Contenuto UniTS ha ospitato "Destinazione Public Engagement #6", l'evento annuale promosso da APEnet Image Sviluppo sociale, culturale ed economico, giustizia sociale e ambientale, riduzione delle diseguaglianze: APEnet traccia obiettivi e strategie del Public Engagement L’Associazione che conta 57 Atenei ed Enti di Ricerca si è riunita all’Università di Trieste per definire le priorità dell'impegno pubblico e sociale del mondo accademico e scientifico: “Fondamentale valorizzare le attività di Public Engagement nelle carriere dei ricercatori”Trieste, 18 novembre 2024 – Generare sviluppo sociale, culturale ed economico, anche attraverso il contrasto delle diseguaglianze e la valorizzazione del patrimonio culturale. È questo l’obiettivo ribadito da APEnet, l’Associazione a cui partecipano 57 università ed enti di ricerca italiani per promuovere e sviluppare l’impegno pubblico e l’impatto sociale delle azioni conseguenti alle attività di ricerca, nel corso dell’evento “Destinazione Public Engagement #6”, ospitato quest’anno dall’Università di Trieste.L’incontro, che ha visto la partecipazione di 130 rappresentanti degli enti associati, ha offerto un ampio confronto sulle strategie con cui le comunità scientifica e universitaria possano contribuire a uno sviluppo inclusivo del Paese.Giulia Carluccio, Presidente di APEnet e Prorettrice vicaria dell’Università di Torino, ha sottolineato come Destinazione Public Engagement “rappresenti un percorso che vede le università e gli enti di ricerca sempre più impegnati in uno sviluppo sostenibile e inclusivo del Paese attraverso l'ascolto, la valorizzazione delle conoscenze e la collaborazione con le comunità”.Caterina Falbo, Delegata per la Terza Missione dell’Università di Trieste, ha portato l’esempio dell’Ateneo giuliano, impegnato da tempo nella promozione di attività di Public Engagement che rafforzano il dialogo con il territorio e promuovono il benessere della comunità. “Nel Parco di San Giovanni, che fu il luogo della rivoluzione basagliana – spiega Falbo - promuoviamo collaborazioni con alcune cooperative sociali per promuovere l'inclusione lavorativa di persone nell’area delle fragilità e realizziamo iniziative di divulgazione scientifica e culturale. UniTS, inoltre, lavora in sinergia con altri enti e istituzioni per rafforzare la ricerca sul tema della transizione energetica e della produzione di idrogeno verde”.Nel corso della due giorni gli ospiti hanno delineato proposte, evidenziato opportunità e suggerito possibili percorsi per la crescita e il riconoscimento del Public Engagement, tra impegno pubblico e sociale e valorizzazione delle conoscenze.Il riconoscimento delle attività di Public Engagement nelle carriere è emerso come uno degli strumenti chiave per valorizzare l’impegno di docenti, ricercatori, personale tecnico-amministrativo e studenti in progetti ad alto impatto sociale. L’obiettivo è quindi strategico anche nel confronto con il Ministero e con l’Agenzia Nazionale per la Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca ANVUR.Il Direttore di ANVUR Daniele Livon, intervenuto all’evento, ha definito il rapporto tra l’Agenzia e APEnet di proficua collaborazione e dialogo, soprattutto nei momenti di valutazione della valorizzazione delle conoscenze, in cui il Public Engagement ha dimostrato di avere un ruolo fondamentale. Con gli interventi di Laura Nota, Presidente della Società Italiana di Orientamento e docente dell’Università di Padova, e Lelio Iapadre Partner del Forum Disuguaglianze Diversità, che ha presentato il progetto OCSE ITA.CON, il focus è stato posto sull’urgenza di restituire agli atenei il ruolo di promotori di collaborazioni per la realizzazione di obiettivi di giustizia sociale e ambientale.Non sono mancate riflessioni sull’importanza della Convenzione di Faro come strumento di democrazia culturale, grazie anche alla partecipazione di Francesc Pla Castelltort (Unità Cultura e Patrimonio culturale del Consiglio d’Europa), e sul ruolo dei Musei, che negli interventi di Irene Baldriga (Sapienza Università di Roma) e Paola Rodari (SISSA MediaLab) sono stati descritti come mediatori e luoghi di narrazioni culturali condivise, spazi di confronto autentico tra società e scienza, spazi sicuri per affrontare questioni complesse.In conclusione, Pier Andrea Serra, vicepresidente dell’Associazione e Prorettore dell’Università di Sassari, ha presentato i dati del Barometro APEnet, che svolge un’attività di monitoraggio dello stato dell’arte del Public Engagement negli Atenei e negli Enti di ricerca italiani.Registrazioni streaming:Giovedì 14 novembre - dalle 15:00 a fine evento al seguente linkVenerdì 15 novembre - dalle 9:30 a fine evento al seguente link Allegati Document Programma approfondito Mare Sopra: successo per il primo appuntamento del progetto al Teatro Miela Ha suscitato molto interesse da parte del pubblico il primo appuntamento del progetto divulgativo Mare Sopra che lo scorso 