Data notizia 16 Aprile 2025 Immagine Image Testo notizia Un viaggio tra secoli di storia bizantina prende forma in digitale: l’Università di Trieste ha presentato ufficialmente la Banca Dati Nomismata, progetto di ricerca d’eccellenza che rappresenta un significativo passo avanti nelle Digital Humanities. Il database, che attualmente raccoglie più di 210mila dati relativi a circa 5mila siti, rappresenta la prima grande operazione sistematica di catalogazione dei rinvenimenti di monete bizantine coniate tra il 498 e il 1453, all’interno e all’esterno dei confini dell’Impero.Nato grazie al sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, del Dipartimento di Studi Umanistici, dell’Ufficio Relazioni Internazionali UniTS e del PRIN 2022, il progetto è frutto della collaborazione di numerosi studiosi e ricercatori di fama internazionale: tra questi Cécile Morrisson, Vivien Prigent, Gheorghia Alexopoulou, Vujadin Ivanišević, Ermanno Arslan, Stefan Krmnicek, Alessia Rovelli, Erika Trbojević, Stoyan Mihaylov, Nikolaus Schindel, Luca Zavagno, Andrea Gariboldi, Giulio Carraro, Cristiano Rossetti e Kateryna Sorochan.Fondamentale anche il contributo informatico di Giorgio Donato, Jordan Piščanc e Davide Franch, così come l’ideazione comunicativa curata da Pamela Theodotou e Giulia Basso.Durante l’incontro è stata inoltre annunciata una nuova e prestigiosa donazione: Giorgio Conetti, Professore Emerito dell’Università dell’Insubria e già Preside della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Trieste (1984-1992), ha donato all’Ateneo la sua collezione di monete della Serbia medievale, dell’Impero Latino e degli stati balcanici dell’Ottocento, arricchendo così ulteriormente il patrimonio numismatico disponibile per la ricerca e la divulgazione.Alla Banca Dati si affiancherà anche una sezione dedicata allo studio dei sigilli bizantini provenienti da scavi archeologici, in collaborazione con il Centro di ricerca sull’arte bizantina e post-bizantina dell’Accademia di Atene, rappresentato da Olga Karagiorgou.La banca dati, incardinata nel Sistema Museale di Ateneo (SMATS), sarà accessibile online all’indirizzo www.smats.units.it, che ne garantirà la conservazione, la gestione, l’aggiornamento continuo e la valorizzazione attraverso future implementazioni, anche grazie all’applicazione di strumenti di intelligenza artificiale.