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Il primo maggio del 1923 l’editore Cappelli di Bologna pubblica l’ultimo romanzo di Italo Svevo, La coscienza di Zeno. Un secolo dopo a Trieste si vuole ricordare l’apparire e il successivo imporsi di uno dei massimi capolavori della letteratura europea del Novecento con una serie di eventi, compresi nelle attività del Protocollo d’intesa per la celebrazione del Centenario de La coscienza di Zeno, che sarà firmato venerdì 26 maggio, alle ore 10.30, nel salotto azzurro del Palazzo municipale, da Comune di Trieste, Università degli Studi di Trieste, Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia "Il Rossetti" e Fondazione Teatro Stabile Lirico Giuseppe Verdi. L’accordo mira a realizzare un variegato programma di proposte ed è stato elaborato dai soggetti che maggiormente si occupano, a Trieste, della promozione della letteratura e della lettura in tutti i suoi aspetti, già protagonisti di interventi multidisciplinari a tema realizzati in collaborazione. L’Università, in particolare, contribuirà al progetto complessivo organizzando convegni, eventi espositivi, incontri, conferenze, presentazioni, concerti e iniziative a favore di alunni e studenti.

La celebrazione del Centenario prevede numerose attività distribuite nel 2023 che proseguiranno fino al primo semestre 2024 per la parte divulgativa e di documentazione.

In questa cornice il programma parte il prossimo martedì 23 maggio alle 18.30 alla Stazione Rogers (Riva Grumula, 14 - Trieste) con l’incontro A 100 anni da La coscienza di Zeno: studiare Italo Svevo oggi, a cura del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Trieste. A discutere dell’eredità sveviana e del Fondo Fonda Savio saranno Elvio Guagnini, fondatore dell’Archivio degli Scrittori e della Cultura Regionale di Trieste, professore emerito di Letteratura italiana dell’Università di Trieste, e Nicoletta Zanni, già docente di Museologia e Critica d’arte nello stesso Ateneo. A moderare Paolo Quazzolo, docente di Storia del teatro ed ex coordinatore scientifico del Sistema Museale dell’Università di Trieste. 
Il Fondo Fonda Savio fa parte dell’Archivio degli Scrittori e della Cultura Regionale ed è custodito all’interno del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Trieste. Frutto di un’importante donazione della figlia di Svevo, Letizia Fonda Savio, il Fondo conserva una collezione di libri, carte geografiche, quadri e disegni, oltre a quanto rimane della biblioteca posseduta da Italo Svevo. L’incontro è realizzato nell’ambito della convenzione tra l’Università di Trieste e l’associazione Stazione E.N. Rogers.

Giovedì 25 maggio alle 11 nella Sala del Museo Sveviano, Enza del Tedesco, docente di Letteratura italiana contemporanea, presenterà il volume La coscienza di Zeno nel commento di Sandro Briosi edito da Carocci (evento riservato alle scuole e all'università). Alla presentazione seguirà la visita al Museo Sveviano guidata dal direttore Riccardo Cepach.

La Festa di letture e musiche in occasione del Centenario de La coscienza di Zeno chiuderà invece la rassegna Rose libri musica e vino organizzata da Units e dalla cooperativa sociale Agricola Monte San Pantaleone nel grande roseto del Parco di San Giovanni. L’appuntamento, in programma venerdì 26 maggio dalle ore 20, vedrà come ospite d’eccezione il celebre scrittore e germanista Claudio Magris che ripercorrerà, insieme a Helena Lozano Miralles, docente di Lingua e Traduzione spagnola dell’Università di Trieste, la storia de La coscienza di Zeno. L’attore Valentino Pagliei leggerà dei brani del romanzo che si alterneranno a musiche klezmer e ad alcune delle canzoni più note al tempo di Svevo interpretate dalla MaxMaber Orkestar. Ad introdurre la serata saranno Tiziana Piras, docente di Letteratura italiana dell’Università di Trieste e Riccardo Cepach, responsabile del Museo Sveviano del Comune di Trieste.

Dal 31 maggio al 4 giugno e dal 6 giugno al 10 giugno troviamo un’altra iniziativa dedicata alle celebrazioni sveviane. In cerca di Zeno per le strade di Trieste" è un percorso che condurrà i partecipanti attraverso il centro cittadino per rievocare alcune delle pagine più famose de La coscienza di Zeno. La performance narrativa è a cura dei Letteraturisti, il gruppo di ricerca attivo all’interno del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Trieste che ormai da qualche anno collabora attivamente con il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia che cura la proposta in collaborazione con la Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste.