso nazionale. Le specialità previste, solo per citarne alcune, vanno dalla chirurgia generale alla neurologia, dall’urologia alla ginecologia, dall’ortopedia alla medicina interna, fino alle cure palliative. Sono attivi e molto attrattivi, inoltre, anche i percorsi per formare cardiologi, dermatologi, gastroenterologi e pneumologi. Oltre alle Scuole di area medica, il Dipartimento di Scienze Mediche Chirurgiche e della Salute prevede anche un’offerta di area sanitaria e di area odontoiatrica. Nel primo caso, tre Scuole (Farmacologia e tossicologia clinica, Genetica medica e Microbiologia e virologia) presentano percorsi paralleli a quelli dell’area medica, ma riservati in questo caso a laureati magistrali in discipline di area biologica e farmaceutica. Presso l’Ateneo sono anche attive tutte le tre le Scuole di area odontoiatrica previste dall’ordinamento italiano, riservate ai laureati in Odontoiatria e protesi dentaria, che possono specializzarsi in chirurgia orale, odontoiatria pediatrica e in ortognatodonzia. L’ordinamento delle Scuole di specializzazione di area sanitaria e di area odontoiatrica sta attraversando una fase di revisione che prevede per la prima volta una limitata borsa di studio per gli iscritti, pur mantenendo la selezione a livello di Ateneo. I decreti attuativi sono in fase di definizione e consentiranno a breve l’avvio dei percorsi, che coinvolgeranno complessivamente altri 34 specializzandi. La stessa fase di revisione dell’ordinamento interessa anche Neuropsicologia: la 39esima Scuola dell’Università di Trieste - l’unica dell’area non medica e l’unica che afferisce al Dipartimento di Scienze della Vita - dovrebbe accogliere sei specializzandi. “La formazione degli specialisti - sostiene Luigi Murena, direttore del Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e della Salute di UniTS - è fondamentale per la sostenibilità del sistema sanitario e per rispondere alla domanda di salute dei cittadini. Il nostro Dipartimento è impegnato a sostenere l’ampliamento dell’offerta, che ha raggiunto il numero record di 38 Scuole, assicurando una formazione di qualità elevata e adempiendo a oneri organizzativi e amministrativi non banali. Le Scuole di Specializzazione ci consentono di formare giovani professionisti nell’ambito della salute che saranno protagonisti delle trasformazioni e delle grandi opportunità offerte dalle applicazioni delle nuove tecnologie e dai risultati della ricerca nella pratica clinica”.Le nuove Scuole di Specializzazione nel dettaglioAllergologia e Immunologia Clinica (direttore prof. Giacomo Emmi) La Scuola di Specializzazione in Allergologia e Immunologia Clinica è una novità assoluta per Trieste e per l’intera regione. Il percorso quadriennale offre una preparazione completa nell’immuno-allergologia pediatrica e dell’adulto, integrando attività cliniche in medicina interna, allergologia, immunologia e reumatologia, con una solida formazione laboratoristica. La Scuola risponde a un’esigenza assistenziale data la carenza di specialisti, mirando a formare professionisti con competenze aggiornate e trasversali. L’obiettivo è affrontare efficacemente le sfide diagnostiche e terapeutiche legate ad allergie, immunodeficienze, malattie autoimmuni e rare, promuovendo una rete formativa e assistenziale di eccellenza.Chirurgia Vascolare (direttore prof. Sandro Lepidi) La Scuola di Specializzazione in Chirurgia Vascolare riapre a Trieste dopo 17 anni, offrendo una possibilità formativa unica in Friuli Venezia Giulia. Il percorso è dedicato ai giovani medici che desiderano specializzarsi nel trattamento delle patologie vascolari, sia arteriose che venose, dal punto di vista diagnostico, farmacologico e chirurgico. La formazione abbraccia sia la conoscenza della chirurgia tradizionale sia l'utilizzo delle sofisticate tecniche mini-invasive endovascolari. Gli specializzandi potranno usufruire di strutture all’avanguardia, come il nuovo Centro di Simulazione dell’Università e la sala operatoria “ibrida” di Chirurgia Vascolare, che permette interventi ad alta precisione. Gli specializzandi potranno usufruire di esperienze formative e di ricerca anche in collaborazione con centri di riferimento sia nazionali che internazionali.Anatomia Patologica (direttore prof. Fabrizio Zanconati) La Scuola di Specializzazione in Anatomia Patologica torna a Trieste dopo essere stata gestita dal 2008 assieme all’Università di Udine, riprendendo una tradizione che risale ai primi anni '70. L'obiettivo è valorizzare le recenti innovazioni tecnologiche, in particolare la "Digital Pathology" con analisi computer-assistita dei preparati e la Diagnostica Molecolare Anatomopatologica applicata all'Oncologia. Tali tecnologie permetteranno di migliorare la selezione dei pazienti candidabili alle terapie personalizzate. Gli specializzandi potranno svolgere attività formative e di tesi nell’ambito oncologico, della citodiagnostica e degli screening. La scuola collaborerà con centri di eccellenza regionali e parteciperà a reti internazionali, come il Master europeo in Patologia Molecolare. Abstract UniTS formerà anche immunologi, anatomopatologi e chirurghi vascolari. Salgono a 38, numero record, le Scuole attivate dal DSM: potranno accogliere quasi 300 specializzandi Mostra nel diario Off Fotogallery Scuole di Specializzazione UniTS
