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Le Università di Trieste e Primorska di Capodistria, nell'ambito del progetto Transform4Europe (T4EU) che le vede partner, sono promotrici della tavola rotonda "Confini e migrazione: (IN)visibilità, ieri e oggi", in programma giovedì 23 novembre, alle ore 18, nell'Aula Magna di Androna Baciocchi 4.

L’incontro si concentrerà sul confine di Trieste e sulla (in)visibilità delle migrazioni, viste sia dal lato italiano che da quello sloveno a partire da un’analisi del confine e della sua funzione nel passato e nel presente: a seconda dei soggetti che lo attraversano e della sua configurazione temporale il confine è stato parte della Cortina di Ferro, spazio di connessione tra mondi, spazio di transito quotidiano o barriera europea.

La tavola rotonda si rivolgerà alla cittadinanza per un confronto fra studiosi, istituzioni locali e testimonianze di chi ha attraversato e vissuto il confine nel percorso migratorio.

Sono previsti gli interventi di Alessandro Monsutti (Antropologo, Graduate Institute of International and Development Studies di Ginevra), Katja Hrobat Virloget (Antropologa, Università Primorska), Roberta Altin (Antropologa, Università di Trieste), Tullia Catalan (Storica, Università di Trieste), Sandi Klun (Sindaco di San Dorligo della Valle - Dolina), Rita Casseler (border witness), Ismail Swati (border witness), Giuseppe Grimaldi (Antropologo, Università di Trieste) e Alessandro Carreri (Storico, Università di Trieste).

L’evento in programma a Trieste fa seguito ad un primo incontro organizzato un mese fa a Capodistria con ricercatori che lavorano sulle migrazioni e associazioni coinvolte nell’ospitalità e nell’accoglienza dei migranti.

«L’iniziativa parte da una collaborazione transfrontaliera con l’Università del Litorale (Koper), che è partner di progetto nella rete di alleanza europea Transform4Europe», spiega Roberta Altin, docente di Antropologia al Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Trieste

«Essendo Trieste crocevia storica di migrazioni – prosegue Altin - approfondiremo il confronto transfrontaliero, comparando le testimonianze delle migrazioni di ieri e di oggi e restituendo l’evento poi tradotto ai dieci atenei internazionali partner di T4EU. L’alleanza europea è sorta proprio tra università inserite in aree di confine e di multilinguismo, al fine di cercare di costruire un senso di comunanza europea attraverso il dialogo dei diversi contesti territoriali, coinvolgendo anche istituzioni e associazioni locali».

All’interno del progetto gli studenti italiani e sloveni di UniTS e della Primorska stanno lavorando alla costruzione di un archivio di frontiera, sia sul confine croato-sloveno che sloveno-italiano, con l’obiettivo di realizzare una mostra itinerante.

Sarà possibile seguire l'evento da remoto collegandosi a MS Teams