9 maggio ha riempito il Teatro Miela. L'iniziativa ideata da Stefano Furlani, professore associato di geomorfologia dell’Università di Trieste, punta a sensibilizzare la popolazione sul problema dell’innalzamento del livello del mare causato dai cambiamenti climatici.La giornata si è aperta con la proiezione del docufilm “2100. There’s no time to waste” che, attraverso i contributi di scienziati ed esperti, fa il punto sugli effetti dei cambiamenti climatici sugli ambienti e sulle risorse naturali in 26 siti emersi e sommersi delle coste siciliane, cercando di immaginare come sarà la situazione nel 2100, l’anno che la scienza usa per simulare scenari ambientali futuri attraverso la proiezione dei dati finora raccolti. L’opera, già premiata in diversi festival, è stata prodotta nel 2021 da Fabrizio Antonioli, associato all'Istituto di geologia ambientale e geoingegneria del CNR (CNR-IGAG), e Thalassia Giaccone, della Stazione Zoologica Anton Dohrn.A seguire la tavola rotonda sul tema “Impatto dell’innalzamento del livello del mare sulle coste del Friuli Venezia Giulia”, moderata da Franco Foresta Martin, già redattore scientifico e ambientale del Corriere della Sera e consulente Rai (Quark e Geo&Geo). Il confronto ha coinvolto alcuni dei maggiori esperti di cambiamenti climatici e biologia marina: Fabrizio Antonioli, geomorfologo costiero del CNR-IGAG, specializzato nello studio delle variazioni del livello del mare, il glaciologo Renato R. Colucci, del CNR-ISP, il fisico Fabio Raicich, del CNR-ISMAR, la microbiologa marina Francesca Malfatti (UniTS), il fisico del clima e premio Nobel Filippo Giorgi (ICTP), Giorgio Fontolan, docente di Sedimentologia e dinamica costiera UniTS e il docente di Paleontologia Carlo Corradini (UniTS).Mare Sopra è un progetto coordinato dall’Università degli Studi di Trieste, realizzato con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e la collaborazione dell’Area Marina Protetta di Miramare, del Comune di Muggia, dell’Associazione Marevivo - Delegazione Fvg, dell’Istituto comprensivo Marco Polo di Grado, del Liceo Scientifico Galilei Galilei di Trieste. Maresopra, playlist YouTube UniTS Incontri di approfondimento sull'Impegno Pubblico Sociale - Terza Missione Image L'Università di Trieste nel 2024 ha iniziato a proporre una serie di Incontri di approfondimento sull'Impegno Pubblico e Sociale - Terza Missione rivolti al personale docente e ricercatore, al personale tecnico-amministrativo, a dottorandi e dottorande, studenti e studentesse dell’Ateneo ma anche a ricercatori esterni e ad altre realtà che nel tempo hanno collaborato con l’Università di Trieste nello stesso ambito. Di seguito gli programmi, le registrazioni, le immagini e le slides di tutti gli appuntamenti già svolti e archiviati su OpenstarTs, l'archivio digitale ad accesso aperto dell'Università di Trieste. OpenstarTs - Incontri di approfondimento IPS-TM Velonotte, una pedalata culturale tra Gorizia e Nova Gorica Image Un percorso-narrazione tra lingue e luoghi, tra due città e più culture, tra Oriente e Occidente. Così è stata definita la Velonotte ai confini, una pedalata culturale tra Gorizia e Nova Gorica guidata da Sergey Nikitin-Rimsky, storico dell’arte e urban educator, inventore e fondatore del Progetto Internazionale Velonotte. L’iniziativa si è tenuta lo scorso 11 maggio ed è stata organizzata dal Quadrato Culturale T.E.T.R.I.S.S., progetto del Dipartimento di Scienze Giuridiche, del Linguaggio, dell’Interpretazione e della Traduzione IUSLIT dell'Università di Trieste, cui è responsabile scientifica la professoressa Margherita De Michiel. Il velotour è partito dalla Stazione centrale di Gorizia dove sono state distribuite le e-bike del circuito transfrontaliero tra le due città, per continuare in un percorso tra alcuni dei luoghi più significativi del capoluogo isontino. Il tragitto è terminato con una visita guidata dallo storico Blaž Kosovel al Municipio di Nova Gorica e alla sua Sala Verde (Zelena Dvorana), dove si trovano gli spettacolari affreschi del pittore Slavko Pengov in cui sono rappresentati alcuni degli avvenimenti più importanti della storia del Litorale sloveno. Il velotour si è concluso di fronte ai “ruski bloki”, condomini e testimonianze dell’architettura brutalista rintracciabili in tutti i paesi ex- socialisti. La Velonotte ai confini comprendeva diversi momenti di condivisione e disseminazione di gadget e prodotti culturali ideati dal Quadrato Culturale TETRISS, in formato bilingue italiano e sloveno. Tra questi un’edizione limitata delle “@Carte Culturali dedicate al Cosmo”, realizzate in collaborazione con la celebre azienda Modiano. Allegati Document Flyer_Velonotte_2024 OpenstarTS Ultimo aggiornamento Ultimo aggiornamento: 18-11-2024 Cultura e società Iniziative in corso Sistema Museale - smaTs Divulgazione scientifica Parco di San Giovanni Stazione Rogers Laboratori per le scuole Supporto a progetti culturali Archivio eventi