Striscia di Gaza: in arrivo a UniTS uno studente palestinese Read more about Striscia di Gaza: in arrivo a UniTS uno studente palestinese Immagine Progetto senza titolo (31) (1).png Data notizia Thu, 02/10/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo ateneo Comunicati stampa Destinatari canale Ateneo Internazionale Testo notizia È in arrivo a Trieste lo studente palestinese Ameer Alzerei, vincitore della Borsa di studio IUPALS - Italian Universities for Palestinian Students finanziata da UniTS.La delegata della Rettrice per la Cooperazione allo Sviluppo Roberta Altin, dall’aeroporto di Milano dove ha accolto il ragazzo partito da Amman (Giordania), ha così commentato: “L’Università di Trieste vuole con questa iniziativa dimostrare il proprio sostegno agli studenti e alla popolazione palestinese che in questi mesi sta affrontando difficoltà estreme e inaccettabili. Sia le scuole che le università sono state distrutte e come rete universitaria italiana stiamo lavorando per sostenere il diritto allo studio dei giovani e delle giovani palestinesi”.Il programma IUPALS è un’iniziativa ideata e promossa dalla CRUI - Conferenza dei Rettori delle Università Italiane che consentirà di erogare 97 borse di studio distribuite tra 35 università italiane a studenti dei Territori Palestinesi affinché possano beneficiare di una formazione internazionale accedendo a programmi accademici in Italia.La maggior parte dei ragazzi sono in arrivo in queste ore in Italia e stanno raggiungendo le diverse sedi universitarie che hanno offerto il loro appoggio.Il progetto, condiviso con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il Ministero dell'Università e della Ricerca e il Consolato Generale d'Italia a Gerusalemme, si è avvalso della collaborazione fondamentale anche della Guardia di Finanza, della Protezione Civile e del Meccanismo Europeo di Protezione Civile, del Consolato Generale d’Italia a Gerusalemme, dell’Ambasciata d’Italia in Giordania, dell’Unità di Crisi della Farnesina, delle Scuole di Terrasanta e della Fondazione Giovanni Paolo II.La possibilità di aprire un corridoio per studenti e studiosi da Gaza è stata una conquista difficile perché finora l’uscita dalla Striscia di Gaza era consentita solo per motivi sanitari o per ricongiungimento famigliare. L’arrivo di questo primo studente è stato coordinato dall’Unità di staff Cooperazione allo Sviluppo in sinergia con la delegata alla mobilità e relazioni internazionali, prof. ssa Elisabetta De Giorgi. Abstract È il vincitore della borsa di studio IUPALS finanziata dall’Università di Trieste Mostra nel diario On Periodo di permanenza in Magazine Thu, 09/10/2025 - 12:00 - Sun, 09/11/2025 - 12:00
Fibrosi epatica: UniTS presenta in Vietnam i risultati di un progetto di ricerca finanziato MAECI Read more about Fibrosi epatica: UniTS presenta in Vietnam i risultati di un progetto di ricerca finanziato MAECI Immagine Titolo (52).jpg Data notizia Wed, 29/10/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo ateneo Ricerca Destinatari canale Ateneo Ricerca Internazionale Testo notizia Il prof. Gabriele Grassi dell'Università di Trieste ha illustrato gli esiti conclusivi del progetto “Un nuovo approccio alla fibrosi epatica”, di cui è coordinatore scientifico per la parte italiana, nel corso di un congresso organizzato dalla University of Science di Ho Chi Minh City.Il progetto, finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) nell'ottica di consolidare le collaborazioni tra Italia e Vietnam, si è avvalso del contributo della prof.ssa Nhung Hai Truong, responsabile scientifica per la parte vietnamita.La fibrosi epatica, oggetto di studio all'interno del progetto, è tra le principali emergenze di salute pubblica: oltre 800 milioni di persone nel mondo ne sono colpite e si registrano circa 2 milioni di decessi ogni anno. Ad oggi non esistono farmaci approvati. "Il contributo scientifico di UniTS - spiega Gabriele Grassi, docente di biochimica clinica al Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e della Salute - si è concentrato sull'utilizzo di nuove molecole che mettono un freno all’attività di alcune cellule del fegato (le cosiddette cellule stellate), responsabili di avviare e alimentare la cicatrizzazione anomala del tessuto, cioè la fibrosi epatica”. Le molecole, sviluppate in collaborazione con il gruppo della prof.ssa Fulvia Felluga, docente di Chimica organica al Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche, hanno dimostrato di rallentare la crescita e di ridurre la tendenza alla fibrosi del fegato in queste cellule. Le verifiche sono state svolte in modelli di laboratorio che imitano la "consistenza" e la rigidità di un fegato fibrotico, in collaborazione con il prof. Mario Grassi (Dipartimento di Ingegneria e Architettura). I risultati ottenuti indicano una traiettoria concreta verso strategie terapeutiche innovative per una patologia ad alto impatto globale e confermano il ruolo dell’Università di Trieste nel promuovere ricerca interdisciplinare e partenariati internazionali orientati al trasferimento di conoscenza e al miglioramento delle prospettive terapeutiche.Al termine della presentazione è stato firmato un Memorandum of Agreement tra la Faculty of Biology and Biotechnology della University of Science (Ho Chi Minh City) e il Dipartimento Universitario Clinico di Scienze Mediche Chirurgiche e della Salute dell’Università di Trieste, con l’obiettivo di promuovere scambi di ricerca e didattica tra i due Atenei. Abstract Il prof. Gabriele Grassi (DSM) è stato coordinatore scientifico della parte italiana. Firmato un Memorandum tra UniTS e University of Science di Ho Chi Minh City Mostra nel diario Off