Data notizia 2 May, 2023 Immagine Image Testo notizia PENSARE LUNGO I BORDI - È bordo la parola-chiave della XII edizione di Rose Libri Musica Vino, la rassegna culturale promossa dalla cooperativa sociale Agricola Monte San Pantaleone e dall’Università degli Studi di Trieste nel roseto del Parco di San Giovanni inaugurata venerdì 5 maggio 2023. La rassegna si tiene venerdì 5,12,19 e 26 maggio 2023 dalle ore 15.30 alle ore 21.30 ---> PROGRAMMA Lì dove l’impossibile è diventato possibile, il roseto diffuso che per quantità e qualità ha vinto nel 2015 il Certificato di Eccellenza da parte del World Federation of Rose Societies anche quest’anno si trasforma in un palco originale per ospitare la XII edizione della rassegna “Rose Libri Musica Vino”. STORIE DI VITA A BORDO PAGINA - La creatività al centro della seconda giornata di “Rose Libri Musica Vino”, in programma nel roseto del Parco di San Giovanni venerdì 12 maggio 2023: protagonista tra gli altri il noto semiologo, saggista e scrittore Stefano Bartezzaghi, che dialogherà con Sergia Adamo, docente all’Università di Trieste “Chi te lo fa fare?” È da questa domanda a bordo pagina, a margine di ogni giornata e di ogni esperienza, che parte la riflessione proposta da Stefano Bartezzaghi in “Mettere al mondo il mondo” (Bompiani, 2021), il libro dedicato alla creatività che venerdì 12 maggio 2023 alle ore 18 sarà protagonista della seconda giornata di “Rose Libri Musica Vino”, la rassegna promossa dalla cooperativa sociale Agricola Monte San Pantaleone e dall’Università degli Studi di Trieste che si è aperta venerdì 5 e che continua per tutto il mese di maggio. Quella che si pone il professor Stefano Bartezzaghi — docente di Semiotica della creatività all’Università Iulm, saggista, autore di numerose e importanti pubblicazioni, collaboratore del quotidiano “La Repubblica” — è una domanda sull’origine e sul senso. «In questo libro» scrive l’autore «non ci chiederemo chi sia il mandante delle cose che facciamo e neppure cercheremo di capire cosa la creatività “realmente” sia. “Creatività” è un concetto di cui gli esseri umani hanno sentito il bisogno per nominare qualcosa di impreciso, o di spurio, comunque di ineffabile e che però in una data epoca storica è stato loro necessario per pensare sé stessi. Questo libro intende delineare i contorni di tale bisogno o, forse meglio, di tale desiderio.» E proprio sul bordo di un fondante interrogativo esistenziale, ma anche sugli aspetti apparentemente più tecnici della creatività e in particolare sulle potenzialità dello storytelling, via accessibile a tutti per affacciarsi al mondo, comprenderlo e comunicarlo agli altri, Stefano Bartezzaghi si confronterà con Sergia Adamo, docente di Letterature comparate e Teoria della letteratura all’Università degli Studi di Trieste, che ha diretto diversi progetti di ricerca e divulgazione creativa — da “altrestorie/otherstories” a “Contro la violenza” a “G*-lab: declinare la creatività” — e nei mesi scorsi ha organizzato la mostra “Guerrilla Girls: arte femminismo sovversione”; i due relatori saranno introdotti e stimolati dalla giornalista Emily Menguzzato. Certamente frutto di creatività è l’opera della famiglia Tedeschi, che risiede in Valpolicella sin dal 1630 e che lì coltiva vigneti e produce vini: vini dotati di spiccata personalità che possono essere loro stessi protagonisti di un efficace storytelling, perché “ogni vite ha una vita da raccontare”. Voce di queste storie sarà Sabrina Tedeschi, che dialogherà con la giornalista Simonetta Lorigliola e che afferma: «Territorio significa per noi scegliere solo i vitigni autoctoni. Puntiamo sulle storiche varietà locali come corvina, rondinella, molinara, a cui aggiungiamo piccole percentuali di uve quasi dimenticate quali l’oseleta, la dindarella, la negrara, la rossignola e la forselina». Rispetto del territorio, dunque, scegliendo di lavorare in vigna in maniera ecosostenibile con certificazione Equalitas e Biodiversity Friend, ma anche orientamento all’innovazione e naturalmente attenzione alla storia. Anche venerdì 12 maggio la giornata inizia prima e continua successivamente: alle ore 15.30 passeggiata storico-psichiatrica nel Parco guidata dallo psichiatra Mario Novello, uno dei protagonisti della rivoluzione basagliana, che parlerà anche ai partecipanti al Festival Sabir, il festival delle culture mediterranee in programma a Trieste dall’11 al 13 maggio, in collaborazione con il quale l’appuntamento è stato organizzato. Alle ore 17.15 presentazione della Guida ai roseti europei (Guide to Rose Gardens in Europe), realizzata dalla Société Nationale d’Horticulture de France: parteciperà Breda Čopi, già vice presidente della World Federation of Rose Societies (WFRS). In chiusura la musica di Alexander Ipavec, che alla fisarmonica duetterà con Simone D’Eusanio al violino e proporrà un repertorio che dalle musiche di Brahms arriverà fino ai Balcani passando per le czardas ungheresi: aprirà le danze musicali uno showcase della giovane artista triestina Paola Pinna, classe 1999, di cui il 5 maggio con l’etichetta Aurora dischi è uscito il primo EP. Confermata infine anche per questo secondo venerdì l’attenzione ai più piccoli dai 5 ai 10 anni: per loro il Mini Mu-Museo dei Bambini propone alle ore 16 "Segni di bordo" (segno, collage, trasformazioni), attività per la quale è gradita la prenotazione al numero +39 333 2611573 e un libero contributo. In caso di maltempo gli incontri si terranno in Sala Conferenze. Stefano Bartezzaghi è docente di Semiotica della creatività all’Università Iulm; collabora con “La Repubblica”. Ha pubblicato saggi, raccolte di giochi linguistici, enigmistici e letterari e ha scritto la prima storia italiana del cruciverba, “L’orizzonte verticale” (2007). Ha curato e commentato la nuova edizione degli “Esercizi di stile” di Raymand Queneau, nella classica traduzione di Umberto Eco (2001). Per Bompiani ha pubblicato “Parole in gioco” (2017) e “Banalità” (2019). Sergia Adamo insegna Letterature comparate e Teoria della letteratura all’Università degli Studi di Trieste, dove coordina il Centro Interdipartimentale di Ricerca per gli Studi di Genere (http://www.units.it/cirsg). Ha tradotto “Questione di genere” (di J. Butler, Laterza 2017) e curato, tra gli altri, “Non esiste solo il maschile. Teorie e pratiche per un linguaggio non discriminatorio da un punto di vista di genere” (EUT 2019). Ha diretto diversi progetti di ricerca e divulgazione creativa, tra cui altrestorie/otherstories (2018-2019 https://altrestorie.wixsite.com/otherstories), Contro la violenza (2019-2021 https://www.controlaviolenza.units.it/) e G*-lab: declinare la creatività (2021-2023); nei mesi scorsi ha organizzato la mostra “Guerrilla Girls: arte femminismo sovversione”. Fa parte del comitato scientifico del festival “vicino/lontano” e della redazione della rivista “Aut Aut”.