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I Finanziamenti Nazionali sono erogati attraverso appositi Programmi di finanziamento della Ricerca Nazionale.

La gran parte di questi Programmi è gestita dal MUR che oltre a svolgere attività di raccolta e diffusione delle informazioni riguardanti bandi e finanziamenti destinati alla Ricerca, supporta gli Atenei durante le fasi di progettazione, gestione e rendicontazione dei progetti.

Le principali forme di finanziamento del MUR a favore della Ricerca sono:

Il Programma PRIN (Progetti di ricerca di Rilevante Interesse Nazionale) è destinato al finanziamento di progetti di ricerca pubblica, allo scopo di favorire il rafforzamento delle basi scientifiche nazionali, anche in vista di una più efficace partecipazione alle iniziative europee relative ai Programmi Quadro dell'Unione Europea.

A tale scopo, il PRIN si prefigge di finanziare progetti che per complessità e natura possono richiedere la collaborazione di più professori/ricercatori, le cui esigenze di finanziamento eccedono la normale disponibilità delle singole istituzioni.

La costituzione del gruppo di ricerca è flessibile: a seconda della natura del progetto, il gruppo di ricerca può essere costituito da più unità di ricerca di più atenei/enti; in particolare in alcuni campi di ricerca (ad esempio nelle discipline umanistiche e in matematica, dove la ricerca è spesso eseguita individualmente), può essere prevista unicamente la presenza del Principal Investigator (PI).

I principi guida del PRIN sono:

  1. l'alta qualità del profilo scientifico del PI e dei responsabili di unità, nonché l'originalità, l'adeguatezza metodologica, l'impatto e la fattibilità del progetto di ricerca;
  2. la finanziabilità di progetti relativi a qualsiasi campo di ricerca;
  3. un supporto finanziario adeguato garantito dal MUR.

Il Fondo integrativo speciale per la ricerca (FISR) finanzia “specifici interventi di particolare rilevanza strategica, indicati nel Programma Nazionale delle Ricerche (PNR) e nei suoi aggiornamenti, per il raggiungimento degli obiettivi generali”.

Il contributo FISR riconosciuto ai progetti ammessi a finanziamento è pari al 70% del costo totale del progetto. La rimanente quota del 30% è invece a carico del soggetto proponente ed è rappresentata dal costo relativo al personale strutturato impegnato nel progetto.

Un bando per sostenere lo sviluppo delle attività di ricerca fondamentale.

Due le linee di attività:

1) progetti di ricerca fondamentale condotti da ricercatori emergenti (Starting Grant): contributo riconoscibile in conto capitale fino a un massimo di 1 milione di euro. Il responsabile del coordinamento deve essere all’inizio della carriera, con un titolo di dottore di ricerca conseguito da non meno di 2 anno e da non più di 10 con un potenziale di indipendenza scientifica di cui è necessario dare evidenza nelle proposte;

2) progetti di ricerca fondamentale condotti da ricercatori affermati (Advanced Grant): contributo riconoscibile in conto capitale fino a un massimo di 1,5 milione di euro. Il responsabile del coordinamento deve essere scientificamente indipendente, attivo nella ricerca da un periodo superiore a 10 anni e avere un profilo che lo identifichi come leader nel settore di ricerca nel quale la proposta progettuale si colloca.

Con il FISA si vogliono sostenere proposte progettuali presentate da singoli ricercatori (Principal investigator), appartenenti al settore pubblico o privato della ricerca nazionale, in qualsiasi campo della scienza e che mostrino spiccate caratteristiche di originalità e innovatività e siano in grado di favorire ricadute socio-economiche e industriali.

I progetti possono interessare qualsiasi tematica scientifica, ma dovranno avere una durata di minimo 2 e massimo 5 anni e un costo complessivo di minimo 1 e massimo 5 milioni di euro.

Le proposte progettuali che supereranno la fase di valutazione scientifica verranno ammesse alla fase negoziale per la definizione degli aspetti esecutivi dell’intervento, anche sulla base degli elementi migliorativi che dovessero emergere nel corso della valutazione.

Le proposte devono essere presentate utilizzando la modulistica presente sul portale dedicato.

Il MUR attraverso il progetto FARE  intende finanziare interventi volti all'attrazione dei vincitori ERC. In particolare, le università e gli enti pubblici di ricerca garantiranno un finanziamento aggiuntivo a favore dei ricercatori che abbiano vinto bandi ERC delle tipologie Starting grant, Consolidator grant od Advanced grant e che abbiano scelto come sede principale di svolgimento della loro ricerca l'istituzione italiana beneficiaria o che abbiano optato per un'istituzione italiana avvalendosi dell'istituto della portabilità

Il Programma Rita Levi Montalcini rappresenta una delle principali iniziative del Ministero per consentire ai giovani ricercatori che lavorano all’estero di poter venire in Italia ed essere chiamati da una Università statale per svolgere la propria attività di ricerca.

Annualmente sono riservate specifiche risorse del FFO (mediamente 5 milioni di euro) per un bando di selezione nazionale che consente a circa 24 giovani ricercatori di presentare un progetto di ricerca e indicare un elenco di università in cui vorrebbero sviluppare tale progetto.

Requisiti di partecipazione.
I requisiti per partecipare alla selezione sono annualmente definiti dal bando stesso e generalmente prevedono il possesso del titolo di dottore di ricerca da non più di 6 anni e da non meno di 3 anni e l’essere impegnati in attività all’estero in una università o in un centro di ricerca da almeno 3 anni.

Selezione dei beneficiari.
Una commissione ministeriale procede poi a valutare le candidature. In base ai risultati della valutazione, i vincitori vengono chiamati e l’Università indicata dal vincitore è finanziata direttamente dal Ministero per attivare un contratto triennale di ricercatore ai sensi dell’articolo 24, comma 3, lettera b) della Legge 240 del 2010. Il finanziamento ministeriale prevede altresì una somma aggiuntiva al costo del contratto per finanziare lo svolgimento del progetto di ricerca.

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